Al di là di questo, ciò che mi auguro è che gli indignati in ragione del fatto che FCA chiede aiuto finanziario allo stato italiano pur avendo la sede fiscale in Inghilterra, siano integerrimi contribuenti, altrimenti perdono ogni diritto a indignarsi.
E comunque, alla fine, paritarie sì, le ragioni, ma le argomentazioni di Calenda perché FCA si arrangi mi sembrano epistemologicamente solide.
Mai amato Calenda ma gli riconosco una notevole competenza in economia..
RispondiEliminaBeh, non per niente è un economista.
Eliminaè un bel dilemma; a simpatia (pochissima) non concederei a FCA nemmeno un euro in prestito. Ma a rifletterci ci rimetteremmo noi italiani con la chiusura di qualche stabilimento qui da noi e crollo dell'indotto. Quindi sì al prestito ma con vincoli precisi a utilizzare quei soldi in italia.
RispondiEliminamassimolegnani
Sì, forse è la soluzione migliore. E questa condizione è già stata sottoposta a FCA. Staremo a vedere.
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