Ho preso il tema covid così a caso, ma avrei potuto portare come esempio qualsiasi oggetto del pubblico dibattito nel nostro paese: dall'autonomia differenziata a Sanremo, dalle foibe al ponte sullo stretto ecc.
Sulla vicenda ucraina stesso identico copione. Tutti convinti che la propria idea è quella valida. Non si discute. Chi oggi rimane alfiere dell'idea che tre anni fa sarebbe stato meglio fare ogni sforzo in senso negoziale non concede niente agli alfieri della soluzione belligerante, il rifiuto di pensare che un piccolo spicchio di ragione potevano averla anche i sostenitori della difesa militare sul campo è totale. Stesso discorso a parti inverse. Chi oggi rimane sostenitore della difesa armata dell'Ucraina dall'aggressore russo non concede e non ha mai concesso niente all'idea che forse chi si è battuto fin dall'inizio per una soluzione diplomatica qualche piccolo spicchio di ragione poteva anche averla. Niente da fare, muro contro muro, anche se oggi a me sembra che chi sosteneva questa soluzione non avesse tutti i torti.
C'è poco da fare, siamo fatti così, la nostra visione del mondo è quella giusta e quell'altra e sbagliata. E mi ci metto anch'io, intendiamoci, non è che io sia diverso, anche perché fondamentalmente noi esseri umani a pulsioni di base siamo fatti tutti allo stesso modo. Quindi nessuno ha dubbi, incertezze, ma solo certezze, probabilmente anche perché la certezza è rassicurante, ripara e protegge dalle vulnerabilità. Il dubbio invece uccide.
Gli Stati Uniti hanno cambiato strategia su Ucraina e l'Unione Europea non ha permesso che nemmeno per un minuto ci sia il dibattito e continuano a sostenere quella che era strategia comune agli Stati Uniti.
RispondiEliminapodi-.
Mah, non mi sembra che l'affinità tra Europa e USA sull'Ucraina sia allo stesso livello di sintonia di prima.
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