sabato 31 gennaio 2015
Educazione civica?
(...)
venerdì 30 gennaio 2015
Ehi, ci siamo anche noi
Credo abbia ragione. Chissà, se nella rosa dei nomi fosse stato inserito anche Ratzinger, oppure Bertone, la CEI sarebbe stata più contenta. Magari ci facciamo un pensierino fra sette anni, eh?
giovedì 29 gennaio 2015
Mattarella
Di Mattarella leggo che fu tra i parlamentari che nel 1990 si dimisero dal parlamento in segno di protesta per l'approvazione della famigerata legge Mammì, il provvedimento che di fatto legalizzò il monopolio televisivo delle reti del delinquente. Non è un caso che al teleimbonitore il suo nome vada poco a genio, e già questo è sufficiente a rendermelo simpatico. Poi, certo, dovessimo ritrovarci là un Casini, per carità, avanti pure Mattarella.
mercoledì 28 gennaio 2015
Vergognamoci per lui
Ecco, io adesso prenderei questo pezzo di... omofobo e gli cucirei sulla sua bella giacchetta un triangolino rosa. Avete presente, no? Quei bei pezzettini di stoffa che i nazisti usavano appiccicare sui "pigiamini" degli omosessuali prima di internarli nei campi di concentramento.
Studia, somaro, e vergognati.
martedì 27 gennaio 2015
Almeno oggi
Se c'era uno che sulla giornata della memoria sarebbe dovuto restare in silenzio, era lui. E non perché gli si voglia togliere il diritto di parola, intendiamoci, ma per decenza. Perché l'auspicio che la storia sia maestra, ribadito da chi ogni giorno arma il fucile dell'odio e lo scarica sulle stesse categorie di persone che Hitler metteva nei forni (omosessuali, zingari, rom ecc.), si trasforma in qualcosa che sta tra il tragico e il patetico.
Quota 36
E niente. Chi rivendica di avere il sacrosanto diritto di dire la sua se ne va, perché lì non è permesso; chi accetta di continuare a essere una marionetta nelle mani dei due guru, rimane.
I conti si faranno alla fine.
lunedì 26 gennaio 2015
Turarsi il naso in Grecia
No, perché io a uno così non stringerei neppure la mano.
(...)
Quello su cui andrei più cauto, riguarda la questione dei rapporti che la Grecia avrebbe intenzione di tenere con la troika e l'UE. Per chi si fosse dimenticato, l'Europa ha concesso alla Grecia, tra il 2010 e il 2011, un prestito di 230 miliardi di euro per salvarla dal default, a cui il paese ellenico sarebbe andato incontro come conseguenza di almeno tre lustri di spese pubbliche quantomai disinvolte. Ora, il fatto che lo stesso Tsipras faccia intendere eufemisticamente di prendersela comoda nel rifondere il debito contratto, a me qualche pensiero lo dà.
domenica 25 gennaio 2015
Do you remember?
Paolo Gentiloni: “Un condannato in via definitiva non può essere il leader di un grande partito, in una democrazia occidentale”. (3/8/2013)
Roberta Pinotti: “Mentre tanti italiani non hanno i soldi neppure per mangiare, Berlusconi dona 5.000 euro alle ragazze, deve dimettersi”. (13/2/2011)
Andrea Orlando: “Se fossimo in un Paese in cui non c’è Berlusconi, la via d’uscita sarebbe mettere insieme due forze con visioni diverse?”. (6/3/2013)
Debora Serracchiani: “Nell’interesse degli italiani è imperativo che Berlusconi stia per sempre lontano dalla gestione della cosa pubblica”. (4/2/2013)
Giuliano Poletti: “In linea con la sua incontrollabile pulsione a produrre battute di dubbio gusto, Berlusconi continua a insultare le coop”. (1/3/2007)
Pina Picierno: “Sicuramente è un puttaniere. Penso che se Berlusconi è colpevole, ed io penso che lo sia, debba andare in galera” (28/9/2011)
Dario Franceschini: “È l’ultimo uomo al mondo che può parlare di questione morale. Se si guarda allo specchio, non ci riuscirà per la vergogna”. (6/12/2008)
Simona Bonafè: “È evidente che con la vittoria di Matteo Renzi il primo ad andare a casa sarebbe proprio Berlusconi”. (25/11/2012)
Matteo Orfini: “Non è neppure immaginabile la riedizione di una maggioranza come quella che ha sostenuto il governo Monti”. (6/3/2013)
Marina Sereni: “C’è chi rispetta le istituzioni e chi le rappresenta soltanto se queste si piegano ai suoi comandi, al suo volere, ai suoi bisogni”. (1/10/2013)
Ermete Realacci: “Non mi illudo che sia diventato uno statista illuminato. Mi auguro che venga mantenuto almeno un tasso di decenza”. (13/5/2013)
Alessandra Moretti: “Alle promesse di Berlusconi non credono più neanche gli anziani e neanche le casalinghe”. (20/5/2014)
Luigi Zanda: “Sul rispetto dello Stato di diritto e delle istituzioni democratiche, Berlusconi e Grillo la pensano allo stesso modo”. (1/2/2014)
Roberto Speranza: “Questi tentativi per sfuggire alla giustizia ci consegnano Berlusconi sempre più caimano e sempre meno uomo di Stato”. (25/11/2013)
(via Il Fatto)
Giusto per rinfrescare la memoria.
