sabato 29 aprile 2017

Spiegare i miracoli



Chi non crede a miracoli, guarigioni straordinarie e cose di questo genere non ha bisogno di leggere saggi come questo non più quanto non ne abbia per convincersi dell'inesistenza di elfi e maghi. Naturalmente pure io non credo a queste cose, ma essendo curioso per natura, ho trovato intrigante l'idea di conoscere nel dettaglio i motivi per cui dietro i più famosi (presunti) miracoli noti alle cronache del nostro tempo, ma anche di quello passato, ci sia in realtà ben poco di miracoloso e molto di, a seconda dei casi, truffaldino, illusionistico se non semplicemente di raro, nel senso ad esempio che una guarigione può essere sì considerata straordinaria, ma solo nel senso stretto dell'aggettivo, e cioè rara, fuori dell'ordinario (straordinario significa appunto questo) ma comunque possibile e contemplata dalla letteratura medica. Il libro in questione è stato scritto più di dieci anni fa da un chirurgo di Milano, Maurizio Magnani, uno col pallino (sacrosanto) della verifica e dotato di uno sviluppatissimo senso critico - sa il cielo di quanto ce ne sarebbe bisogno, oggi - ed esamina approfonditamente casi recenti e passati di "miracoli" come ad esempio il frignare di varie madonne in giro per lo stivale e all'estero, oppure di guarigioni ritenute miracolose come quelle avvenute a Lourdes e in altri luoghi di questo genere. A proposito di Lourdes, giusto per citare un esempio, il medico fa notare che in centocinquant'anni di pellegrinaggi, che hanno visto un viavai di circa trecento milioni di visitatori, di cui malati di varia entità una ventina di milioni circa, le guarigioni certificate dalla Chiesa come miracolose siano state solo sessantasei, che rappresentano una percentuale nettamente inferiore a quella della remissione spontanea di molte delle malattie croniche che spingono la gente a recarsi là. In altre parole, come scrive Piergiorgio Odifreddi nella prefazione, i malati guariscono inspiegabilmente trenta volte di più se stanno a casa.
Interessanti anche alcune domande che si pone e pone l'autore riguardo appunto ai fantomatici miracoli, ad esempio riguardo alla loro selettività. Sempre tornando a Lourdes, ad esempio, perché pochi fortunati hanno avuto la pseudograzia e la stragrande maggioranza degli altri no? E ancora: come può un dio che ha creato l'universo con la sua complessità e bellezza, che ha creato il nostro pianeta coi suoi mari, i cieli, le praterie, gli animali e tutte le cose meravigliose in esso contenute, abbassarsi a stupire la gente con bassi numeri da circo come statue che lacrimano e guarigioni centellinate? Sarà mica che tutta la questione miracoli è una gigantesca bufala? La risposta, ovviamente, è ovvia.

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