lunedì 27 luglio 2020

Bocelli e il coronavirus

A me non stupisce tanto ciò che dice Bocelli (essere un grande cantante non è automaticamente sinonimo di capacità di comprensione della realtà); a me stupisce semmai che un convegno di negazionisti del coronavirus si tenga in Senato (con lo zampino di Sgarbi e Salvini, naturalmente). 
Ora, per carità, è vero che da una ventina d'anni in qua il Parlamento ci ha abituati a spettacoli inverecondi che ben poco hanno a che vedere con l'aura di sacralità istituzionale del luogo, ma temo che col convegno dei negazionisti di oggi si sia cominciato a scavare un po' sotto il fondo.

4 commenti:

  1. Vorrei chiedere ai negazionisti se ritengono che anche in USA e Brasile e India, pensano che il virus non esista più.In Cina c'è un'ondata di ritorno e son tornati i divieti necessari ad arginare il virus.
    In quanto a Bocelli , sarà anche un discreto e fortunato cantante , ma se s'illude di essere un tenore , allora capisce poco e niente.
    Cri

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    1. Temo che la generale sottovalutazione del fenomeno porterà notevoli problemi nel prossimo futuro. Speriamo bene.

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  2. Che Bocelli non conosca nessuno finito in terapia intensiva a causa del covid 19 non significa che questo virus non sia pericoloso. Invito Bocelli a recarsi in un qualsiasi ospedale per toccare con mano la gravità della situazione. Per quanto riguarda il duo Sgarbi e Salvini, messi insieme non fanno un cervello.
    Buona giornata.

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    1. Concordo su tutto. Trovo il ragionamento di Bocelli estremamente puerile ed infantile, anche se stamattina sembra aver fatto una mezza retromarcia.
      Buona giornata anche a te.

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