Una delle riflessioni piú interessanti proposte da Dawkins ne "L'illusione di Dio", il libro che sto leggendo in questi giorni, è un richiamo alla ragione e al semplice buon senso. In sostanza lo scienziato si chiede: perché per perdonare un atto di insubordinazione dell'uomo Dio decide di farsi torturare e crocifiggere? Oppure, meglio: perché "lavare con il proprio sangue l'offesa che egli stesso ritiene di aver subito, anziché semplicemente comunicare all'uomo che è perdonato"? Era proprio necessario seguire la via del masochismo, del sangue e della morte?
Poi, ovviamente, soprassediamo sul fatto che i meritevoli di questo perdono sono solamente i battezzati, altrimenti raggiungiamo vette di grottesco inimmaginabili.
martedì 27 maggio 2014
Non era più semplice nell'altro modo?
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