Come da (prevedibile) copione il Feltri di oggi sulla vicenda Cosentino. Secondo il grande editorialista è giusto che il parlamentare pidiellino non vada dentro, dal momento che non può inquinare le prove. E perché non le può inquinare? Ma è semplice: perché non esistono; ci sono solo, sempre secondo Feltri, degli indizi e per giunta piuttosto labili.
A questo punto c'è quasi da augurarsi che il tribunale di Napoli si sbrighi a scusarsi con Feltri e Cosentino per la cantonata presa. E lasci perdere la montagna di carte sulle quali si basava la richiesta di arresto.
In fondo, dico, non vorrete mica che i magistrati che stanno alle calcagna del parlamentare da anni ne sappiano più di Feltri?
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