Fateci caso: gli stupidi e gli stronzi sono quasi sempre sgrammaticati. Prendete ad esempio il grandissimo stronzo che nel milanese ha lasciato il messaggio ingiurioso alla persona disabile che, giustamente, ha chiamato i vigili perché il posto auto che le spettava era abusivamente occupato dal tipo di cui sopra. Quali sono le due cose che saltano subito all'occhio leggendo il vile messaggio? Puntini di sospensione in quantità e punti esclamativi idem, oltre a un vistosissimo errore di grammatica nel termine handicappato.
I puntini di sospensione in quantità (se ne devono usare tre, non di più e non di meno) fanno dedurre che il poveretto non conosca una delle regole basilari del buon scrivere, e i punti esclamativi in quantità confortano e corroborano questa deduzione. Chi in vita sua ha aperto almeno un libro, sa che nessuno scrittore, se non in casi particolari e rarissimi, ha mai usato più di un punto esclamativo (o interrogativo) consecutivamente, così come nessuno scrittore degno di questo nome ha mai usato, né mai userà, un numero di puntini di sospensione diverso da tre. Aggiungiamo a tutto questo il vistosissimo errore grammaticale già accennato sopra e abbiamo il perfetto identikit dell'estensore di quell'obbrobrio: un somaro patentato.
Fateci caso: ignoranza, cinismo e stupidità vanno sempre a braccetto. Sempre. Chi ha un account su un qualsiasi social network è la prima cosa di cui si rende conto: le osservazioni e i commenti più intelligenti, civili, tolleranti e umani sono vergati sempre da persone che sanno scrivere bene, che non fanno errori di grammatica o di sintassi, ossia da persone abituate a leggere, studiare, documentarsi. I commenti più stupidi, cinici e beceri, invece, sono sempre sgrammaticati, cioè scritti da somari come quello che ha lasciato il messaggio al disabile.
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