Tsipras e noi
Stessa spiaggia e stesso mare
Ma, e qui Salvini e Grillo (e ovviamente B.) hanno fatto scuola, non è che puoi metterti a spiegare alla gente la differenza tra la sospensione feriale dei termini processuali e le ferie dei magistrati e degli avvocati, perché poi la gente si annoia, è molto meglio far passare l'idea che i magistrati si incazzino per essersi trovati con tre giorni di ferie in meno: vuoi mettere l'effetto sulla pancia della gente?
Per quanto riguarda la questione, sacrosanta, della semplificazione, della "eliminazione degli inutili passaggi burocratici", della velocità con cui si arriva a sentenza, giova ricordare ai gentili ascoltatori che leggi e i regolamenti in materia giudiziaria le fanno i politici, non i magistrati.
sabato 24 gennaio 2015
È il progresso, bellezza
venerdì 23 gennaio 2015
giovedì 22 gennaio 2015
Ebola regredisce, la bufala rimane
Le bufale si sgonfiano, ma ovviamente nessuno ne parla più. Ci hanno rotto gli zebedei con ebola per mesi, sembrava che fossimo tutti in procinto di dover uscire di casa con tute isolanti, i Salvini & c. ci hanno lucrato su battendo il ferro finché era caldo, e ora che la (finta) emergenza è finita, tutti zitti.
Adesso occorre solo aspettare con pazienza che si sgonfino le altre (finte) emergenze con cui ci stanno frantumando le balle, tipo essere tutti nel mirino dei terroristi dell'Isis, che attualmente è la bufala che va per la maggiore e che si sgonfierà anche questa nella dimenticanza generale (nel frattempo i soliti bufalari di professione avranno già apparecchiato in tavola la successiva).
Fogliacci
E questi vogliono farci credere che la notizia è Ferrara che se ne va.
I guaritori
A volte i libri più belli si trovano per caso, come questo, trovato casualmente nella libreria di mia mamma, di sopra. È la storia di David, un ragazzo ebreo che vuole diventare medico e che, per coronare il suo sogno, sarà costretto a lasciare la nativa Vienna per l'America. Qui conoscerà Mary, ragazza protestante, anche lei col sogno di diventare medico. I due si innamorano, si amano, si sposano e riescono entrambi a coronare il sogno, nonostante la differenza di religione, le resistenze dei genitori di entrambi e nonostante i pregiudizi, all'epoca molto forti e radicati, verso gli ebrei, le donne e verso la medicina, ancora considerata un'arte e non una scienza.
Il periodo storico in cui si inquadra il romanzo è quello della seconda metà del 1800, con l'America alle prese con la guerra di secessione (David per due anni sarà inviato come chirurgo di guerra nei campi di battaglia nelle file dei nordisti). La seconda metà dell'ottocento rappresenta, per la medicina, un periodo di forte innovazione in Europa. Sono gli anni di Pasteur, di Cock, gli anni in cui si isolano i bacilli della tubercolosi, della difterite, della rabbia e di molte altre malattie che oggi fanno quasi sorridere ma che all'epoca falciavano città intere (il promogenito di Dave e Mary morirà proprio di difterite tra le braccia impotenti della madre, medico nell'unico ospedale ebraico di New York).
I guaritori è un romanzo di quelli che lasciano il segno. È uscito ormai una trentina d'anni fa, ma credo sia reperibile ancora con relativa facilità. Mi sento di consigliarlo, in particolar modo, agli adepti della nuova moda degli antivaccinisti, che non vaccinano i figli perché i vaccini fanno male. Studiate, leggete, andate a vedere come si stava quando per una difterite o una tubercolosi morivano mezze città alla volta, poi magari cambiate idea.
mercoledì 21 gennaio 2015
martedì 20 gennaio 2015
Ok, il prezzo figlio è giusto
Il problema vero, che si presenta ogni volta che questi qua danno indicazioni su questi temi, è che non sanno un tubo. Niente di niente. Parlano e pontificano pur non avendo la più pallida idea di cosa significhi avere figli, crescerli, mantenerli, né, tantomeno, hanno la più pallida idea di come impattano sulle dinamiche di una famiglia.
Però parlano lo stesso.
