domenica 23 dicembre 2012

Sui marò

Lo so, sarò impopolare - pazienza, correrò il rischio -, ma non mi unisco alle felicitazioni campanilistiche e acritiche per il ritorno in Italia, anche se solo per il periodo natalizio, dei nostri due marò.
Lo farò quando l'inchiesta e relativo processo dimostreranno la loro innocenza. Ma finché questo non avverrà, vorrei ricordare che sul loro capo grava l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani perché scambiati per pirati.
Insomma, i nostri due marò si faranno il Natale a casa, quei due pescatori non faranno più nessun Natale.

6 commenti:

  1. Per non parlare di Ignazio Larussa che li vuole candidare in parlamento. Per quali meriti, è un mistero... ma tanto questo nella politica di casa nostra non è mai stato un vincolo stringente, giusto? ;-)

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  2. sia in India che in Italia si è innocenti fino a prova contraria.

    del resto il diritto indiano è mutuato da quello britannico.

    per quanto mi riguarda con le prove che hanno e con i vari vizi di forma persino un avvocato sordo, cieco e muto potrebbe difenderli e farli assolvere.

    del resto basta ricordare che l'unica testimonianza è vaga a dir poco: "ho visto sparare da una grossa nave".
    questo è quanto dichiarato dal presunto testimone senza specificare da quale - tra le 6 navi - in zona provenissero gli spari.
    fu poi calcolato - non si sa come - che la nave doveva essere la Enrica Lexie, casualmente la più vicina alle prossimità territoriali marittime indiane.

    altro particolare da non tralasciare: si era in acque internazionali o no? secondo l'italia e il diritto internazionale (di cui anche l'india è firmataria) si. secondo le autorità del kerala no.
    la corte suprema non si è ancora pronunciata.

    sulla base di questo vogliamo già condannarli?
    io non me la sento.
    beato te che ti senti in grado di farlo.

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  3. >sulla base di questo vogliamo già condannarli? io non me la sento.

    Neppure io. D'altra parte, se leggi bene quello che ho scritto senza mettermi in bocca parole che non ho detto, non trovi da nessuna parte parole di condanna. Mi sono limitato a parlare di "accusa" che grava su di loro (vogliamo mettere in dubbio che i due siano sotto inchiesta con questa specifica accusa?). In più ho aggiunto che, a differenza del festoso coro cantante, non mi aggiungo a chi ha già intrapreso la via della loro beatificazione finché una sentenza stabilirà la loro colpevolezza o meno.
    Come vedi, quindi, non ho condannato nessuno; ho solo preferito non schierarmi. Spero non ci sia niente di male.

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  4. infatti non c'è niente di male in quello che scrivi salvo quando scrivi:

    "i nostri due marò si faranno il Natale a casa, quei due pescatori non faranno più nessun Natale. "

    mi pare ovvio questo ma mi pare di scorgere una velata critica al fatto che i due marò staranno a casa e i pescatori no.

    comunque a parte questo.

    se ci fossero prove certe si sarebbe andati a processo subito. come previsto dalle leggi britanniche-indiane vigenti.
    i rinvii vengono fatti solo se non ci sono prove o onde evitare pietose figuracce.

    qui ci sono stati rinvii continui come mai accaduto nella storia del Paese.
    del resto le perizie balistiche sono quanto di più contraddittorio possa essere stato fatto.
    prima si parlò di proiettili provenienti di armi di fabbricazione russa (l'italia non li ha in dotazione. i pirati dello sri-lanka si) e poi che le armi italiane erano compatibili.
    le armi italiane non sono compatibili con quelle russe quindi o si sono sbagliati alla prima perizia, oppure si sono sbagliati nel definire la compatibilità (considerando tra l'altro il calibro e non la rigatura).
    del resto né questa né la testimonianza sono state considerate molto se si è proceduto all'ennesimo rinvio invece di andare direttamente in fase processuale da quella incriminatoria.

    mah

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  5. >mi pare ovvio questo ma mi pare di scorgere una velata critica al fatto che i due marò staranno a casa e i pescatori no

    Non è una velata critica, è la realtà.

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