mercoledì 21 febbraio 2007

Unione?













La prima cosa che mi sono chiesto (anche se a dire il vero è da un pò che mi faccio questa domanda) dopo aver appreso delle dimissioni di Prodi (cos'altro avrebbe dovuto fare?), non è stato cosa succederà adesso, ma come hanno fatto a chiamare una coalizione di questo tipo "Unione".

Mah...

7 commenti:

  1. Beh, che dire?

    Anche se sono terrorizzato perche' potrebbe da un momento all'altro arrivare l'unto del Signore per altri 5 anni e ritrovarcelo ad ogni ora del giorno in televisione, devo dire che i due senatori che si sono astenuti hanno tutta la mia stima perche' una volt atanto hanno fatto prevalere la coerenza alla poltrona. Ad ogni modo hai visto quanti insulti hanno ricevuto quei due? Soprattutto da gente i rifondazione e comunisti italiani. E questo conferma che la maggior parte dei nostri beneamati parlamentari hanno a cuore piu' la sedia che i bambini morti sotto i bombardamenti.

    Mhhh... mi sa che alle prossime elezioni me ne staro' a casa...

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  2. In questo momento (22 circa) sono con un occhio sul monitor del pc e con l'altro a Ballarò, su raitre. Tra gli ospiti di questa puntata speciale (allestita in fretta e furia per l'occasione) c'è appunto uno dei 2 senatori che con la sua astensione ha fatto lo sgambetto al governo. Beh, i suoi ex-colleghi di coalizione gliene stanno dicendo di tutti i colori.

    Poverini, un pò c'è da capirli, molti di questi erano al primo mandato e si prospetta l'incubo che non arriveranno ai 30 mesi di mandato necessari per maturare la pensione.

    Sto scherzando, naturalmente, ma le giustificazioni addotte dal senatore "pietra dello scandalo" mi paiono più che legittime. In sostanza afferma di non aver votato una politica estera che non condivide, a cominciare dalla stranota questione della base di Vicenza. In soldoni i due senatori dissidenti dell'ala radicale della sinistra hanno contestato una politica estera che tenta di tenere "il piede in due staffe", come si suol dire. Da una parte non si vuole fare uno sgarro agli americani e dall'altra un pacifismo senza "se" e senza "ma".

    Lo so, un ipotetico ritorno dell'"unto del Signore" non è certo una prospettiva che mette allegria, ma una coalizione di questo tipo quanto pensava di andare avanti ancora? Come è pensabile di poter tenere insieme uno schieramento che va dall'estrema sinistra agli ex-democristiani di Mastella? Tra 2 settimane ci sarebbe dovuto essere la discussione al Senato del rifinanziamento della missione italiana in Afghanista, se la debàcle non si fosse verificata sarebbe solo stata rimandata a questa data, visto che molti dei senatori dell'ala radicale hanno già detto che non la voteranno.

    Non lo so, alla fine di tutto, comunque vada, mi sembra che siamo in un bel casino.

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  3. Già! Io ho visto i primi minuti di ballaro', finquando Cesa, evidentemente un po' alticcio, ha detto riferendosi a castelli: "tu hai fatto cose positive".

    Ho deciso di spegnere la tv. Avevo mangiato da poco e non volevo vomitare...

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  4. Io invece sto cercando di tenere duro, nonostante ogni tanto inquadrino Schifani...

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  5. Io mi trovavo all'estero prima che si svolgessero le elezioni. Mi giocai l'equivalente delle famose redistribuzioni dei redditi su base fiscale, attuate in seguito con la finznziaria, per comprarmi il biglietto di andata e ritorno. Purché si facesse qualcosa di buono, non chiedevo la luna, ma non volevo il berlusca, mai più.

    Il mio mandato elettorale non è mai stato tradito in questi mesi? Certo che qualche volta è stato tradito, e mi sono incazzato, ma non per questo speravo che si arrivasse a questo. Ma è chiaro a questo punto che il mandato di un elettore di Rifondazione o Pdci è più importante del mio, perché il suo non può essere tradito, pena la caduta del governo. Per la cronaca, anche io sarei capace di farmi nobile con questi metodi, e guadagnarmi il paradiso dei pacifisti e dei socialmente giusti e puri.

    Io il viaggio me l'ero fatto perché piano piano le cose migliorassero, se avessi saputo che due senatori mi avrebbero obliterato in un battibaleno me ne restavo fuori. E mi chiedo chi me l'ha fatto fare di sopportare in silenzio le me...te che non stvano bene a me. Adesso passo per fesso due volte.

    Per questi motivi la sedicente coerenza dei due senatori dissidenti io la chiamo prepotenza, e sono sicuro che loro, più di altri colleghi di coalizione, vivranno benissimo e nell'agio anche con un governo di destra. Siamo solo noi che pagheremo le conseguenze di questa onoverole dissidenza sulla nostra pelle.

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  6. Sì, in sostanza è giusto quello che dici, anche se c'è da precisare che alla fine se i due avessero votato sì non sarebbe cambiato niente, perché per il successo della mozione presentata da D'Alema era necessaria la metà + 1 dei votanti. Quindi una certa parte di "colpa" ce l'hanno i senatori a vita che si sono astenuti. E al Senato, si sa, l'astensione equivale a votare contro.

    Forse però il tuo giudizio sui due dissidenti è troppo impietoso. Se si guarda la cosa da un'altra prospettiva, infatti, il gesto potrebbe anche essere visto come un tentativo di non "prostituire" le proprie idee in cambio del mantenimento della poltrona. Cosa che di questi tempi non è poco.

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  7. Caro Andrea, anche io vorrei non prostituire le mie idee, è questo il punto. La logica ora vorrebbe che io al seggio non mi ppresenti più, se uso un atteggiamento altrettanto coerente.

    Per quel che riguarda i voti non è così: 160 era la maggioranza, 158 i voti favorevoli, due voti sarebbero bastati. Inoltre almeno due dei tre senatori a vita che non hanno votato a favore lo hanno fatto perché hanno fiutato aria di crisi. Quindi quei due senatori dissidenti sarebbero bastati.

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