Oggi era in distribuzione Rimmel (sarà domani in edicola). Questo capolavoro uscì esattamente 50 anni fa e ancora oggi ne vengono pubblicati i vinili, così come ancora hanno un mercato altri dischi di De Gregori e di altri cantautori di quella straordinaria e irripetibile stagione musicale.
Mentre lo distribuivamo, ogni tanto provavo a immaginare dove saranno tra 50 anni Achille Lauro e soci.

Spero nel ce...musica del cavolo, io ho il vinile di rimmel, ne ho tanti di tanti cantautori e cantanti della mia epoca, anche più vecchi lasciati dalla mia famiglia. Come per i libri sono una che non piace ancora le cose "moderne" per ascoltare e leggere, infatti più di 600 libri e un'infinità di vinili...son matta..buon giorno
RispondiEliminaIn pratica hai un tesoro in casa, fanne buon uso.
EliminaBuongiorno.
Spero che mi perdonerai caro Andrea se allargo il discorso, ma un mio amico e io, alla luce del presente, non ci stanchiamo mai di dirci il culo che abbiamo avuto essendo nati a metà del secolo scorso. E non solo per la musica (i cantautori in particolare) e più in generale la vivacità culturale, ma per come ci è stato dato di vivere. E cioè giocare (all'aperto, in "bande"), non mancare di niente ma dovendo molto desiderare prima di poter avere, e soprattutto con la prospettiva di un futuro certo, in cui addirittura poter scegliere secondo le nostre inclinazioni; politicamente consapevoli quando non fortemente impegnati nonché, pur nell'assetto di un mondo diviso in blocchi (o forse proprio per quello), in pace; una pace che a tutti sembrava ormai scontata, più o meno per sempre.
RispondiEliminaPraticamente dei miracolati, che solo da vecchi hanno potuto rendersi conto di quanto la loro generazione lo sia stata, miracolata, rispetto a quelle che l'hanno preceduta e seguita.
Sicché De Gregori e i suoi colleghi, come delle gemme o il buon vino, più passa il tempo e più sono preziosi.
Io sono nato nel 1970. Ancora non c'erano i telefonini e neppure i computer (cioè, quelli erano già stati inventati ma non per l'utilizzo di massa). Ricordo che quando ancora ero molto piccolo in casa non avevamo neppure il telefono fisso, il quale ci venne installato quando io avevo tre o quattro anni. La mia fanciullezza l'ho vissuta sulla falsa riga della tua: si giocava all'aperto coi gruppi di amici, nei campi attorno a casa. Da adolescente ho cominciato ad avvicinarmi alla musica e ai cantautori grazie agli amici più grandi che li ascoltavano. Per risparmiare, a turno si comprava il vinile di un cantautore e poi ne venivano fatte copie sulle musicassette magnetiche.
EliminaAncora oggi ringrazio quei "ragazzi più grandi" che mi hanno fatto conoscere quella musica. Che non era musica usa-e-getta come quella di oggi, era musica immortale, come dimostra il fatto che i cantautori di allora si ascoltano ancora oggi.
E vabbe', tutto passa e tutto se ne va...
In effetti ho completamente dimenticato di aggiungere, e probabilmente non è un caso, che io e quelli della mia generazione abbiamo vissuto la nostra infanzia e giovinezza in assenza della "realtà virtuale", e ancora una volta è andato molto bene così.
EliminaIo sono del '61 e devo dire che erano altri tempi...mio papà sempre appassionato di musica storia geografia ecc suonava la tromba aveva imparato quando era al collegio degli Artigianelli di Venezia dato che era orfano di guerra e la sua mamma con altri due pargoli non poteva mantenerlo, ma questo è stato un bene perché si è diplomato perito industriale e così poi ha potuta mantenere tutta la famiglia. Sono uscita dall seminato, ma in questo momento mi sono venute in mente ricordi con quello che tu hai scritto. Scusa ancora buona giornata
RispondiEliminaNon ti scusare. Qui non esiste alcuna regola che imponga di non uscire dal seminato. Io nei miei post butto lì dei pensieri, poi ognuno è libero di andare dove vuole.
EliminaSono del tutto convinta che la roba attuale sarà dimenticata. La grande stagione della musica è del tutto tramontata.
RispondiEliminaNe sono convinto anch'io. Tuttavia a volte mi viene il dubbio che parte della nostalgia che proviamo per quella musica sia anche nostalgia per quei tempi. In fondo è stata la musica che ha contraddistinto il periodo della giovinezza, con tutto quello che ne consegue.
EliminaOra, è innegabile che un De Gregori o un Guccini, con l'immensa cultura che possedevano e che hanno poi riversato nelle loro opere, sono qualitativamente dei giganti rispetto ai cantanti di oggi (per rendersene conto basta confrontare i testi), ma è probabile che parte del fascino che ancora mantiene questo tipo di musica sia da attribuire al fatto che era musica "dei miei tempi".
Magari un 18enne di oggi, fra 50 anni dirà le stesse cose di Achille Lauro e soci.
Rimmel è ancora un capolavoro anche se io preferisco l'album successivo" Bufalo Bill ,la musica di oggi è parecchio scadente(parere personale)però sono d'accordo con te,magari tra 50 anni si ricorderanno di Lauro e soci,chi lo sa.
RispondiEliminaUn saluto
Anche Bufalo Bill in effetti contiene tante perle. Ho parecchi dischi di De Gregori ma non ce n'è neppure uno che non sia di qualità.
EliminaCiao blogredire.