venerdì 28 febbraio 2025

Verso la fine della fase di accumulo

Da qualche tempo ho cominciato a comprare meno libri e a prenderne di più in prestito in biblioteca. Una tendenza lenta ma progressiva nel tempo. Oggi la quasi totalità delle decine di libri che leggo annualmente viene dalla biblioteca. Ignoro i motivi di questo cambiamento. Ipotizzo che il principale sia, banalmente, che in casa non ho più posto. La libreria della sala trabocca da tempo per i libri accumulati nel corso degli anni, mentre pile più o meno stabili sono posizionate in altri posti della casa: tavoli, ripiani, sedie. Se continuassi a portare altri libri a casa non saprei più dove metterli.

Un altro motivo che mi ha spinto a imboccare la strada del prestito bibliotecario è che nella mia zona ci sono parecchi paesi e paesini e ognuno di questi ha una biblioteca. Quando cerco un libro che mi interessa è perciò estremamente difficile che non sia presente in almeno una di queste. Quindi sì, è finito il tempo dell'accumulo ed è iniziato quello del prendi e restituisci. 

A soffrirne è soprattutto la psicologia dell'accumulo, dal momento che riporre in qualche ordine i libri nella propria libreria, averli sempre sottomano per rileggere magari certi passaggi, certe sottolineature, è un esercizio benefico a livello psicologico, ma pazienza, a qualcosa nella vita bisogna saper rinunciare, specie quando non si può fare diversamente. Potrei aggirare il problema della mancanza di spazio coi libri elettronici o gli audiolibri, ma no, grazie, per me il libro è solo quello di cui senti il profumo della carta stampata e il suono del fruscio delle pagine che vengono girate.

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