"Abbiamo collaborato con i Carabinieri quando ci è stato chiesto - ha replicato il parroco - ma noi non avevamo pensato di denunciarlo quando due anni fa ci furono riferiti degli episodi perché pensavamo che fossero solo voci. L’allenatore aveva comunque negato tutto e noi avevamo pensato di trasferirlo nella squadra dei ragazzi più grandi..."
La prima domanda che mi viene in mente e': se il parroco pensava che fossero solo voci, perche' l'idea di trasferirlo nella squadra dei piu' grandi? Non ne vedo il motivo, vi pare?
Comunque, al di la' di tutto, quello che e' successo a Roma e' l'ennesima conferma che il clero, se puo', tranne poche eccezioni tende a insabbiare: denunciare rimane sempre l'ultima opzione. E, ovviamente, sempre dietro spinta ("quando ci è stato chiesto").
venerdì 28 febbraio 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Chi è Salvini
Per capire bene chi (o cosa) è Salvini è sufficiente recuperare la puntata di Otto e mezzo di ieri sera ( qui c'è il podcast). Non serv...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento