sabato 26 maggio 2018

Vie d'uscita?

Così, a occhio, le possibili vie d'uscita allo stallo (l'ennesimo) politico di queste ore sono tre:
1) Mattarella cede e dà il via libera al governo giallo-verde con dentro il malefico Savona, mossa che gli varrebbe una figura di palta di dimensioni galattiche;
2) Mattarella non cede, tutto si sfascia con probabilissimo ritorno al voto;
3) Mattarella non cede, tutto si sfascia e su queste macerie si prende la responsabilità di istituire il cosiddetto "Governo del presidente" con conseguente bagno di sangue, neppure troppo metaforico.

Diciamo che, in ogni modo, in queste ore non vorrei essere nei suoi panni.

2 commenti:


  1. Savona fu ministro ai tempi del governo Ciampi mi pare, parliamo di circa 25 anni fa, se non erro il 1993 o giù di li.
    Ministro del commercio.
    Figura di spessore politico, probabilmente l'unico politico con esperienza che sia venuto in mente a Salvini e Company.
    Il problema è che questo tizio osò, in più riprese, attaccare e criticare Euro, UE e Germania. IN alcuni casi a vanvera, in altri a ragion veduta.
    Salvini non cede anche perché se dovesse cedere non avrebbe molte alternative. Non ci sono molti politici di esperienza e di spicco da piazzare nel futuro (forse) governo penta-leghista.
    Scartato questo il rischio è di proporre qualcosa di peggiore (magari Bagnai o Borghi o chissà chi).
    La situazione è caotica e ora lo spread ha superato 200 punti e in questo mi pare di tornare indietro alla fine di Berlusconi. Certo allora lo spread schizzò intorno a 700 e guarda caso arrivano i tedeschi a vomitarci contro frasi e ingiurie che loro non dovrebbero permettersi di fare (ricordiamo che la Germania andò in default tecnico una mezza dozzina di volte negli ultimi 120 anni. Unica Nazione europea. Peggio pure dell'Argentina che non è - ovviamente europea), per non parlare dei debiti che gli furono abbonati (a partire dal dopoguerra e fino all'unificazione, ammontanti a oltre 200 miliardi), speculazioni su azioni spazzatura immesse dalla DB, nonché soldi alle banche in violazione delle regole europee ecc ecc.
    Ma appunto la Germania lo poteva perché tutto gli fu concesso, noi non possiamo neanche pulirci il culo se non chiediamo il permesso.
    Insomma. Un doppio gioco: il rischio di un governo penta-leghista rabberciato o il ricatto dei tedeschi che vogliono una UE in cui loro contano, intrigano e barano e gli altri stanno zitti.
    Stiamo messi male, paghiamo anni e anni di braghe calate.
    i penta-leghisti saranno in grado di alzare la voce, fare qualcosa di serio, arginare l'arroganza teutonica (sempre pronti a guardare i cazzi nostri e mai a fare autocritica sulle loro tresche euroee)?
    giusto per capirci: perché alla Germania è concesso ciò che a noi è negato?
    Perché la Germania fa la voce grossa, dimentica i propri errori e omissioni e - urlando - mette ancor più in agitazione i mercati? lo ha fatto in passato, lo sta facendo ancora.

    http://www.linkiesta.it/it/article/2014/07/08/i-cinque-trucchi-con-cui-la-germania-bara-sui-conti/22089/

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-10-14/la-merkel-ha-dimenticato-quando-l-europa-dimezzo-debiti-guerra-germania-151827.shtml?uuid=ABkKN62B

    penso comunque che abbiamo bisogno di un governo saldo, di politici e statisti capaci.
    non ce ne sono in giro e se ci sono sono antieuropa (dicono) oppure antieuropa ma senza esperienza.

    insomma la situazione è confusa, il rischio elezioni c'è ed è fattibile e la Germania - al solito - detta le regole che valgono per gli altri ma non per loro (come puoi notare dai link che ti ho postato).

    che si fa?

    adal

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  2. Dall'alto dei suoi 82 anni Savona potrebbe fare un passo indietro e chiuderebbe la sua carriera in bellezza. Ma è solo un sogno.

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Buon Natale :-)