martedì 30 dicembre 2014

Soffri, e non rompere

Traduzione: hai un cancro al cervello con un'aspettativa di vita di poche settimane? Sei paralizzato in un letto totalmente in balìa di macchine che ti consentono di respirare e alimentarti? Sei all'ultimo stadio di una malattia degenerativa che ti provoca atroci sofferenze e fa dipendere totalmente la tua "vita" da terzi? Soffri e non rompere i coglioni, ché la vita non è nella tua disponibilità. E, tantomeno, hai le capacità o il diritto di decidere quando quella che vivi può essere considerata vita oppure no.
Penoso.

lunedì 29 dicembre 2014

Fannulloni

Questa cosa che ci dev'essere la possibilita' di mandare a casa i dipendenti pubblici fannulloni e' tutto sommato condivisibile; d'altra parte e' innegabile che nel pubblico, cosi' come nel privato, ovviamente, esistono lavoratori coscienziosi e lavoratori fannulloni. Trasmissoni come Striscia e altre, del resto, mandano in onda con una certa regolarita' filmati dove sono ripresi dipendenti pubblici che timbrano e poi vanno a fare la spesa.
Ma mi chiedevo: tra i dipendenti pubblici sono annoverati anche i parlamentari? Quelli che lavorano dal martedi' al giovedi' e che si vedono spesso fotografati tutti sbragati, la', sui banchi, intenti a ronfare o a cazzeggiare coi tablet?

domenica 28 dicembre 2014

Topi che bruciano (invece di certi giornalisti)



Solo quelli del Giornale potevano fare un titolo in prima pagina di questo tipo e, in piccolissimo, in basso a destra, specificare "un morto". Ma, diversamente, non sarebbero quelli del Giornale.

Domattina :-(

La vedo dura, domattina alle 6, rimettere in moto tutto l'ingranaggio sveglia, uscita dal coma, tradotta al lavoro. No, perché lo scrivente, qui, viene da quattro giorni in stile eremita scanditi da libri, film, divano, letto e gozzoviglie varie assortite. Quindi, il successo dell'operazione rientro non è affatto garantito.
Però, pensavo, se il capitano Shackleton è riuscito a fare 1.600 chilometri su una scialuppa, con due soli compagni, raggiungendo dall'Antartide la Georgia Australe con temperature che viaggiavano a -30/-40 gradi, io posso anche fare quattro chilometri in macchina per arrivare al lavoro, no?

I miei traghetti

Andando a memoria, mi pare di essermi imbarcato solo due volte su una nave simile a quella che ha avuto l'incidente oggi partendo dalle coste greche. L'ultima volta una quindicina d'anni fa, quando andai con Chiara e le mie figlie (ancora nel passeggino) a fare una gita all'isola d'Elba. Roba di poco, se non ricordo male, dal momento che la traversata partendo da Livorno durò un'oretta o poco più.
La prima occasione, invece, fu quando, assieme a mio fratello e ai miei genitori, andammo una settimana in Sardegna. Credo facessi la prima o la seconda media, non ricordo bene. Però ricordo bene la nave, un gigantesco traghetto della Tirrenia che inghiottì nella sua pancia la nostra macchina come se niente fosse, in compagnia di una moltitudine di altre macchine e camion. Partimmo dal porto di Civitavecchia verso le nove di sera e, se non ricordo male, sbarcammo in quello di Olbia alle prime luci della mattina successiva.
Ricordo in particolare due cose di quella terribile traversata: l'umidità pazzesca e le zanzare, grazie alle quali facemmo la notte in bianco. L'arrivo a Olbia e il conseguente sbarco, furono una specie di liberazione. Dopo questi due episodi, non ho più preso una nave in vita mia.

Salvini ha ragione (stavolta)

Per una volta mi tocca dare ragione a ‪Salvini‬: il processo alle guardie padane è una cazzata. Tecnicamente ci saranno stati pure gli estremi per imbastirlo, certo, ma trascinare per anni un processo contro quattro coglioni in camicia verde che farebbero ridere pure un bambino delle elementari, non sta né in cielo né in terra.
Piuttosto, qualcuno chieda a Salvini dove intende reperire i 100 miliardi all'anno di mancato gettito che deriverebbero dalla sua strampalata idea di istituire la cosiddetta flat-tax, ossia l'imposta fiscale universale al 15% che va strombazzando alle feste della Lega tra una salsiccia e un selfie, alla faccia della progressività fiscale prevista dalla nostra Costituzione.

