Quel "numeri impressionanti" strillato da Renzi per il 68% ottenuto alle primarie del Pd, ricorda un po' la sbruffonaggine infantile di quei bambini delle elementari che fanno a gara per stabilire che ce l'abbia più lungo o chi pisci più lontanto - in ultima analisi il livello intellettivo è quello. Un'euforia idiota per aver preso centoquarantunomila e rotti voti tutti in casa, mica fuori, ché fuori ci sono ancora quei venti milioni di italiani che non lo sfangano e che a dicembre gli dettero il benservito, in una delle più clamorose disfatte politiche degli ultimi decenni. Una ottima sintesi della situazione l'ha fatto il sempre ottimo Gilioli, stamattina, quando ha detto che il Renzi 2017 ricorda il D'Alema della seconda metà degli anni '90, "Quello che piaceva moltissimo ai militanti e stava sulle palle a tutti gli altri, fuori."
Preciso.
Bella questa analogia con D'Alema. E si sa che quando si è uguali non ci si ama.
RispondiEliminaVero.
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