venerdì 30 agosto 2013

Senatori anticav



Dalle parti del Giornale sono scatenati contro i nuovi senatori a vita nominati da Napolitano, colpevoli, a vario titolo, di avere manifestato nel tempo posizioni antiberlusconiane. Il peggiore di tutti, scrivono, è Claudio Abbado, che nel 2001, dopo la vittoria elettorale di B. definì "cretini" gli italiani. Ma anche Rubbia e Piano, seppure più pacatamente, hanno sempre criticato i governi di B.
Tutto questo, se ci pensate, ha una sua logica. Stiamo parlando di persone che hanno dato contributi altissimi alla cultura e alla scienza. Dove c'è cultura e scienza non ci può essere né Berlusconi né il berlusconismo, perché il berlusconismo è la negazione di queste due cose. In un paese in cui facessero da padroni la scienza, la cultura, la capacità di capire, di discernere, di valutare, il berlusconismo non avrebbe scampo, non avrebbe mai attecchito, sarebbe morto nella culla.
Purtroppo qui ha sempre imperato la tv, la superstizione, la sciatteria, la superficialità, la creduloneria e l'ignoranza, ed è in questo substrato che il berlusconismo ha trovato terreno fertilissimo e si è espanso a dismisura. B. questo l'aveva capito fin da subito, fin dall'inizio. Conosceva bene gli italiani e sapeva benissimo che, complici le sue televisioni e i suoi giornali, avrebbe potuto imbambolarli a suo piacimento, cosa che poi ha fatto. Ecco perché è normale che il Giornale si scagli contro Rubbia e soci, perché rappresentano quella parte di Italia che ragiona e non si fa incantare da chi promette di sconfiggere il cancro da una piazza.

4 commenti:

  1. per forza non ha nominato nemmeno gianni letta

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    1. Ovviamente sorvoliamo su quello che ha detto la Santanché.

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  2. Andrea@ In un paese in cui facessero da padroni la scienza, la cultura, la capacità di capire, di discernere, di valutare, il berlusconismo non avrebbe scampo, non avrebbe mai attecchito, sarebbe morto nella culla.

    Da incorniciare.

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