sabato 27 dicembre 2014

Rimettetela nel tunnel

La povera signora Gelmini, quella del tunnel, dopo aver inveito contro il ‪Jobsact‬ perché lascerebbe ancora troppa discrezionalità ai giudici in caso di controversie e troppe tutele ai lavoratori - lei voleva subito il ritorno alle forme contrattuali e alle tutele che avevano gli operai alla fine del 1800 - dice che siamo ancora lontani dalla formidabile riforma del lavoro targata Biagi e ripresa poi da Maroni, quella che aveva consentito - dice sempre lei - di ridurre la disoccupazione al 8% rispetto a quella attuale.
Per chi si fosse dimenticato, la riforma Biagi/Maroni è quella che istituì i famosi co.co.pro e famiglia, le formule contrattuali a progetto con le quali il lavoratore perdeva ogni forma di diritto: ferie, malattia, permessi, maternità e compagnia bella. La disoccupazione era diminuita? Probabilmente sì, ma solo perché, pur di lavorare, moltissime persone avevano accettato di trasformarsi in schiavi-fantoccio, totalmente in balìa di datori di lavoro senza scrupoli e poche remore.
Signora Gelmini, faccia un favore, torni nel tunnel e ci rimanga, ché a voler licenziare tutti abbiamo già Sacconi: basta e avanza.

Neve

Forse arriverà la neve, forse no. La neve, da sempre, costituisce una sorta di spartiacque, di divisore generazionale: fa la felicità di gran parte dei bambini e dei ragazzi, e allo stesso tempo è considerata una seccatura e un grattacapo dagli adulti. La divisione non è naturalmente così netta e marcata, ma è comunque corretta.
Io sono già entrato da qualche tempo nella fase della seccatura, Michela e Francesca ovviamente no. Seccatura perché naturalmente rappresenta un intralcio al movimento: catene da montare (e da togliere), strade scivolose, mezzi pubblici con gli orari sballati e via di seguito. Certo, lo spettacolo che offre è sempre affascinante, incantevole, sprona ad armarsi di macchina fotografica e uscire all'aperto, ma la componente seccatura è comunque prevalente. Quando io e mio fratello eravamo ragazzini, ovviamente non era una seccatura, ma una manna dal cielo, in primo luogo perché quando ne faceva una certa quantità quei tre o quattro giorni a casa da scuola ci scappavano sempre, in secondo luogo perché, assieme agli amici della nostra via, si saliva sulla sommità della collina, attorno al Palazzo Marcosanti, e si faceva il "lisciaculo", ossia la discesa coi sacchi sotto al sedere sulla strada ghiacciata.
La strada c'è ancora, la neve cade ogni anno con una certa regolarità, ma adesso sono passato sul versante della seccatura.

(...)

"Dal 1999, anno della privatizzazione della concessionaria statale, e fino al 2013, i prezzi sono cresciuti del 65,9% a fronte di una inflazione del 37,4%."
L'aspetto più divertente della faccenda, è che i concessionari autostradali provano a giustificare gli aumenti adducendo come scusa la ormai famosa crisi economica (un alibi ormai buono per giustificare ogni porcata): meno soldi, meno auto in circolazione, meno profitti. Facendo finta di dimenticare che le tariffe rincaravano allegramente anche quando le autostrade erano piene.

Ecco perché gli italiani sono poveri, le loro risorse vanno agli stranieri

"I mezzi di comunicazione ufficiali [ufficiali? Perché, ce ne sarebbero anche di ufficiosi? Non lo sapevo, ndr] ci rallegrano dandoci in pasto la notizia che una giovane nigeriana ha partorito un bambino sulla nave Etna, dov’era stata trasferita."
Nel mondo personale di Magdi Allam, un mondo piccolo e gretto, ammantato da una spessa coltre di insensibilità e cinismo, la notizia della nascita di un bambino su un barcone è stata messa lì apposta per dare allegria, per fornire una sorta di amorevole diversivo con lo scopo di distrarre l'opinione pubblica dal problema degli sbarchi dei disperati.
Nel resto del mondo, quello normale, fatto da persone dotate di un minimo di umanità, è semplicemente una notizia bella, specialmente in questo periodo. Ma, è noto, per chi specula su queste vicende e le strumentalizza per il proprio tornaconto politico, ogni periodo è buono per tirare acqua al proprio mulino. Se poi al tutto si aggiunge qualche bufala per soddisfare gli appetiti degli italici intestini, l'opera è completa. Ed eccole qua, servite su un piatto d'argento: "Fino a quando gli italiani dovranno accollarsi degli oneri finanziari a cui non possiamo far fronte?", e ancora: "Fino a quando lo Stato continuerà [...] destinando ai clandestini delle risorse che spetterebbero ai 12 milioni di italiani poveri?"
Se si considera che l'UE ha erogato all'Italia per l'assistenza ai migranti mezzo miliardo di euro nel periodo 2007-2013 e 30.000.000 euro sotto il governo Letta, la domanda esatta è: fino a quando Allam continuerà a fare a gara con Salvini a chi spara la stronzata più grossa?

