Scrive Kulturjam: "L’unica democrazia del medio oriente, come la vulgata mainstream ama definire Israele, è uno Stato colonialista che pratica apartheid. Questo è quello che ha stabilito la Corte Penale Internazionale, organismo che andava bene quando emetteva mandati d’arresto verso Putin e che ora invece viene additata come masnada di provocatori senza alcuna importanza. Ora abbiamo anche la conferma definitiva: Israele è uno stato che occupa illegalmente da 57 anni territori non suoi (striscia di Gaza compresa) e pratica sistematicamente l’apartheid nei confronti dei palestinesi."
Ecco, senza girarci tanto attorno, noi siamo complici (le armi con cui Israele massacra i palestinesi vengono fornite anche dall'Italia) di uno stato che usa metodi terroristici, pratica sistematicamente la pulizia etnica e l'apartheid.
Dal 7 ottobre scorso l'esercito di Netanyahu, a cui noi regolarmente andiamo a stringere la mano, ha sterminato 40.000 palestinesi, per gran parte donne e bambini, ha bombardato scuole, università, ospedali, villaggi, campi profughi, ha ucciso giornalisti, medici, operatori umanitari, ha bloccato l'ingresso di cibo e medicinali affamando centinaia di migliaia di persone.
Perché Israele si deve difendere, continuano a raccontarci.
Sarebbe bello anche che le sentenze della Corte, come certe risoluzioni dell'Onu, avessero più peso ed un valore effettivo, invece di somigliare a consigli e pareri che un vecchio nonno può dare al nipote.
RispondiEliminaConcordo. Purtroppo, invece, questa non ha valore vincolante, anche se quello politico non è di poco conto.
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