domenica 24 giugno 2018

Interpretazioni

Il profluvio di cretinate che ormai a cadenza giornaliera Salvini propina agli italici media, media che tra l'altro danno come l'impressione di non vedere l'ora di poter dare spazio ad esse, credo possa essere letto sotto una duplice luce: ignoranza e/o furbizia, e non necessariamente una esclude l'altra.

La lettura alla luce dell'ignoranza, ignoranza di Salvini, si intende, vuole che lui sia talmente somaro da non sapere - mi limito alle sue ultime tre stupidaggini dette - che (a) un censimento su base etnica è incostituzionale; (b) non risponde a realtà che ci sono dieci vaccini, tra gli obbligatori, pericolosi o dannosi, a meno che naturalmente Salvini non dimostri il contrario dati alla mano, cosa che così, a occhio, non mi pare sia in grado di fare; (c) la revoca o la conferma di una scorta a qualsivoglia personaggio non spetta al ministro dell'Interno ma a un organo di natura collegiale collegato al ministero.

La lettura di queste tre stupidaggini alla luce dell'ignoranza implica quindi, molto semplicemente, che Salvini è uno dei ministri degli Interni più ignoranti degli ultimi trent'anni (qui La Palice ci va a nozze, come capite bene). E direi che la questione non meriti ulteriori approfondimenti.

La lettura delle corbellerie sotto la luce della furbizia, invece, presuppone che in realtà Salvini sappia benissimo che le sue esternazioni sono balle ma che le vomiti ugualmente (a) per il semplice gusto di dare aria alla bocca e (b) per buttarla in caciara, come si dice. Che poi, più che per buttarla in caciara, per aumentare i suoi (e del suo partito) consensi avallando posizioni che trovano sempre amplissimo consenso tra i poveri di spirito, che in definitiva sono il target di elettori sul quale partiti come suo prosperano.

Prendete i vaccini, ad esempio. È un tema, come chi bazzica sui social sa benissimo, che basta anche solo accennare perché legioni di somari, di quelli cresciuti alla scuola di Google e che vedono complotti dappertutto, si scatenino come belve che vogliano difendere i loro piccoli da quei cattivoni, generalmente adepti più o meno occulti di Big Pharma, che si sono dati come missione quella di inoculare nei poveri corpicini dei loro piccoli chissà quali pericolosissimi intrugli e chissà per quali motivi. E hanno voglia i poveri Burioni, Di Grazia e soci, quelli che hanno studiato, a strillare che sono tutte balle, è una battaglia per gran parte persa, purtroppo.

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