venerdì 26 dicembre 2014

Di padre in figlio



Un giorno questo padre dovrà insegnare a suo figlio cosa sono l'umanità, la pietà e la solidarietà. Dubito che sarà in grado di farlo.

giovedì 25 dicembre 2014

(...)

La disavventura capitata ieri mattina a Chiara e Michela al reparto ortopedia dell'ospedale di Rimini (non ve la racconto perché sarebbe lunghissima), dimostra inequivocabilmente alcune cose:
- esiste un sistema, fatto di regole interne e direttive, studiato apposta per complicare, anziché agevolare, la vita alle persone che hanno necessità di una prestazione sanitaria.
- la possibilità di essere curati è direttamente proporzionale alle possibilità economiche di chi necessita della suddetta prestazione.
- se si crede in Dio o qualsiasi altra cosa, pregare la suddetta entità di non aver mai bisogno di una prestazione sanitaria.
È tutto.

Natale

Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade

Ho tanta stanchezza sulle spalle

Lasciatemi così, come una cosa posata in un angolo e dimenticata

Qui non si sente altro che il caldo buono

Sto con le quattro capriole di fumo del focolare


Napoli, 26 dicembre 1916

Giuseppe Ungaretti

domenica 21 dicembre 2014

Associazioni



A volte l'algoritmo di AdSense che carica sui siti i banner pubblicitari per conto di Google, crea delle associazioni piuttosto curiose.
:-)

sabato 20 dicembre 2014

Carri e vincitori

Il nuovo libro di Vespa si chiama Dalla prima guerra mondiale alla Terza Repubblica, sempre sul carro dei vincitori.
Se si cerca Bruno Vespa con Google Immagini, una delle prime che salta fuori è questa.

giovedì 18 dicembre 2014

L'evasione fiscale (dei cinesi)

Secondo l'ultimo libro del giornalista dell'Espresso Stefano Livadiotti (Ladri - Gli evasori e i politici che li proteggono), uscito qualche mese fa, l'evasione fiscale in Italia si porta via 180 (centottanta) miliardi di euro/anno. Ora, intendiamoci, che di questi 180 uno sia da addebitare ai cinesi, è sicuramente gravissimo, ma chiudere un occhio (o tutti e due) sui restanti 179, è tipico di Salvini, e di quelli come lui.

Il flop del 2x1000

Vi ricordate quella parte della riforma del finanziamento pubblico ai partiti che prevedeva il versamento volontario del 2x1000 ai partiti politici e che e' entata in vigore con la dichiarazione dei redditi di quest'anno? Sapete, su 41.500.000 dichiarazioni dei redditi (dati 2010), quanti hanno donato il loro 2x1000 volontario a un partito politico? Poco piu' di 16.000 contribuenti (il calcolo della percentuale potete facilmente farlo da soli), per una cifra che non raggiunge i 200.000 euro e che ovviamente va divisa per piu' partiti, inducendo facilmente a pensare che siano donazioni effettuate dai politici stessi piuttosto che dai cittadini.
Ora, ironia a parte: chi ha concepito questa riforma era davvero convinto che una quota cospicua di contribuenti avrebbe aiutato volontariamente i partiti? Maddai, su. L'unico sistema per far cassa in questo modo sarebbe inventarsi un meccanismo truffaldino come quello che attribuisce l'8x1000 alla chiesa cattolica. Allora, forse...

