Pierluigi Peruffo in una decina di minuti ha riempito i "buchi" lasciati da Benigni.
sabato 14 giugno 2025
L'estremista europeo
Qualche giorno fa Roberto Benigni si è prodotto in una imbarazzante performance mentre era ospite di Bruna Vespa. In appena cinque minuti è riuscito a magnificare e raccontare un'Europa che non esiste. O meglio, esiste, ma non esiste solo quell'Europa lì, non esiste solo l'Europa che ha garantito a noi europei 80 anni di pace ma ne esiste un'altra che ha avallato e prodotto guerre, soprusi e atrocità. Capisco che Benigni abbia un libro da vendere, ma per onestà intellettuale quando si racconta una storia la si racconta nella sua interezza, non solo la parte che fa comodo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Solidarietà interessata
La solidarietà di Salvini al gioielliere condannato in appello a 14 anni per l'uccisione di due ladri e il ferimento di un terzo, racco...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
-
È in corso da un paio di giorni una discussione fiume sul blog di Moz . Tema: cosa resterà dei blog. Tra i tanti argomenti di cui si dibatte...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
Vespa ha cambiato sesso?😁😁😁
RispondiEliminaNo, ma pur di compiacere l'ospite di turno (specie se di destra) sarebbe capace di farlo :-)
EliminaE' da un pezzo che, pur non ignorando le sue innegabili ed eccezionali doti, non riesco a considerare Benigni altro che confacente al sistema... più o meno un giullare di corte (dalla corte foraggiato).
RispondiEliminaConfacente al sistema non so, certo è che ormai da parecchio tempo il suo mito ai miei occhi si è un po' incrinato.
EliminaScopro adesso (giuro!) un articolo di Aldo Grasso (che en passant mi sta generalmente piuttosto antipatico) in cui si legge tra l'altro:
Elimina"In realtà aveva già capito tutto Edmondo Berselli, quando in “Venerati maestri” (uscito nel 2006 ma ora ripubblicato da Quodlibet) descriveva Benigni come un giullare, capace di sfidare le regole senza mai mettere in discussione veramente il sistema, risultando così un prodotto del conformismo culturale piuttosto che una vera voce di dissenso."
Non c'è niente da fare, gli scrittori vedono sempre le cose in anticipo.
EliminaCerto che il caso Benigni è strano: di sicuro è stato un artista geniale e capisco anche che nei primi anni '80 fosse un convinto sostenitore del PCI...
RispondiEliminaMa come fa a non rendersi conto che, ormai da decenni, il PD ha perduto la propria anima di sinistra?
Conosco alcune persone che hanno stracciato la tessera del PD dopo che nel 2015 votò il Jobs Act di Renzi, un esempio tra i tanti che si potrebbero fare.
EliminaDecisione comprensibile direi...
EliminaMa quello che mi stupisce è che non arrivi a conclusioni simili una persona evidentemente intelligente, anzi un genio nel suo campo, come Benigni.