martedì 20 maggio 2014

Grillo da Vespa

Avevo un'oretta libera e ho dato un'occhiata su Youtube alla comparsata che ha fatto Grillo ieri sera da Vespa. L'impressione che ho avuto è che il comico genovese viva un po' su un altro pianeta. Attenzione, non sto dicendo che le cose e i progetti che ha detto di voler fare non siano condivisibili, anzi, sono quasi tutti ottimi. Il problema è che sono per larga parte irrealizzabili. Esempio.
Quando Grillo fece il primo v-Day e raccolse le firme per parlamento pulito, io andai giù in piazza Tre Martiri, a Rimini, e firmai. Con me andarono tanti altri; le firme raccolte superarono abbondantemente il numero minimo previsto e la Cassazione ne certificò l'autenticità e diede il via libera. La legge fu poi portata in parlamento ma non venne mai calendarizzata né discussa. E ancora oggi tutte quelle firme sono lì, inutilizzate e non più valide. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che tu puoi avere tutti i consensi che vuoi per realizzare qualsiasi cosa, ma, volente o nolente, a qualche compromesso devi scendere, altrimenti non conta niente. Torniamo a Grillo da Vespa.
Lui dice che dall'euro si può uscire. Mi spiace, non si può. Così come non si può far finta che il fiscal compact non esista. Esiste. L'Italia l'ha firmato, non ci sono storie. E non si può indire un referendum, né per abrogare il fiscal compact né per uscire dall'euro, perché la legge non lo consente. Grillo dice che se prende più voti del Pd il governo deve andare a casa. Non è così. Un governo va a casa se il presidente del consiglio dà le dimissioni, se viene sfiduciato e se il presidente della repubblica scioglie le camere. Punto. E per fare questo occorrono i numeri. E per avere i numeri occorre fare alleanze. Ammiro la coerenza di Grillo quando dice che loro non faranno mai alleanze con nessuno, ma senza alleanze che ti consentono di avere i numeri, non vai da nessuna parte, a meno che tu non abbia la maggioranza assoluta. E il M5S la maggioranza assoluta non ce l'ha, almeno per ora. In definitiva, ecco dove a mio parere sbaglia Grillo: nell'illudere che certe cose si possano fare quando in realtà non è così. È inutile che dica che Renzi deve andare a casa. Certo, anche a me sta sulle balle, ma se non si dimette e Napolitano non scioglie le camere, marameo. Ci sono regole da cui (purtroppo o per fortuna) non si può prescindere. Stop.
Come ho già detto altre volte, ho votato il M5S alle scorse elezioni e sarei tentato ancora. Ma è questo che mi frena: l'irrealismo utopico di Grillo. E il non aver capito che il purismo in politica (specialmente nel nostro sistema) non paga, a meno che non si abbia il 51%. E Grillo è ancora lontano.

3 commenti:

andynaz ha detto...

io li ho votati prima e, nonostante tutto, penso che li rivoterò.. ma solo per non votare gli altri!! :D

Andrea Sacchini ha detto...

Sono tentato anch'io. Vedrò... :)

Anonimo ha detto...

mi trovo spesso in accordo con quanto scrivi ma non questa volta.
leggi in programma del M5S, non si parla di abolire l'euro ma di battere i pugni su tavolo per discutere cosa deve essere questa Europa. Certo, adesso lo dicono anche altri ma quelli (PD, PDL) sono esattamente gli stessi che hanno contribuito a produrre l'Europa di oggi. Non mi faccio curare dallo stesso medico che ha sbagliato la diagnosi, sorry.
Parli di non fare alleanze. Pensi forse che il M5S si sarebbe dovuto alleare con Bersani? Hanno fatto la scelta giusta vedendo molto più lontano (anche di me, che inizialmente ho pensato ad un errore) con un idea di alleanza che non è sulla spartizione del potere ma sulle idee di società che vogliamo.

Ho scritto troppo, ciao
Andrea

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