Giochini (che dovevano essere finiti)
Siamo alle tristi comiche. Per i più smemorati, Renzi il 14 giugno scorso diceva: "i giochini sono finiti", e magari qualcuno ci aveva anche creduto.
Sottomissioni
(M. Adinolfi)
Un sentito vaffanculo, anche da parte di mia moglie.
Metri di valutazione
Berlusconi e' incazzato, e dopo le ultime due figuracce del suo Milan si sfoga. Apparentemente il suo ragionamento non fa una piega: le ultime due squadre con cui il Milan ha perso, Sassuolo e Atalanta, hanno giocatori che guadagnano 5 volte meno di quelli che militano nella sua squadra, com'e' possibile non vincere? Quello che pero' forse non tutti colgono, e' che questo ragionamento racchiude in se' tutta la filosofia di vita del tipo delle cene eleganti: i soldi come metro di giudizio. Berlusconi non concepisce che in altre squadre ci possano essere giocatori bravi come in quelle piu' blasonate ma che guadagnano meno, perche' il suo metro di giudizio e' appunto solo il denaro, unicamente quello. I giocatori sono pagati meno? Devono essere per forza meno bravi. Punto. Ogni altra ipotesi non sta in piedi, compresa quella, logica, che esistano calciatori bravi anche se pagati meno.
D'altra parte, a parlare e' appunto un signore che ha fatto dei soldi la sua ragione di vita, e li ha usati per comprare uomini, donne, parlamentari, sentenze, giudici, giornali, sesso. L'amore no, quello nemmeno lui puo' comprarselo, per fortuna.
Dal suo ristretto punto di vista, quindi, incazzarsi e' perfettamente logico. Chi invece ha una visuale appena appena piu' ampia, puo' agevolmente provare un senso di pena per questo "povero" uomo.
lunedì 19 gennaio 2015
(...)
Retromarce che nulla tolgono alla spregevolezza dei due personaggi.
venerdì 16 gennaio 2015
Stay human
In fondo sono umani, no?
Sempre la stessa musica
Ah, quelli che si scandalizzano per le parole della Serracchiani ("senza Berlusconi il presidente della repubblica non si può eleggere") sono gravemente ridicoli.
giovedì 15 gennaio 2015
Cooperanti e costi
Così è più chiaro, no?
mercoledì 14 gennaio 2015
Tra la frivolezza e il riso
Pur con tutti i distinguo del caso: temporali, storici ecc., a me è venuta in mente 'sta roba qua.
martedì 13 gennaio 2015
Cattiveria
Aguzzini!
"Io non navigo"
lunedì 12 gennaio 2015
La Croce
Previsioni dello scrivente: la colomba la mangia, i gavettoni di Ferragosto non sono altrettanto scontati.
Cali renziani
domenica 11 gennaio 2015
Di pagliuzze e di travi
sabato 10 gennaio 2015
Altroché quelli là...
Questo è quello che mi fa paura e mi fa incazzare, altroché i terroristi dell'Isis o Al Qaeda.
La memoria di Gasparri
Così, giusto come promemoria.
venerdì 9 gennaio 2015
Ferrara e la guerra (inesistente) all'occidente cristiano
Quindi, la situazione che si viene a produrre è sempre la stessa, che già conosciamo da tempo: da una parte abbiamo i cialtroni opportunisti, quelli che paventano catastrofiche (e inesistenti) guerre dell'Islam alla cristiana civiltà occidentale per i loro piccoli scopi propagandistici, dall'altra le persone che non si fanno abbindolare da puerili semplificazioni e cercano di capire come stanno realmente le cose. Da queste parti ci si augura, ovviamente, che le seconde abbiano sempre la meglio.
giovedì 8 gennaio 2015
Simple minds
1. Perché ci sono video che mostrano prontamente le azioni dei due terroristi?
2 Perché nessuno interviene?
3. perché la testa del poliziotto non “scoppia” a dovere? e, per chiarirci, perché da quella distanza non si separa in due parti? avrei dubbi sul fatto che si tratti veramente di un attentato."
Poteva, in una tragedia come questa, mancare l'interpretazione complottista? Certo che no, scherziamo? In attesa di leggere in proposito un articolo di Giulietto Chiesa, dobbiamo accontentarci dei suonati che infestano la rete (il virgolettato qui sopra è il copia-incolla di un commento apparso nel blog di Attivissimo) e avere comprensione delle tante menti piccole piccole che bazzicano libere nel web.
mercoledì 7 gennaio 2015
Inviti
(Poi, con calma, pensate a gente tipo Breivik e a quello che hanno combinato.)