Imminente

"La fine del mio mandato è imminente."
Du' palle, ormai, con 'sta storia. Dicci quand'è e falla poco lunga, tanto il mondo va avanti lo stesso, e il paese pure.
La fa cascare dall'alto, 'sta pera...

mercoledì 17 dicembre 2014

Internet e divani

Leggo che tre italiani su dieci non hanno mai usato internet in vita loro, neppure per spedire una mail. Boh, sicuramente io esagero sul versante opposto, ma non ce la farei più a stare senza internet. E non intendo l'utilizzo della rete solo per stare qui o su fb a scrivere minchiate. Oggi, ad esempio, assieme a Chiara ho comprato un divano nuovo per la sala, perché il vecchio è ormai ridotto a brandelli (ce l'abbiamo dal '96, quando ci siamo sposati). C'è voluto 1/4 d'ora: viste le immagini sul sito del negozio che lo vendeva, concordato il prezzo, inseriti i dati per la consegna, scelta la modalità di pagamento, martedì mattina ce lo consegnano a casa. Ci siamo risparmiati: benzina, tempo, incazzature col traffico, contrattazioni inutili.
Meglio di così?

martedì 16 dicembre 2014

Fortemente contrariato

Quindi, Napolitano è "fortemente contrariato" a causa degli sviluppi della vicenda dei due Marò. Fortemente contrariato. Questa è una notizia. Vado un po' indietro con la memoria e riesco a ricordare ben poche occasioni che abbiano fatto contrariare in questo modo l'attuale inquilino del Quirinale. Non per lo scandalo #mafiacapitale, non per lo scandalo Mose, non per gli arresti nella vicenda Expo.
Da mesi c'è un magistrato antimafia, Nino Di Matteo, che è già praticamente un cadavere ambulante (Totò Riina gliel'ha giurata e la finanza è sulle tracce dei 100 chili di tritolo a lui destinati), ma Napolitano su questa faccenda non ha ancora sentito il bisogno di dire una sillaba. Però per i marò questo e altro.

lunedì 15 dicembre 2014

Bre.Be.Mi per nessuno

In Lombardia hanno costruito un'autostrada denominata Bre.Be.Mi. Si chiama A35, è lunga una sessantina di Km, collega il nulla col nulla e non è frequentata praticamente da nessuno. Dopo essere stata costruita, voluta fortemente da Maroni e Lupi, è adesso a rischio chiusura, a meno che non si intervenga per salvare questa cattedrale nel deserto utilizzando soldi pubblici.
E noi siamo quelli che vorremmo fare qui in Italia le olimpiadi del 2024.

Potevano anche tenerselo

Giulietto Chiesa è stato arrestato in Estonia. Su di lui pende un mandato di espulsione dal paese. Per me potevano anche tenerselo, di complottisti undicisettembrini ne abbiamo fin troppi lo stesso, qui in Italia.

sabato 13 dicembre 2014

Perché non si fa

"Fino a 4 anni in prigione non ci si va. Ma ci pensate? Si spendono una marea di soldi, si passano anni e anni a giocare in aule di giustizia e, sempre che si arrivi a sentenza definitiva di condanna, si dice all’imputato; sei colpevole, ti toccano 3 anni e 11 mesi. Vai pure a casa. Se poi la condanna è di 5 anni, si sconteranno 7 mesi e mezzo; e se fosse di 6 (praticamente mai si danno pene del genere) si sconterebbe 1 anno e mezzo. 10 anni di galera sono poco più di 3. Ma dai!"
Il sempre ottimo Bruno Tinti spiega perché allungare un po' la prescrizione non serve a niente. Andrebbe rivisto alla radice tutto il sistema di giudizio per eliminare definitivamente la corruzione e il malaffare, una riforma che gli addetti ai lavori chiedono da decenni ma che la politica non vuole fare.
E i motivi per cui non vuole si immaginano.

venerdì 12 dicembre 2014

Lake Constance

Le app per creare slideshow su dispositivi mobili, sono grosso modo simili tra loro, e, in generale, più spartane rispetto agli equivalenti programmi per pc. Questo video l'ho messo insieme, utilizzando il mio Samsung, con Slidegram. Diciamo che è un compromesso tra le migliori e le peggiori, via.

(...)

