martedì 8 novembre 2016

Chi sta con chi

Il referendum costituzionale qui da noi e l'elezione del successore di Obama là negli USA, hanno almeno un aspetto in comune: là le discussioni sui personaggi famosi che appoggiano i due candidati in corsa per la Casa Bianca, qua da noi l'elenco dei personaggi più o meno noti che appoggiano pubblicamente il no o il sì e relative discussioni. La conseguenza di questo per certi versi ridicolo, e molto italiano, modo di ragionare è che la discussione sul referendum non si impernia più sui contenuti, ma sulla considerazione che si ha dei suddetti personaggi. Così capita di leggere cose tipo: "Come si fa a votare no quando da quella parte ci sono i pentastellati e Salvini e Berlusconi?" Oppure: "Come si fa a votare sì in compagnia dei Lupi, dei Renzi e del PD?"
Ecco, noi siamo il paese in cui buona parte di chi voterà, se voterà, lo farà esclusivamente in base a questi parametri, e magari del merito della riforma non avrà letto una riga, nel prosieguo di una lunga tradizione di predominio della pancia sulla cognizione di causa.

4 commenti:

andynaz ha detto...

diciamo che, dove ci sono Berlusconi e Salvini, è anche naturale non fidarsi a priori di quella parte :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Vero, ma in certi casi occorre turarsi il naso; la Costituzione viene prima di Salvini ;)

Francesco ha detto...

Come diceva Crozza "i votanti si divideranno tra chi vota sì e chi ha capito la riforma" quindi vinceranno i sì :(

andynaz ha detto...

Vero, ma in certi casi occorre turarsi il naso; la Costituzione viene prima di Salvini ;)

intendevo in generale, in questo caso specifico sono orientato verso il NO :-)

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