sabato 4 maggio 2019

I ciclisti e le bestemmie

I ciclisti bestemmiano? Sì. Non tutti, naturalmente, ma alcuni di quelli che regolarmente passano qui sulla Santarcangiolese bestemmiano, e pure ad alta voce. Perché c'è un incrocio e delle strisce pedonali, ed essendo la Santarcangiolese una strada assai frafficata, nasce con una certa frequenza una conflittualità tra i tre soggetti principali che occupano questi spazi: pedoni, ciclisti, automobilisti, e dal momento che all'arrivo di ogni primavera si cominciano a tenere le finestre aperte, è più facile udire il turpiloquio degli amanti della bicicletta.

Ora, che uno bestemmi a me non fa né caldo né freddo, ciò che mi infastidisce è che può infastidire altri, nello specifico mia madre al piano di sopra, la quale pure lei tiene le finestre aperte in primavera, e siccome ritengo che il famoso detto evangelico che predica di non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te abbia una sua validità, ecco spiegato il motivo per cui, indirettamente, il sentire bestemmiare mi infastidisce. In pratica: non mi dà fastidio, mi dà fastidio che possa dare fastidio ad altri. È questo il motivo per cui, quando mi saltano i santissimi, prima di dare sfogo al turpiloquio mi accerto che non ci sia nessuno nei paraggi.

Bestemmiare è una forma di maleducazione? Non saprei di preciso, tenderei a dire che è più una mancanza di rispetto nei confronti del prossimo, il quale può risultarne infastidito per motivi religiosi, morali, di buona creanza, di convinzioni personali ecc. È un po' come chi fumi fregandosene del fatto che a qualcun altro potrebbe dare fastidio. Comunque, il problema oggi non si pone: diluvia, e di ciclisti neanche l'ombra.

2 commenti:

silvia ha detto...

hai ragione.
ricordi quei vecchi quadretti appesi negli esrcizi pubblici? "la persona civile non bestemmia".

Andrea Sacchini ha detto...

Eccome.

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