Quando leggo titoli come questo penso al lettore medio di Libero, che magari lo acquista pure e quindi ci spende dei soldi, e mi viene spontaneo un moto di affetto nei suoi confronti. Mi verrebbe istintivamente da abbracciarlo e mi piacerebbe provare a spiegargli che in fondo non è colpa sua se viene preso per i fondelli da anni senza rendersene conto. Poi però mi passa.
(La vicenda del riconoscimento dei matrimoni gay è spiegata bene qui; se magari volete girare l'articolo a qualche vostro conoscente che legge Libero...)

dai tempi del referendum sul divorzio non è cambiata l'impostazione dei conservatori: cavalcano l'equivoco per cui riconoscere un diritto per altri sia un subirlo come obbligo per sè
RispondiEliminamassimolegnani
Ma magari fossero conservatori. Questi sono reazionari.
EliminaConservatori e’ ampliare il cerchio, non ridurlo ai reazionari certificati ma includere i benpensanti tiepidi e gli uomini di chiesa col freno a mano tirato.
Eliminaml
Ah ok, grazie della precisazione.
EliminaMi pare che "reazionari" sfiori quasi l'eufemismo, comunque di sicuro sono manipolatori: maestri nella manipolazione evidentemente per chi li legge e ci casca, maldestri nella manipolazione per chiunque disponga di un minimo sindacale di sale in zucca e corretta informazione. Comunque viene da piangere...
RispondiEliminaDici benissimo: la manipolazione esiste ed esisterà finché ci saranno vittime inconsce della suddetta manipolazione. E temo che i lettori di Libero (ma in generale dei media mainstream) siano tra questi.
EliminaNon so se sto ridendo più per il titolo di Libero o per le tue parole subito sotto. 😂
RispondiEliminaPenso a certi conoscenti attempati e "tradizionalisti", che magari si immaginano costretti al divorzio perché devono mettersi con una persona del loro stesso genere, pena... la cacciata dall'Unione Europea?