La questione dei tweet al veleno che si scambiano Renzi e Gasparri credo si possa analizzare da diversi punti di vista. In uno di questi si potrebbero paragonare i due contendenti a bambini delle elementari (grosso modo, a livello intellettivo siamo lì). Avete presente, no, i dispettini, i dispettucci, le battutine stupide, le frecciatine idiote, le prese in giro sciocche con cui appunto ci si trastullava da bambini? Oppure, prendendo a prestito l'immagine dal sempre grande Malvino, si potrebbero paragonare ai primi ominidi apparsi sulla terra, quelli che risolvevano i contenziosi sfondandosi vicendevolmente il cranio con schegge appuntite di selce. Certo, di paragoni su questa falsa riga se ne potrebbero fare a bizzeffe, lavorando un po' di fantasia, ma credo che l'idea sia stata resa chiaramente.
Il problema vero, ironia a parte, è che i due tizi in questione sono uno il presidente del consiglio, l'altro un senatore. Certo, entrambe le posizioni occupate dai due signori sono a tutt'oggi inspiegabili, ma questo è. Io direi di lasciarli tranquillamente giocare, tanto, a questo punto...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Tassi alcolemici
Vorrei fare notare a Claudio Borghi, che incredibilmente è un senatore (leghista) della Repubblica, che bere mezzo litro di alcol non sign...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento