Continuano a circolare sui social post indignati in cui si mette in correlazione la quota di astenuti alle europee dello scorso weekend col film di Paola Cortellesi C'è ancora domani.
Ciò che sta generando questa sorta di indignazione collettiva sarebbe la presunta incoerenza tra il favore e il successo ottenuto dal film, che tra le altre cose celebra l'introduzione del diritto di voto anche alle donne, e i numeri dell'astensionismo alle scorse europee, dove più del 50 per cento di italiani è rimasto sul divano.
Io questa incoerenza non la vedo, o comunque mi sembra sia tutta da dimostrare.
Il film della Cortellesi è stato visto nel 2023, anno in cui è uscito, da 4.395.868 persone. Gli italiani che hanno diritto di voto sono 47,3 milioni. Il 50 per cento di 47,3 fa 23,65. Perché si possa parlare di incoerenza bisognerebbe dimostrare che tra i 23,65 milioni di non votanti ci sono i 4 milioni e rotti che hanno visto il film. Ma ovviamente questo non si può dimostrare in alcun modo.
Se anche, per ipotesi, si potesse accertare che tutti gli spettatori del film sono rimasti a casa, sarebbe comunque un'incoerenza che riguarda una percentuale minima di persone, non quell'esercito che i post indignati si adoperano per fare credere.
Ci sarebbe poi da dire qualcosa sulla suddetta incoerenza.
In primo luogo si tratta di un tratto peculiare dell'essere umano, proprio a livello antropologico. Noi siamo incoerenti per natura, c'è poco da fare. De André l'aveva capito benissimo e aveva celebrato questa incoerenza nei bellissimi versi di Bocca di rosa: "Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio". Questo ovviamente non significa che l'incoerenza è da giustificare, ma è solo per dire che è appunto una nostra peculiarità intrinseca.
In secondo luogo, il film della Cortellesi è ambientato negli anni Quaranta del secolo scorso. Oggi, nel 2024, molti potrebbero ritenere che il significato del voto sia diverso da allora. Ne sia diversa la valenza rappresentativa, la struttura, le finalità, il peso. Quindi molti potrebbero aver apprezzato C'è ancora domani per l'evento che celebra e, in virtù di come è cambiato il sistema di rappresentatività democratica rispetto ad allora, non vedere incongruenza col fatto di non essere andati a votare.
D'altra parte, come dicono Luca Sofri, Michele Serra e altri, anche il non-voto come scelta attiva ha una sua ragion d'essere, in quanto si influisce sulle cose anche non votando. Posizione che non condivido granché, ma legittima.
Insomma, alla fine della storia, i post indignati sulla presunta incoerenza tra apprezzamento del film della Cortellesi e astensionismo mi sembrano dei buoni acchiappa-like ma poco altro.
Bizantinismi utili solo a montare montagne di chiacchiere inutili.
RispondiEliminaEsatto. Più o meno come questo post (ma mi andava di scriverlo) :-)
EliminaIl blog è tuo e mi pare giusto che tu ci scriva quello che vuoi! E poi, anche nei tuoi momenti più " frivoli" e svaccati finisci quasi sempre per dire cose interessanti su cui magari sarebbe bene riflettere.
EliminaIo semmai il film della Cortellesi lo vedo come un incitamento a esercitarlo, il diritto di voto. È vero che negli ultimi ottant'anni sul piano politico sono cambiate molte cose, quasi tutte in peggio, e oramai tocca recarsi alle urne turandosi il naso... ma non vorremo mica lasciare che altri decidano per noi?
RispondiEliminaConcordo. Nel mio caso, l'argomento che restando sul divano si delegano decisioni ad altri è ormai rimasto l'unico che ancora mi spinge a recarmi alle urne, dal momento che il panorama è abbastanza sconfortante.
Eliminaconcordo
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RispondiEliminaEffetto astensionismo
RispondiEliminaElezioni Europee 2019
PD 6.089.853 22,74%
Elezioni Europee 2024
PD 5.602.174 24,11%
Elly ma che esulti? Hai fatto peggio di Zingaretti...
Ma che volete che sia siamo in democrazia dove il partito degli astensionisti prevale su quello dei votanti... Tutto normale a Bruxelles? Tutto normale al Quirinale? Tutto normale a Palazzo Chigi?
Che si fa? Quella strana bandiera blu con le stelline continua a sventolare oppure come sarebbe giusto viene ammainata?
Il ragionamento che esponi nel post mi sembra tutt'altro che un bizantinismo, caro Andrea, anzi direi che non fa una piega e non posso che condividerlo così come condivido il commento di Gwendaline.
RispondiEliminaPassando dal cinema alla musica, ho appena saputo della morte di Françoise Hardy. Aveva 80 anni, ed era malata. L'ho sempre molto apprezzata, come persona oltre che come artista, capace tra l'altro di autentici capolavori anche negli ultimi anni.
Chiedo scusa: Gwendalyne.
EliminaMi cospargo il capo di cenere e ammetto la mia ignoranza circa questa artista.
