Non solo, infatti, è tecnicamente impossibile che l'uomo possa arrivare su Marte e tornare durante i quattro anni dell'amministrazione Trump, e questa cosa sia Trump che Musk la sanno benissimo, ma molti scienziati dubitano addirittura che sia possibile farlo entro questo secolo.
Nonostante la faciloneria puerile acchiappa-gonzi degli annunci, infatti, sono innumerevoli gli studi scientifici che elencano e spiegano l'entità delle difficoltà che tale progetto comporta, specialmente a livello biologico per l'organismo umano: radiazioni cosmiche a cui sarebbe sottoposto nei due anni di viaggio, indebolimento muscolare e scheletrico dovuto a una lunga permanenza nello spazio, alterazioni del sistema immunitario ma anche problemi psicologici: disturbi del sonno, dell'umore, della capacità di pensare lucidamente.
Tutto questo senza poi parlare di come sarebbe la vita su un pianeta con un'atmosfera cento volte più rarefatta di quella terrestre, con una concentrazione di anidride carbonica del 96% (sulla Terra è 0,04%), una pressione simile a quella che sulla Terra si trova a 30 chilometri di quota e temperature che oscillano da - 60° a - 150°.
Non c'è alcuna possibilità, perlomeno in tempi brevi, che tutti questi problemi si possano risolvere e che la maglietta con su scritto "Occupy Mars" che Musk ama mostrare diventi qualcosa piu di uno slogan. Nemmeno lui, con tutti i suoi miliardi, può farlo. Ma ormai viviamo in un'epoca in cui si può raccontare tutto e avere seguito. Trump ne è la dimostrazione più evidente.
Uomo molto megalomane,ciao
RispondiEliminaCiao Olgica.
EliminaTrump non è uno che si preoccupa dei particolari pratici, a lui basta spararle grosse. E il suo popolo se le beve felice.
RispondiEliminaChe tempi di merda!
Ci sarebbe anche tanto da dire su altri punti come l'uscita dagli accordi sul clima, l'uscita dall'Oms e tanto altro.
EliminaTroppo sconforto, lasciamo stare.
Io non so cosa dire. Questi anni mettono a dura prova le democrazie. Ho paura che siano morenti e che prima o poi si instaureranno delle dittature nei Paesi occidentali.
RispondiEliminaPreferisco non entrare nella questione "politico/propagandistica" della notizia, anche perché ripeterei i tuoi concetti con altre parole meno forbite e opportune.
RispondiEliminaRelativamente alla "conquista di Marte", l'obiettivo, stando a quanto raccontarono fior di scienziati e astronauti nel corso della trasmissione "Viaggio nel cosmo" (costola di "Quark", quindi programma a cura di Piero Angela), non può prescindere dall'iniziale insediamento di una struttura artificiale abitativa (magari costituita da un "pezzo" dell'astronave destinata a compiere i viaggi di andata e ritorno) che funga da campo base, proprio per le avverse condizioni climatiche e atmosferiche del pianeta rosso; che sarà anche meno ostile di Venere, ma resta pur sempre un pezzo di roccia dove attualmente non ci sono forme di vita evolute né acqua in superficie allo stato liquido, per cui un motivo ci sarà...
Soltanto dopo questo primo eventuale insediamento, del quale occorre comunque prevedere approvigionamenti energetici e alimentari della "colonia", si potrà pensare a un processo di colonizzazione (= sfruttamento delle risorse), mediante l'invio di ulteriori moduli a espansione del precendente.
Naturalmente se Trump e Musk volessero proporsi come primi coloni, per un quasi certo viaggio di sola andata, da parte mia nessuna obiezione, anzi per me possono anche caricarsi dietro Putin e Netanyahu.
Io li manderei dalle parti di Saturno. Così è ancor più sicuro che non tornino indietro
Elimina