Nell'intervista di Scalfari a Bergoglio, pubblicata oggi da Repubblica, mi pare siano contenute alcune castronerie di carattere statistico-storico di una certa portata. Dice ad esempio Bergoglio: "I cattolici sono un miliardo e mezzo, i protestanti delle varie confessioni ottocento milioni; gli ortodossi sono trecentomila, poi ci sono le altre confessioni come anglicani, valdesi, coopti [Sic!]. Tutti loro compresi, i cristiani raggiungono i due miliardi e mezzo di credenti e forse più. Ci sono volute armi e guerre? No. Martiri? Sì, e molti."
Per cominciare, c'è da dire che i "due miliardi e mezzo di credenti e forse più" Bergoglio può solo averli immaginati dopo abbondanti libagioni e con la memoria obnubilata dall'ebbrezza provocata dall'abuso di un buon frizzantino di Frascati. Pur essendoci in circolazione stime diverse, infatti, la più ottimistica parla di 2,2 miliardi di cristiani. Ancora tre anni fa, la 2001 World Christian Trends, fonte non certo accusabile di simpatie verso gli atei, li quantificava in 1.999.563.838 individui, quindi meno di due miliardi. Sì dirà che in fondo non è che ci sia tutta 'sta gran differenza. Beh, sono 3/400 milioni di individui in più che il papa non si sa dove abbia preso: non mi pare sia poco. A tutto ciò c'è da aggiungere che questi dati la chiesa li desume, come è prassi, principalmente dal numero di battezzati ed è noto che battezzato non sempre è sinonimo di fedele, anzi è spesso vero il contrario. Anche io formalmente sono battezzato, ma non sono credente e non metto piede in una chiesa da qualche decennio; nonostante questo, per la Chiesa faccio statistica ai fini della determinazione del numero delle sue pecorelle. Secondo i dati del Vaticano, nel 1997 in Italia c'erano oltre 56 milioni di cattolici, ossia oltre il 97% della popolazione di allora; una cifra ovviamente fantascientifica, gonfiata appunto da questo sistema di calcolo. In realtà, per farsi un'idea di quanti siano davvero i cattolici praticanti si può considerare, tra i tanti, il parametro di quanti devolvono il proprio 8x1000 alla Chiesa Cattolica, ossia grosso modo il 30% di chi presenta una dichiarazione dei redditi, che mi pare la dica lunga. Andiamo oltre.
Bergoglio dice che per arrivare ai suoi fantascientifici due miliardi e mezzo e forse più di fedeli la Chiesa non ha fatto uso di armi e guerre ma di martiri. Questa corbelleria si smonta, volendo, ricorrendo a una miriade di esempi. Ne faccio uno solo: l'America Latina, attualmente uno dei "fortini" del cattolicesimo. Chi non conosce la storia della colonizzazione spagnola e portoghese di quelle terre, e magari è pure refrattario ai libri, per rendersi conto dei motivi per cui là il cattolicesimo ha attecchito tanto può guardare il film 1492 - La scoperta del paradiso, con Gerard Depardieu nei panni di Cristoforo Colombo. È solo un film, ovviamente, ma l'idea dei metodi utilizzati dai colonizzatori per "convertire" i nativi al cattolicesimo è resa piuttosto bene, ed è quella che Neruda descrisse sintetizzandola superbamente con la celebre locuzione "La spada, la croce e la fame – andavano decimando la famiglia selvaggia."
L'aspetto paradossale di tutto ciò è che Scalfari, che in teoria dovrebbe essere un giornalista, davanti alla fila di panzane rifilategli da Bergoglio non fa una piega.
Sarà l'età.
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