EliminaPrometto di documentarmi :-)
L'ho amata dai tempi di "Tous les garçons et les filles", ma negli ultimi anni non mi stanco di ascoltare "L' amour fou", un album registrato in studio nel 2012.
EliminaRibadisco comunque il paradosso, e più di una persona che non ha votato e alla quale è piaciuto il film della Cortellesi, a specifica domanda non ha trovato correlazione. Ergo, ognuno vede il film che vuole (e probabilmente capisce fischi per fiaschi)
RispondiEliminaIo ho visto il film e sono andata a votare... quindi non è detto che gli astensionisti abbiano visto il film e forse non c'è una correlazione vera... mah
EliminaIo sono sempre del parere che non andare a votare non è mai una buona cosa. Non si vince. Nemmeno se i non votanti fossero il 70%, non sarebbero vincitori proprio di nulla. Le Camere o gli organi da formare si formano lo stesso, con lo stesso numero da cui devono essere formati. Perché tanto contano le percentuali.
RispondiEliminaE sono sempre del parere che è sempre meglio votare il meno-peggio. Anche solo il logo del partito meno lontano dalle proprie idee.
Sono di sinistra e faccio un esempio di sinistra: io penso che Italia ed Europa abbiano bisogno di un buono scossone sui diritti civili. Con il PD può darsi che ci sia lentezza o immobilismo. Ma con Vannacci e la Lega rischiamo dei passi enormi indietro. Quindi scelgo. E scelgo PD. (E' solo un esempio; in realtà ho votato AVS perché penso che Ilaria Salis andava riportata in Italia e vada processata in un paese civile, non in Ungheria. E le ho dato la priorità, a costo di disperdere il voto; cosa fortunatamente non successa. Senza il caso in corso della Salis, probabilmente avrei votato qualcos'altro)
Ora sull'astensionismo do una mia teoria (solo teoria, da percezione; tutta da dimostrare naturalmente).
Ci sono gli astensionisti per totale disinteresse. Perché non seguono. Per, ignoranza (non con tono di insulto; purtroppo è ancora molto diffusa). Perché hanno una visione del mondo esclusivamente limitata alla propria famiglia, al proprio lavoro al proprio appartamento e alla televisione del proprio appartamento che manda in onda calcio e reality show.
E ci sono gli astenuti delusi. Molti dei quali pensano che astenersi sia un voto di protesta. E questi sono quasi tutti di sinistra.
A destra i partiti mettono insieme quattro idee semplici in croce; chiassose e, purtroppo, coinvolgenti. Contrariamente gli elettori avrebbero difficoltà a comprenderle. Quindi trovare il partito che aggrada di più (o che esalta) per un elettore di destra è discretamente facile.
A sinistra siamo molto più sofisticati. Tendiamo ad avere un'idea su quasi tutte le questioni. Ma siamo anche molto più incontentabili. Vogliamo un partito che si allinei al 100% del nostro pensiero. I compromessi non ci piacciono. Se un partito si batte nel sociale, propone il miglioramento di servizi (che un governo dell'altra sponda tenderebbe a tagliare o privatizzare), cerca soluzioni per ridurre la forbice sociale, ma poi appoggia gli accordi internazionale che non ci piacciono, ecco che tendiamo a vederlo come partito nemico.
E' vero che i partiti dovranno cercare di recuperare i voti di indecisi e astenuti. Ma forse sono anche voti irrecuperabili. A sinistra c'è molta testardaggine, purtroppo.
La stessa dinamica è avvenuta con i 5S (che per me è comunque un partito con elettori di stragrande maggioranza di sinistra). Andando al governo e dovendo misurarsi col senso pratico, crash. E' precipitato nella scontentezza dei simpatizzanti.
E' facile criticare dall'esterno. Ma una volta dentro, se vuoi governare, poi devi fare i conti con tante altre cose. O prendi il 50%+1 dei voti da solo. Oppure i compromessi li devi fare per forza. E anche col 50%+1 avrai, comunque, l'esigenza di fare i conti con tutte le teste che hai all'interno del partito.
PS: I governi di sinistra sono stati anche quelli meno duraturi proprio per una minor capacità di adattarsi a compromessi e accordi (mi vengono in mente i governi Prodi).
Infine, sul film "C'è ancora domani": a me è piaciuto. Più come film storico (sulle dinamiche familiari di qualche decennio fa) che non come morale motivazionale elettorale. Il finale è un po' da colpo di scena deludente. Costruito, forse, con un po' di forzatura.
EliminaTutto sommato, comunque, un buon lavoro con ottimi attori; ma Paola Cortellesi la apprezzo molto di più come attrice da commedia, però.
Ai vari concorsi penso, però, che meriti di più le vittorie "Io Capitano". Di cui si è parlato molto di meno.
Il film di Paola Cortellesi è stato pubblicizzato in maniera di gran lunga più avvantaggiante.
Scrivo con il mio secondo account.
EliminaGuarda che anche le carceri italiane sono disumane io ci sono stato per lavoro nelle carceri di Rimini, Forlì, Ferrara non sono posti adeguati per la riabilitazione dei condannati soprattutto il carcere di Rimini.
