Lo striscione che campeggiava sotto al palco, il giorno del Family day, recitava più o meno così: "unioni civili? Ce ne ricorderemo". Il messaggio era fin troppo chiaro: il governo fa una legge che regolamenta le unioni civili? Bene, alla prossima tornata i cattolici non voteranno più questo esecutivo. Per quanto mi riguarda non è un problema grosso, dal momento che il Pd non credo di averlo mai votato e ritengo che l'avvento del renzismo abbia fatto più danni perfino del berlusconismo, ma il punto non è ovviamente questo. Torniamo alle unioni civili.
Pochi giorni dopo la manifestazione del Circo Massimo, dalle austere frequenze della leggendaria radio Maria arriva l'altrettanto leggendario padre Livio Fanzaga, le cui pacate, ragionate e sempre morigerate esternazioni hanno raccolto nel corso degli anni schiere di fans adulanti, principalmente tra i recitatori casalinghi di rosari e novene. Padre Fanzaga, dalle suddette frequenze, si rivolge direttamente a Monica Cirinnà, relatrice dell'omonimo ddl di cui si discute in questi giorni in Senato, tirando in ballo l'Apocalisse, Babilonia, e avvertendo la parlamentare che adesso è il momento dei brindisi ma che anche per lei arriverà il giorno del funerale. Una sorta di "ricordati che devi morire", insomma. La parlamentare capisce che non vale la pena abbassarsi al livello di Fanzaga e risponde citando il leggendario "mo' me lo segno" di Massimo Troisi.
Ecco, a questo punto io proporrei di istituire una seconda Giornata della Memoria, da aggiungere a quella già nota in cui ogni anno si ricorda la Shoah e i crimini dei nazisti. Una Giornata della Memoria 2 in cui si ricordino tutti quelli che hanno lottato, in qualsiasi forma, per cercare di rendere questo paese un po' più civile, combattendo contro il talebanesimo e il fanatismo di matrice cattolica di tutti i Fanzaga d'Italia.
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