Ma quanto mi scoccia dare ragione a un vescovo?

giovedì 11 dicembre 2014

A Ferrara mancano i morti

Dovrebbe essere in circolazione un video in cui Giuliano Ferrara afferma che è impossibile che a Roma ci sia la mafia perché non ci sono i morti. Non ho guardato quel video perché per una questione di principio io Ferrara non lo guardo - ho smesso anche perché mi dava problemi di stomaco, nel senso che mi stimolava i conati.
In ogni caso, c'è un articolo su repubblica.it, stamattina, nel quale il procuratore Giuseppe Pignatone spiega cos'è, com'è e come agisce e lavora la mafia a Roma. A beneficio dell'elefantino e degli allocchi che lo leggono.

martedì 9 dicembre 2014

Madri che uccidono

Uno degli aspetti che più mi ha colpito della vicenda tragica del piccolo Loris, riguarda l'ammissione di inadeguatezza della dirigente scolastica nel raccontare ciò che è successo. "Come posso dire ai compagni del piccolo Loris che, probabilmente, a ucciderlo è stata la madre? Con che parole lo posso fare?"
In effetti il quesito non è di poco conto. E non lo è perché ai ragazzini viene generalmente presentata e idealizzata la famiglia come il luogo più al sicuro in cui si possa stare. Giustamente, intendiamoci. Ma in realtà le cose non stanno sempre così. I casi di omicidio (tentati o realizzati) della prole da parte di chi l'ha messa al mondo sono diffusissimi, e i dati e i numeri sono lì a dimostrarlo, e le motivazioni sono le più disparate: psicologiche, economiche, ambientali. Si resta sgomenti, quando succede, ma purtroppo succede molto più frequentemente di quanto si creda. E ovviamente si spera sempre che succeda agli altri.

lunedì 8 dicembre 2014

La priorità del presepe

Pensate se lo stesso tenore di polemiche riguardo i presepi nelle scuole si creasse per il materiale didattico che manca e che occorre portarsi da casa, per le strutture fatiscenti, per la qualità dell'offerta formativa, per i continui foraggiamenti alle scuole private e i tagli a quelle pubbliche. Non sarebbe più costruttivo?
Ieri, nell'indifferenza generale, Luigi Berlinguer ha ritirato fuori dal sarcofago - ciclicamente questa cosa viene fuori - l'idea geniale di ridurre di un anno il ciclo scolastico obbligatorio, o accorpando elementari e medie in un unico ciclo di 7 anni o sopprimendo un anno di liceo. Bello, no? E soprattutto utile. D'altra parte è noto che il livello di preparazione di chi fuoriesce dai nostri istituti è tra i più alti al mondo, quindi un anno di studi si può tagliare senza problemi. Invece di strillare e indignarsi per queste cose qua, per cosa si fa casino? Per il presepe, no? Volete mettere la priorità? Ed ecco quindi il prode cavaliere ‪Salvini‬ precipitarsi per scongiurare il gravissimo pericolo che una scuola resti... senza penne? senza matite? senza fogli A4 per le fotocopiatrici? Ma va'! Bazzecole. Senza presepe, no?
Ci meritiamo una sana estinzione, dài.

Toh!

Una ricerca americana ha accertato che tra vaccini e autismo non c'è alcuna correlazione.
Ma pensa un po'.

domenica 7 dicembre 2014

Pacha mama

Che si fa la domenica pomeriggio quando piove? Si fa un video, no? Una volta queste cose qui le facevo al pc, usando Movie Maker su Windows o Kdenlive su Linux. Adesso al pc non ho più voglia di andare, si sta molto più comodi sul letto, e allora ho installato una delle app per android adatte allo scopo, come Slidegram o altre. Ovviamente i programmi per pc sono molto più completi e ricchi di funzioni rispetto alle applicazioni per dispositivi mobili. Su queste ultime sono più limitate (quando non proprio assenti) le funzioni di transizione, le regolazioni di lunghezza dei vari .jpg o .mp3, le sincronizzazioni relative e via di questo passo. Mi è venuta fuori 'sta roba qua.
L'ho caricata provvisoriamente su Youtube, e visto che il file sonoro è protetto da copyright mi aspetto che quelli di Google mi disattivino l'audio da un momento all'altro. Vorrà dire che dopo lo caricherò su fb: per queste cose qua è meno noioso.
:)

