Se io cammino per strada e vengo aggredito (il più banale degli esempi che mi viene in mente), posso mettermi a implorare la pace quanto voglio, ma intanto il mio aggressore mi riempie di bastonate, non è che si ferma. Purtroppo l'essere umano e la pace sono due entità incompatibili, per il semplice fatto che la conflittualità è la principale forma di interazione tra gli esseri umani. Da sempre. E la faccenda del porgere l'altra guancia funziona solo nel vangelo, non funziona nella vita reale.
Se abbiamo costruito un mondo dove il 20% dell'umanità consuma l'80% delle risorse mondiali e se la gode, quel restante 80% si incazza e ha ragione di incazzarsi. Se si vuole la pace, il primo requisito per ottenerla è la giustizia sociale e non è neppure detto che sia sufficiente, perché l'uomo per sua natura è comunque conflittuale e probabilmente troverebbe altri appigli per fare guerre.
Quindi va bene spendersi e spandersi per la pace, e va bene che lo faccia Vasco Rossi o chi volete voi, basta solo sapere che si tratta di una utopia. Chiarito questo, via libera alle bandiere della pace dai nostri balconi, se ci fa stare meglio.
Tutti concetti dall'evidenza incontrovertibile, quelli che esponi. E il "purtroppo" che mi viene da aggiungere non cambierà nulla, proprio come continueranno ad avere effetto zero le preghiere che dal Vaticano, un papa via l'altro, si continuano a sollecitare, preghiere che dallo stesso e più che qualificato soglio pontificio continuano da secoli ad elevarsi... occorre aggiungere del tutto inutilmente?
RispondiEliminaAl di là delle utopie, degli auspici, delle pie illusioni ecc., la realtà è e resta quella che hai descritto e l'unica possibilità per arginare o momentaneamente sospendere i conflitti armati sono o per meglio dire sarebbero adeguate trattative diplomatiche, sulla base di possibili vantaggi per le parti in causa. Ma la qualità dell'intero mondo è talmente degradata ormai a un circo folle e crudele che pare sia finito anche quel tempo.
Il papa fa il papa e quindi chiede la pace. Lo fa quello attuale, lo faceva Bergoglio, lo faceva Ratzinger e via di seguito. Non serve a niente, ovviamente, ma la gente vuole sentire questo e lui dà questo alla gente. Che poi non è solo il papa, la chiedono politici e personaggi pubblici di qualsiasi tipo. Le vie diplomatiche sarebbero l'unica soluzione, come dici giustamente tu, ma temo siano inutili anche queste perché la diplomazia per definizione presuppone rinunce e generalmente nessuno è disposto a rinunciare a qualcosa che rivendica come proprio. Quindi non se ne esce.
EliminaTriste ma è così.
Riguardo allo specifico del pregare, a cominciare da ogni singolo papa a scendere fino all'ultimo dei credenti, mi chiedevo com'è possibile continuare a farlo, e continuare a chiedere di farlo, nell'esplicito convincimento che serva allo scopo, a qualsiasi scopo, nella fattispecie a far cessare una guerra. Senza offesa, mi vien da dire roba da Mago Forest... Che la preghiera faccia bene a chi la pratica riesco a capirlo, e penso sia in definitiva la sua funzione. Ma lo si dica, non si faccia credere che pregando si può cambiare il corso della storia.
EliminaQuanto alla difficile strada della diplomazia, credo diventi realisticamente praticabile solo se e quando le rinunce cui accenni tu rappresentino in definitiva un prezzo meno gravoso rispetto a quello che comporta il proseguimento del conflitto armato. In effetti la vedo dura, anche perchè mi pare che il tasso di testosterone continui a rendere poco inclini persino al più opportunistico dei ragionamenti le menti tutte prese dalla tenzone.
>Ma lo si dica, non si faccia credere che pregando si può cambiare il corso della storia.
EliminaNon lo si può dire. Chi prega non lo fa solo per "dovere" o perché lo dice il papa o perché è prescritto dalla chiesa, lo fa anche perché intimamente è convinto che serva, è convinto cioè che pregando si possa ottenere ciò per cui si prega. E allora il papa o il prete non possono dire di pregare anche se non serve a niente, crollerebbe tutto.
Lo so, lo so... purtroppo.
EliminaUna volta, quando ero piccolo e frequentavo la chiesa, ricordo che il mio prete, che era persona seria, durante le chiacchiere fuori dalla chiesa disse: "Certo che se alla fine Dio non esiste prendiamo una bella fregatura". Ero piccolo ma ricordo che quella frase mi rimase impressa, anche perché ricordo lo stupore dei presenti, stupore che voleva dire: Ma come può un prete dire queste cose? Ed eravamo un gruppetto di poche persone. Pensa se lo dicesse il papa in televisione :-)
EliminaVerrebbe giù tutto... ;-)
EliminaConcordo con te in tutto ciò che scrivi.Buona giornata da Olga
RispondiEliminaGrazie. Ciao Olga.
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