mercoledì 1 luglio 2015

Renzi, lo facciamo un altro regalino alle banche? (addio al fondo patrimoniale immobiliare)

Mentre gli occhi sono puntati sulla Grecia, con studiata nonchalance Matteo Renzi ha fatto un altro regalo alle banche. E’ dal 1975 che nel nostro ordinamento, con la riforma del diritto di famiglia, si è istituito il fondo patrimoniale familiare, un fondo cui destinare beni immobili a garanzia del mantenimento dei componenti il nucleo familiare. Una volta che i coniugi destinavano la loro casa al fondo patrimoniale avendo figli minori, solamente il Giudice avrebbe potuto autorizzarli a disporre di quel bene che rimaneva vincolato alle esigenze della famiglia. Se una banca voleva aggredire un immobile vincolato al fondo patrimoniale, doveva chiede l’autorizzazione ad un Giudice e doveva dimostrare che il fondo era stato costituito in suo pregiudizio.
Questo meccanismo era stato ideato a tutela del nucleo famigliare, la banca non poteva pignorare i beni del fondo patrimoniale se sapeva che i debiti erano stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia, e comunque doveva dimostrarlo. Un meccanismo di protezione complesso che paralizzava le banche e impediva che potessero privare le famiglie della loro abitazione con facilità.
Renzi ha approvato un decreto che consente alle banche di pignorare i fondi patrimoniali familiari senza una preventiva autorizzazione del Giudice, e al danno ha aggiunto la beffa sostenendo, nelle motivazioni del decreto, che il Governo vuole “incentivare condotte virtuose dei debitori”.


(Carla Corsetti, via fb. Qui il link in cui si spiega in dettaglio la porcata, che ovviamente non troverete su Repubblica o Corriere.)

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