martedì 1 dicembre 2015

Bergoglio e i profilattici

Io ci andrei piano con gli entusiasmi per la presunta apertura di Bergoglio verso i profilattici. Innanzitutto, come scrive La Stampa, papa Ciccio ha risposto con malcelato fastidio alla domanda del giornalista, sull'aereo che lo riportava a Roma dall'Africa, circa l'utilità del profilattico per contenere il flagello dell'Aids. Poi, solo dopo aver borbottato qualcosa, Bergoglio ha ammesso - bontà sua - che "è una delle soluzioni".
Certo, rispetto alla posizione dei suoi predecessori (Ratzinger una volta disse che il preservativo non era la soluzione ma il problema) papa Ciccio è senz'altro più avanti, ma se si legge fino in fondo ciò che ha detto, e cioè che di preservativi si riparlerà quando sarà sconfitta la fame nel mondo, cioè mai, si capisce bene che questa finta apertura è solo un altro po' di fumo negli occhi per incantare i soliti allocchi.

2 commenti:

Sbronzo di Riace ha detto...

il profilattico serve sia per le malattie che per evitare la nascita di figli

è questo secondo utilizzo che lo lascia perplesso perchè se non possono evitare il sesso almeno che sia fecondo :-)

se inventassero un profilattico che protegge dalle malattie magari in parte senza impedire nuove nascite, chissà forse

vabbè un profilattico così congegnato però sarebbe abbastanza strano equivarrebbe ad un profilattico bucato

Andrea Sacchini ha detto...

Ottima analisi :)

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