Stasera ho fatto una lunga camminata nel silenzio più assoluto. Nelle campagne dietro a casa mia ci sono chilometri di stradine, alcune asfaltate e altre sterrate, che si snodano in mezzo a campi e boscaglia dove non ci passa mai nessuno.
A tratti mi è capitato si sentire i canti delle cicale, mentre a un certo punto è spuntato fuori un gatto, un bel micio nero con chiazze bianche che mi ha guardato con la stessa espressione che devono avere avuto gli indio d'America quando hanno visto i primi conquistadores spagnoli. È scappato via subito.
Comunque, due ore di totale solitudine, silenzio, pensieri. Ogni tanto bisogna farlo.

Hai fatto bene. Camminare senza nessuno addosso, dentro sentieri che non chiedono direzione, è un modo per svuotare la testa e farci entrare qualcosa di vero. Io, quando corro nei miei, penso sempre che dovrei portarmi un taccuino: arrivano quei pensieri flash, precisi, come se il cervello respirasse in silenzio, lontano da tutto.
RispondiEliminaMa poi svaniscono. E restano solo il fiato, il rumore del passo, la sensazione di aver dimenticato qualcosa di importante.
A volte bastano due ore nel nulla per fare quello che mille parole non riescono: trasformare il vuoto in un frammento che resta. Ogni tanto bisognerebbe scriversela addosso, quella solitudine. Per ricordarsi da dove si viene, e dove non si è mai andati.
È anche, almeno per me, un modo per rallentare, abolire la frenesia, l'essere sempre di corsa, avere sempre mille cose da fare. Tutte cose estranee alla natura antropologicamente lenta dell'uomo.
EliminaMi associo,quasi ogni mattina un bel giro in bici nella mia amata campagna,rigorosamente da solo,silenzio che amo tantissimo,pensando alle mie piccole miserie e ai lavori da fare quando torno a casa...
RispondiEliminaUn saluto
Ciao blogredire.
EliminaTi sei imbattuto nel famoso Gatto Seduto ^_^
RispondiEliminaSì, ma non era seduto :-)
EliminaPosso farti un grande applauso? Anzi tre 👏👏👏
RispondiEliminaBuon pomeriggio
Grazie. Ciao Anna Maria :-)
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