venerdì 21 novembre 2025

Col senno di poi

A questo punto mi chiedo se non sarebbe stato meglio trattare subito, come auspicavano molti analisti fin dall'inizio, ed evitare questo disastroso epilogo. Mi si dirà: sarebbe stato un arrendersi e un darla vinta al più arrogante e al più prepotente. Purtroppo è così, anche se trattare non è automaticamente sinonimo di resa, come diceva anche papa Francesco.

C'erano alternative? Davvero l'Ucraina era convinta di poter sconfiggere il Paese più grande del pianeta e in possesso dell’arsenale nucleare più imponente del mondo? L’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Russia, per l’Ucraina è una sconfitta netta, e le condizioni imposte per il cessate il fuoco sono addirittura peggiori - in termini di territori perduti - rispetto a quelle precedenti. Se si fosse trattato subito, invece di perseguire la via della guerra “fino alla vittoria finale sulla Russia”, forse oggi l’Ucraina non sarebbe un Paese distrutto, sia a livello di infrastrutture sia a livello economico.

Magari sbaglio, ma nelle grandi questioni geopolitiche credo che l’orgoglio dovrebbe cedere il passo al realismo. È meglio una pace ingiusta o è meglio soccombere? Io credo che sia meglio una pace ingiusta di una sconfitta totale. Se due ladri armati entrano in casa mia, io non faccio l’eroe, perché il coltello dalla parte del manico ce l’hanno loro. Preferisco restare vivo con la casa svaligiata, piuttosto che ritrovarmi all’obitorio.

Questo epilogo fa rabbia, soprattutto pensando all’eroica resistenza ucraina, ma purtroppo era inevitabile. E credo che, relativamente alla distruzione e alla sconfitta dell’Ucraina, molti in Europa abbiano più di un esame di coscienza da farsi.

8 commenti:

  1. Non sappiamo, ma non credo, se l’Europa a suo tempo abbia fatto pressione sull’Ucraina per un accordo che sicuramente sarebbe stato più onorevole di quello attuale
    massimolegnani

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    1. All'indomani dell'invasione si fu a un passo dal concludere i famosi accordi di Minsk, che prevedevano concessioni strategiche molto minori per l'Ucraina in termini di sovranità territoriale rispetto a quanto previsto dal piano Trump-Putin. Poi sappiamo come andò: l'Europa (vedi Boris Johnson) intimò a Zelensky di non firmare quegli accordi con la promessa che sarebbero stati dati all'Ucraina armi e aoldi per arrivare alla sconfitta militare della Russia. Il resto della storia lo conosciamo, purtroppo. Se l'Europa avesse accettato di seguire la via negoziale, l'Ucraina probabilmemtenon non sarebbe nella situazione disastrosa in cui si trova oggi.

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  2. Essere nemici degli USA è un guaio, esserne amici è letale. Cambio di presidente, cambio di obiettivi geopolitici, e ti ritrovi abbandonato a te stesso (sempre che vada a finire così, il che non è ancora detto). Forse ci sono state opportunità di farla finita prima e non sono state colte; se non verrà presa questa, la prossima offerta potrebbe essere ancora peggio...

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    1. Esatto. Non è ancora detto che vada a finire così (per ora il piano Trump-Putin è ancora sulla carta). Per quanto riguarda la prossima offerta, temo che non ce ne sarà un'altra.

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  3. Io ho sempre pensato che l'unica cosa certa sarebbe stata la quantità spaventosa di morti. Ora, pur trattando, mettiamo caso anche accettando questa proposta, credo si andrebbe comunque a generare una spirale d'odio che vedremo esplodere negli anni a venire. Non saprei in che forma. Ma sono sicuro che tutti gli ucraini morti per nulla avranno un peso sul morale della popolazione. Per I russi meno. Loro ne hanno guadagnato.
    Comunque questa vicenda ha rivelato qualcosa che forse era ovvio ma che non volevamo vedere: chi ha più armi e soldi vince. Altro che buone intenzioni, diritto, autodeterminazione dei popoli e blabla. Suonano proprio come favole che l'occidente si racconta per pulirsi la coscienza. Sono molto amareggiato.

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    1. Hai perfettamente ragione. Alla fine chi ha perso veramente sono le centinaia di migliaia di giovani, da una parte e dall'altra, che hanno perso la vita in questa guerra per certi versi demenziale.

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  4. Complessa situazione Andrea. Sono sempre stata insofferente verso la politica del riarmo europea, che ha perso quella che è stata la sua caratteristica per molto tempo: la capacità diplomatica. La verità è che non sono all'altezza della fase, come si sarebbe detto un tempo. La debolezza fa correre dietro alle follie degli altri, senza approfondire, senza sapere esattamente cosa fare. La Russia ha invaso l'Ucraina. E ora la proposta è la riabilitazione e l'impunità. Ho trovato la scelta di Zelensky, che pure non mi piace, molto dignitosa. Ma attendiamo. Trump come al solito l'ha sparata, vediamo dove andiamo a parare. Fermare l'emorragia di morti è una priorità, fare ammenda altrettanto

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    1. Mi sono documentato molto sulla vicenda, leggendo anche un libro dello storico Franco Cardini sulle vicende storiche che nel corso dei decenni hanno portato all'epilogo dell'invasione del febbraio 2022, che, usando una metafora calcistica, è la zona Cesarini di una partita di 90 minuti. L'idea che mi sono fatto è che si tratta di una vicenda incredibilmente complessa dove non esiste chi abbia completamente ragione e chi abbia completamente torto. Chi si schiera da una parte, qualunque sia, credo che non ne abbia compreso la portata e ragioni esclusivamente a sentimento o a appartenenza ideologica.

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