sabato 6 dicembre 2014

Renzi e i marinai

Non è ancora trascorso un anno dall'insediamento di Renzi a palazzo Chigi, ma molti hanno già cominciato a fare un bilancio di quante delle promesse strombazzate in campagna elettorale sono state realizzate. Il bilancio è magro, magrissimo. Se si escludono infatti i famosi 80 euro, lo spot elettorale partorito a ridosso delle europee (piccola nota a margine: le coperture per il 2015 sono ancora un mistero), niente di quanto promesso è stato realizzato. Si obietterà, giustamente, che fare riforme è difficile, richiede tempo, è una specie di corsa a ostacoli. Vero, verissimo, ma chi ha fatto un mare di promesse corredandole pure di scadenzario, forse avrebbe dovuto usare una maggiore cautela.
All'inizio era una riforma al mese nei primi 100 giorni, poi i giorni sono diventati 1000, adesso si naviga a vista, giorno per giorno, e, nel frattempo, lo stato non ha ancora pagato i suoi debiti verso le imprese creditrici della pubblica amministrazione, una delle promesse alle quali Renzi aveva subordinato la sua permanenza in politica, l'Italicum, che avrebbe dovuto essere legge prima dell'estate, è impantanato da qualche parte, non si sa bene dove. E anche tutto il resto (taglio dell'Irap alle imprese, "rivoluzione copernicana" della pubblica amministrazione, piano di ristrutturazione delle scuole, ecc.) è rimandato a non precisata data.
Tanto, chi volete che si ricordi?

6 contro 1

Sei giorni di terrorismo mediatico, uno per le (deboli) rettifiche. Per ricordare sempre in che stato versa l'informazione italiana.

venerdì 5 dicembre 2014

(...)

Per adesso si tratta solo di ipotesi (tagli alle pensioni di invalidità e di accompagnamento), ma con questi qua è sempre meglio stare in campana.

giovedì 4 dicembre 2014

(...)

Raffaele Cantone creerà un pool ad hoc per gestire lo tsunami dell'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose a Roma. Renzi commissaria tutto il Pd romano, una bella mossa mediatica dagli effetti pratici vicini allo zero. E poi niente, ci si guarda un po' attorno e cosa si vede? Roma che affoga nella mafia, e poi l'inchiesta su appalti e corruzione dell' Expo, e poi il Mose a Venezia, e poi le inchieste su appalti e corruzione per la ricostruzione post terremoto de L'Aquila, e poi... devo continuare? C'è un angolo di questo paese, un lavoro, un'opera pubblica qualsiasi che si sia fatta rispettando la legge? Probabilmente no.
Capite perché questo paese è messo così? Perché si è autodistrutto da solo. E poi, colmo della beffa, arrivano i Salvini a raccontarci che il problema più grosso che abbiamo in Italia sono i rom e gli stranieri. E la gente ci crede, permettendo così a questi sciacalli di costruire la propria fortuna politica su queste scemenze, quando basta un minimo di capacità di ragionare per capire che l'Italia non l'hanno distrutta gli stranieri, ma la gente che votiamo.

mercoledì 3 dicembre 2014

Il Jobsact è legge

Tra una cosa e l'altra, dopo l'ultimo passaggio in Senato, da oggi è legge il famoso/famigerato Jobsact, col suo emendamento 4.1000 del governo, "che tra le altre cose incentiva di fatto il superamento di tre articoli dello Statuto dei lavoratori: l’articolo 18 che disciplina i licenziamenti illegittimi, l’articolo 4 che stabilisce il divieto delle tecniche di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori con telecamere e altre apparecchiature, e l’articolo 13 che tutela il lavoratore contro il demansionamento."
In attesa che il governo riempia di provvedimenti questo contenitore, per gran parte ancora vuoto (si tratta di una legge delega), gioiamo per questa grande riforma del lavoro, che a livello di diritti dei lavoratori ci riporta allegramente a fine '800 del secolo scorso.

lunedì 1 dicembre 2014

(...)

Quindi, fatti gli esami e le analisi, si scopre che il vaccino anti-influenzale non c'entrava un fico secco, nessuna correlazione con la morte di quei poveri cristi. Da ciò si evince che la dinamica è grosso modo la seguente: si fanno mega-titoloni a effetto coi quali si ottiene, con poca fatica, la trasformazione di un lontano sospetto di correlazione in automatica certezza; si inculca con relativa facilità questa certezza nella testa di gran parte delle italiche genti, quelle notoriamente più propense ad assorbire ogni cazzata sensazionalista senza porsi troppe domande, ché farsi domande è faticoso; una volta che il panico è diffuso e i clic sui siti con banner pubblicitari sono decuplicati... ops, scusate, ci siamo sbagliati, fate finta di niente.
Sì, facciamo finta di niente, facciamo finta di vivere in un paese normale invece che nella brutta copia del paese dei balocchi.

Rifarei tutto

Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente sp...