sabato 9 gennaio 2021

Di atei, credenti, Hitler e Mussolini

Ogni tanto vado a ripescare su Youtube i video che accumulo nella sezione Guarda più tardi, quelli che accantono lì provvisoriamente per mancanza di tempo per poi guardarli quando posso. Stamattina ho dato un'occhiata a un paio di questi. Il primo è di Roberto Mercadini, scrittore e narratore di Cesena, molto attivo anche su Youtube, che a me piace molto e che in un paio di occasioni ho avuto piacere di vedere a teatro. Il video in questione si intitola Gli atei credono? e smonta in maniera abbastanza divertente e intelligente il luogo comune secondo cui anche l'ateismo sarebbe una fede.

Credo sarà capitato a ogni ateo (a me tantissime volte) di sentirsi dire: Tu credi che Dio non esista, quindi anche tu credi in qualcosa, anche la tua è una fede. Una volta controbattevo utilizzando mie argomentazioni, oggi certe discussioni non le affronto più perché da tempo mi sono accorto che non hanno senso, ma semmai dovesse capitami ancora, controbatterò molto più velocemente linkando direttamente il video di Roberto qui sotto.

 

 

L'altro video molto bello, visto sempre stamattina, ha come protagonista Alessandro Barbero. Titolo: Mussolini e Hitler: Buoni o cattivi? La risposta sembrerebbe scontata, almeno a chi abbia una vaga idea di chi erano i due tipi, ma forse non lo è, e non lo è perché quando si entra in contatto con personaggi storici così vicini a noi l'approccio nei loro confronti non si limita più alla loro conoscenza storica ma investe anche la sfera identitaria di chi studia i personaggi storici in questione. 

Come dice giustamente Barbero, oggi a chi frega di sapere se fossero più cattivi gli ateniesi o gli spartani, i Guelfi o i Ghibellini? Ma quando ci si avvicina a Hitler e Mussolini la cosa cambia, e di molto, perché in Germania esistono partiti che ancora oggi si richiamano al nazismo e in italia abbiamo partiti e movimenti che si richiamano al fascismo. Siccome è usanza comune, purtroppo, categorizzare ogni cosa sulla base delle proprie idee, ecco che il discorso si complica.

De Gregori, in una sua canzone, diceva che Mussolini ha scritto anche poesie. Non so se sia vero, ho letto molti libri sulla storia del fascismo ma nessuna biografia di Mussolini. Potrebbe essere anche vero, certo, ma se anche fosse, questa cosa non sarebbe certo sufficiente a inserirlo nella categoria dei buoni.


12 commenti:

  1. Barbero interessante e condivisibile; Mercadini invece, cui non piace che si butti fumo negli occhi, sembra proprio spargerne un bel po' con questo video e l'esempio finale della donna tradita dall'uomo comunque fedele al suo essere infedele. In conclusione, io me ne rimango agnostico e voltairiano, e anche filo americano. Magari se i miei avi erano di Hiroshima lo sarei stato un po' meno, ma chissà, paradossalmente, quante vite di guerra "normale" hanno salvato quelle atomiche micidiali. Non lo sapremo mai.

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    1. Certo che devi rimanere agnostico, il video di Mercadini mica ha finalità di proselitismo :-)

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  2. Veramente interessanti questi due video, anche se poi ognuno resterà della propria opinione. Io sono atea pispettp più i credenti (quelli onesti) degli agnostici che preferiscono non prendere una posizione netta e, forse, in punto di morte chiameranno un prete per l'estrema unzione
    A nostra figlia non facemmo fare ne'cresima ne'comunione, ma quando ha deciso di sposarsi con il membro di una famiglia super cattolica, ha dovuto studiare il catechismo, fare la comunione, andare a Milano per la cresima officiata solo da un vescovo. Ah l'amore che faffà.
    Cri

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  3. Non c'è traccia di poesie di Mussolini, di alcuni romanzetti di scarso valore sì.

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  4. I miei parenti mi raccontarono che il mio bisnonno materno, muratore tisico e socialista fino alla morte, fu sconvolto dal tradimento di Mussolini che era il direttore di quell'Avanti! che non smise mai di leggere. Tutta la mia famiglia materna che era quasi tutta socialista fu spaccata in due dall'avvento del Fascismo e le ferite non si sono ancora del tutto rimarginate e nel campo fascista a Milano E comunque c'è ancora la sorella di mia nonna che ha 90 anni e che non ha mai smesso di votare Partito Socialista.

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    1. Sì, Mussolini nasce politicamente socialista, prima di farsi affascinare da quelle spinte di natura autoritaria, illiberale e violenta che lo condurranno alla fondazione dei primi fasci. Immagino che quel cambiamento abbia provocato sorprese e traumi in moltissimi.
      Per una curiosa coincidenza, tornando all'oggi, anche Salvini muove politicamente in ambienti di sinistra (bazzicava i centri sociali dei comunisti padani) prima di "fiutare" il vento e passare dall'altra parte.
      Naturalmente, l'accostamento Mussolini-Salvini ha solo questo in comune, nient'altro. Mussolini aveva un progetto e il fascismo una visione, per quanto aberranti fossero entrambi; Salvini non ha nulla di tutto questo, l'unica sua stella polare è la ricerca del consenso, nient'altro.

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  5. tre sono i miei eroi personali:

    1. Mussolini
    2. Klauss Barbie
    3. Salvini

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  6. Barbero sa dire in modo esemplare ciò che ho sempre sostenuto in modo molto meno accattivante, forse è per questo che non ho mai convinto nessuno.
    Eppure è così semplice.

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    1. È carismatico e dotato di un eloquio che coinvolge. Credo sia anche per questo che è diventato una specie di star del web :-)

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