Dunque, vediamo se ho capito bene. Galan ha chiesto il patteggiamento, la procura di Venezia l'ha accettato e stamattina il gip ha disposto la sua scarcerazione e il trasferimento ai domiciliari nel suo mega villone. L'ex governatore pidiellino salderà quindi la sua posizione con la giustizia e col fisco con un paio d'anni di domiciliari (sempre nel mega villone) e il risarcimento di 2,6 milioni di euro.
Giusto come promemoria, vale la pena ricordare che il tipo, coinvolto nell'inchiesta sui fondi neri del Mose, balzò agli onori delle cronache perché il suo fu il primo caso in Italia in cui la tangente veniva elevata al rango di stipendio, cioè il Galan era accusato di aver percepito per circa una decina d'anni uno stipendio fisso (o, se preferite, mazzetta fissa) di circa un milione di euro/anno.
Ecco, adesso ne restituisce un pochino, si fa un paio d'annetti nel villone e tutto torna a posto. Poi dice che in Italia i fessi sono gli onesti. Per forza.
giovedì 9 ottobre 2014
Galan, il villone e i fessi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento