In parlamento stanno discutendo di riformare il codice penale in alcuni punti: intercettazioni, galera per i giornalisti, limite temporale alle indagini per la magistratura inquirente e altre cosette. Riforme che ricalcano paurosamente quelle agognate da B. durante i suoi governi, tutte finalizzate a impedire che il porcame di cui era protagonista arrivasse all'opinione pubblica.
All'epoca ci furono gigantesche proteste di massa: petizioni, piazze, bavagli nelle foto dei profili fb, Repubblica che un giorno sì e l'altro pure sfornava titoloni a caratteri cubitali contro il bavaglio in difesa dei magistrati e del diritto della gente di sapere. Il Pd faceva le barricate in parlamento.
Adesso che quelle riforme, uno dei frutti avvelenati del patto del Nazareno, le vuole fare il Pd, tutto tace, tutto va bene, e se si escludono quei quattro cani sciolti del Fatto e i grillisti in parlamento, nessuno si interessa più della cosa.
Ennesima dimostrazione che in politica tutto è relativo, relativo all'interesse del governo di turno.
martedì 15 settembre 2015
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