A un capo di governo - uno a caso - non va a genio una trasmissione televisiva, magari perché ritiene che abbia dato "una visione distorta della realtà". Prassi vuole che il suddetto capo di governo si adoperi per ristabilire la (sua) verità delle cose: invitando a fare rettifiche, chiedendo delle correzioni. Magari è lui stesso (visto che i mezzi non gli mancano) a dire dove la trasmissione in questione ha sbagliato.
Se crede, può pure ricorrere alle vie legali, in particolar modo se ritiene di essere stato diffamato. Questo nei paesi normali.
Nei paesi che normali non sono, invece, se un capo di governo ce l'ha con una trasmissione televisiva, magari perché ritiene che abbia dato "una visione distorta della realtà", si rivolge al Parlamento.
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