Se l'Ungheria non è un Paese civile gli Stati Uniti nostri alleati lo sono 100 volte peggio! Una finta democrazia basata su una mentalità imperialista, disumana, aggressiva.
Gravo, è su questa cosa che siamo in totale disaccordo.
EliminaNon metto in dubbio che Stati Uniti, Italia e paesi occidentali abbiano mille-mila cose da migliorare e risolvere.
Ma non sono assolutamente peggio di Ungheria, Turchia o Russia. Tutt'altro.
Poi, rispetto tutte le tue idee.
Ma mi permetto solo di dirti la mia su una cosa: se veramente vuoi che i 5S vengano riformati con un ritorno alle origini e non facciano alleanze da compromesso, non penso proprio che riusciranno mai ad andare al governo. Lì, purtroppo, la bravura del politico sta anche nel sapere cosa pretendere e a cosa rinunciare. Sennò governeranno sempre altri.
Ma non sono neanche meglio ci scommetto tanto che in Ungheria si vive meglio che negli USA welfare state migliore, sanità più accessibile anche ai più poveri, nessuna vendita libera di armi, nessuna pena di morte.
EliminaIn Russia si vive peggio dell'Ungheria ma meglio degli USA.
Per salvarsi il M5S gli rimane solo la possibilita di tornare alle origini via Conte e dentro Di Battista... Sul non tornare più al governo hai ragione per questo il modello d'ispirazione dev'essere il Parti
to Comunista Italiano che è stato fieramente cinquant'anni all'opposizione! Io ho in mente quel modello perché è meglio non allearsi con nessuno e non tradire i propri elettori piuttosto che perdere la dignità politica per il potere... L'esperimento con la Lega è stato eccezionale ma anche disastroso quello con il PD soltanto disastroso 😔.
Ormai si è visto i 5 Stelle in coalizione non funzionano... Hanno perso tutto valori, elettori, dignità.
I governi di sinistra hanno fatto peggio della destra, quindi è meglio che stiano all'opposizione per l'eternità, funzionano meglio se la smettessero poi di fare progaganda elettorale ogni giorno e pensassero veramente alle cose serie.
EliminaMi faresti un esempio di una cosa che la sinistra avrebbe fatto peggio della destra? Sono curioso.
EliminaSospetto che se votassero anche gli astensionisti, il centro-sinistra avrebbe anche un'ottima superiorità elettorale.
EliminaMa sto divagando in qualcosa di molto simile alla fantascienza.
Ah, importante PS: per via di Renzi e Calenda che hanno voluto correre da soli (Renzi almeno ha fatto gruppo con la Bonino) e che non hanno raggiunto il 4% abbiamo mandato in Europa più destra.
EliminaMa è, comunque, giusto così.
Le tue statistiche sarebbero valide se non esistesse il MoVimento 5 Stelle.
EliminaTi riporto cosa diceva il mio padre politico perché anche io sono stato suo figlio e seppur ormai insanabilmente distanti l'affetto rimarrà per sempre...
https://beppegrillo.it/il-m5s-non-e-di-destra-ne-di-sinistra/
Io non avevo pensato minimamente alla cosa anche ragionando sull'astensionismo (che comunque è un voto anche se difficile da interpretare) ma alla fine dopo la tua attenta riflessione, le cose non si collegano veramente come potrebbe sembrare ad un primo pensiero. E' un po' come quando si pensa di sapere le cose leggendo solo i titoloni ...
RispondiEliminaMovimento 5 Stelle forse è la svolta
RispondiEliminahttps://www.byoblu.com/2024/06/17/mi-scuso-per-il-governo-draghi-il-tardivo-mea-culpa-di-giuseppe-conte/
Il Fatto Quotidiano
"Forse è arrivato il momento di chiedere scusa agli elettori del Movimento rimasti delusi per il nostro sostegno al governo Draghi. Mi scuso innanzitutto io, anche se è noto che la mia posizione fu motivata solo dal fatto di difendere le riforme del Movimento in un momento tragico, con la gente in fila per tamponi”. Ha detto Giuseppe Conte, “La folgorazione di alcuni nostri ministri per quel governo ha avuto conseguenze disastrose, minando la nostra capacità di difendere l’agenda sociale del M5S”. ha poi aggiunto facendo riferimento a Luigi Di Maio."
Quello che vado ripetendo dal febbraio 2021! Il voto a Draghi con conseguenti voti alla riforma Cartabia, green pass, vaccini, invio armi sono stati non solo un tradimento del mandato elettorale 2018 ma anche una diaspora dei consensi ☹️ ma se fanno il passo successivo abbandonando il PD il il M5S rinascerà più forte di prima!
Il problema è che così, senza alleanze, continuerà a governare la destra, come sopra, nonostante probabilmente non ha neanche la maggioranza del consenso popolare.
EliminaE ci ritroviamo premierato, depenalizzazioni e blocco del redditometro (che nell'Italia di oggi per me sarebbe anche una priorità). Per non parlare del rischio delle modifiche costituzionali.
Ma ne abbiamo già discusso. Vediamo la cosa in maniera completamente diversa.