mercoledì 11 settembre 2013
L'altro 11 settembre
L'11 settembre lo ricordiamo tutti, giustamente, per la tragedia delle Torri Gemelle del 2001. Ma c'è un altro 11 settembre che andrebbe ricordato, e che invece molti, specialmente i più giovani, non conoscono, oppure conoscono per sommi capi. L'11 settembre del 1973, il generale cileno conservatore Augusto Pinochet rovesciò con un colpo di stato militare il presidente del Cile, democraticamente eletto, il progressista Salvador Allende, instaurando nel paese sudamericano una delle più feroci dittature militari che la storia recente ricordi.
Sotto la sua dittatura si stima che furono uccisi oltre 3000 oppositori politici e arrestate in maniera arbitraria 130.000 persone. In quel periodo lo stadio di Santiago del Cile fu trasformato in un gigantesco campo di concentramento, in cui interrogatori, esecuzioni di massa, torture e stupri furono padroni incontrastati per mesi. E tutto questo con l'avallo dell'amministrazione USA, che non aveva mai digerito l'avvento di una forza progressista/comunista alla guida del paese.
Un dettagliato resoconto di tutta la vicenda lo trovate qui. Questo breve cenno di storia, non per risollevare vecchie e stantie polemiche tra americanismo e antiamericanismo, di cui non mi può fregare di meno, ma perché si tratta appunto di storia che è bene non dimenticare.
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