martedì 24 aprile 2018

Alfie e il pensiero unico

Se Salvini non fosse quell'ignorante che è, naturalmente in buona compagnia della Meloni, capirebbe che quel povero bambino non sarà condannato a morte dal "pensiero unico", come dice - che poi mi piacerebbe sapere cosa sia e dove sia questo famoso pensiero unico. Mah! - ma sarà condannato a morte dalla malattia da cui è affetto, una patologia talmente sconosciuta che qualcuno ha già proposto di chiamarla Alfies's disease, che lo costringe a essere vittima di continui e gravissimi attacchi di epilessia, a vivere attaccato a un respiratore e che gli ha già provocato la quasi totale devastazione del cervello (dettagli qui).

Però sono tutti - Prolife, Vaticano, sciacalli vari assortiti - compatti e irremovibili: lo vogliono portare in Italia. Perché c'è ancora speranza, dice la Raggi, nota luminare nel campo delle malattie neuro-degenerative; perché "Alfie è ancora vivo. Noi non ci arrendiamo e continuiamo a fare di tutto per salvarlo", dice un'altra luminare, la Meloni, quando invece le massime autorità medico-scientifiche (quelle vere) in materia hanno dichiarato che si tratta di una patologia irreversibile, progressiva e fatale.

Niente, non ce la fanno, l'istinto dello sciacallo prevale sempre, anche di fronte a tragedie che richiederebbero solo silenzio e pietà.

4 commenti:

Unknown ha detto...

... su questo pianeta dove gli uomini fanno miracoli per salvare un moribondo e le creature sane le ammazzano a cento, a mille, un milione per volta.

Andrea Sacchini ha detto...

Verissimo, ahimè!

CosmicMummy ha detto...

le stesse persone poi che non hanno voluto lo ius culturae, darebbero la cittadinanza ad un bambino con un male incurabile, mentre la negano ai compagni di scuola dei nostri figli. e permettano che ogni giorno affoghino tanti bambini sani nel Mediterraneo, perchè npon danno la cittadinanza a loro?
e poi, se la vita è un dono di Dio, perchè Dio oltre che la vita non gli ha donato anche la salute?
infine, se si tratta di maternità surrogata la scienza è il male, se si tratta di mantenere la vita vegetale di una persona malata, la scienza va utilizzata a tutti i costi.
massima comprensione per i genitori di questo bambino, che possiamo umanamente capire, ma non vedo perchè sia da condannare ed ostacolare che vuole mettere al mondo a tutti i costi un figlio, mentre chi vuole mantenerlo a tutti i costi in vita anche se non ci sono i presupposti per farlo vada tutelato, e tutti si stracciano le vesti per farlo.

Andrea Sacchini ha detto...

Commento, il tuo, che condivido dalla prima all'ultima parola.

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