Legge bavaglio (di nuovo)
Niente da aggiungere, è la destra al governo.
martedì 6 gennaio 2015
Selfie col morto
La morte piace, il cinismo oggi fa da padrone e consente di guadagnare clic e visibilita' a scapito del rispetto e dell'umanita'. Rispetto e umanita': arnesi ormai desueti, consegnati all'oblio da una generazione cresciuta a pane, smartphone e grettezza, e nel piu' totale appiattimento culturale e umano.
Non vedo un gran futuro.
I veri morti
lunedì 5 gennaio 2015
Tra la salva-B. e il cinepanettone
Comunque, lui chiede le dimissioni di Renzi perché l'inciucio per salvare B. è qualcosa di vergognoso. A chi avesse problemi di memoria, giova ricordare che il partito di Salvini, la Lega, è stato per oltre tre lustri alleato del delinquente, e per tutto questo tempo ha sempre appoggiato e avallato ogni legge ad personam che il partito del teleimbonitore ha imbandito in tavola: intercettazioni, proposte di galera per i giornalisti, processo breve, processo lungo, prescrizione breve, prescrizione lunga e via andare. E ha sempre avallato tutto anche quando la base, stanca di ingoiare rospi per salvare le chiappe a B., si ribellava. E sapete qual è l'aspetto comico di tutto? Che il Pd s'incazzava, sbraitava, Repubblica faceva titoloni cubitali ogni volta che fiutava una riga, un comma, una legge che potesse in qualsiasi modo essere di giovamento al tipo delle cene eleganti (cioè circa il 99% di quelle proposte nei tre lustri in questione).
Insomma, Berlusconi si faceva leggi ad personam con l'appoggio della Lega e il Pd le denunciava, adesso in favore di B. le fa il Pd e la Lega s'incazza. E c'è ancora gente che va al cinema a guardare il cinepanettone.
(...)
Aspetti filologico-cronologici della norma salva-Silvio inserita da una impertinente manina nel decreto fiscale del 24 dicembre
(Renzi, conferenza stampa di palazzo Chigi del 24 dicembre.)
"La norma salva-Berlusconi? Non ne so nulla, ma se è così la cambieremo."
(Renzi, sabato scorso, dopo che il pastrocchio della norma salva-Silvio è venuto alla luce.)
"La norma l’ho fatta inserire io."
(Renzi, oggi, quando continuare a fare finta di cascare dal pero lo avrebbe solo aiutato a scavare più in profondità la sua fossa del ridicolo, opera peraltro già iniziata da tempo.)
Ecco, questo è quello che doveva essere il diverso, il nuovo che avanza, il rottamatore. Uguale, se non peggio, a tutti quelli che l'hanno preceduto.
Due libri al mese
Per dire, due libri al mese io li leggevo quando facebook non ce l'avevo.
domenica 4 gennaio 2015
Cavalcavia e vendetta
Intendiamoci, si tratta di sfumature linguistico-sintattiche magari non facilmente e immediatamente intelligibili, ma la differenza tra un "pagherà tutto" e un preferibile "spero che il responsabile venga trovato e sanzionato secondo la legge", ciò che avrebbe probabilmente detto chiunque al posto di Renzi, c'è, ed è la stessa differenza che passa tra la (legittima) richiesta di giustizia e (l'illegittima) richiesta di vendetta. In definitiva, la stessa differenza che passa tra il parlare al cervello e all'intelligenza delle persone, e il parlare alla loro pancia.
Renzi poteva scegliere la prima via, ma sapeva benissimo che sarebbe stato un fiasco perché sarebbe stato capito da una piccola minoranza, e allora ha scelto la seconda, ricalcando in maniera scientifica lo stesso linguaggio usato nei bar, nelle bettole di quarta categoria e da Salvini mentre ingurgita salsicce alle feste della Lega. Perché Renzi, così come appunto Salvini e molti altri loro simili, ha capito che nel nostro paese il consenso si ottiene e si perpetua solo parlando alla pancia del popolino, ché il cervello se n'è ormai andato da tempo.
Protocolli personali
sabato 3 gennaio 2015
Aiutiamo Mario?
Però lui mica è omofobo, scherziamo? E lo rivendica con forza. Dice di essere contro i matrimoni gay ma di non essere omofobo, che è un po' come essere contro le centrali nucleari ma non antinuclearista.
Aiutiamo Adinolfi a uscire dal tunnel.
Addio all'Afghanistan
Renzi ha dato ampia disponibilità alla permanenza dei nostri militari, qualora ci venisse richiesto, anche dopo il ritiro delle altre forze alleate. Letta, gliene diamo atto, si era invece schierato - meritoriamente, direi - per il totale disimpegno. Comunque sia, un paese come il nostro, che "ripudia la guerra" per Costituzione, qualche domanda forse se la potrebbe anche porre.
Perché siamo come siamo?
Sto leggendo un interessantissimo saggio di Guido Barbujani: Sillabario di genetica per principianti . A un certo punto mi sono imbattuto ne...
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Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
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L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
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Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...