Alla plenaria di Strasburgo la signora Von der Leyen ha detto, tra le altre cose, che in merito al cessate il fuoco di cui si discute da giorni una delle priorità è "garantire la sovranità dell'Ucraina. Non si possono cambiare le frontiere con la forza."
Garantire la sovranità dell'Ucraina è sacrosanto, dal momento che si tratta di un paese sovrano aggredito da un altro paese e che qualche rischio di perdere la suddetta sovranità l'ha corso. La seconda affermazione mi lascia un po' più perplesso. Non sono uno storico e quindi potrei benissimo sbagliare, ma io non ho notizie di confini creati o modificati senza spargimenti di sangue, o di nazioni nate solo con strette di mano, abbracci e simposi a base di ostriche e foie gras.
Da che mondo è mondo, stati, confini, popoli, regni e imperi si sono sempre formati e trasformati attraverso la forza: guerre, invasioni, conquiste, matrimoni dinastici. Se si guarda l'Europa, ad esempio (suggerisco di guardare una cartina degli stati europei prima e dopo le due guerre mondiali), è praticamente impossibile trovare un confine europeo che non sia il risultato di una guerra, di un conflitto, di una conquista, di una caduta di imperi.
Ma basta anche restare qui da noi per rendersene conto. L'unificazione d'Italia non è avvenuta pacificamente intavolando qualche tranquilla trattativa, ci sono volute due guerre d'indipendenza, la spedizione dei mille, le guerre di annessione dell'Italia centrale e la presa di Roma. Non è stata esattamente una gita di piacere.
Suggerisco alla signora Von der Leyen un corso di aggiornamento dal professor Barbero, che oltretutto adesso è in pensione e ha tanto tempo libero.
(A scanso di equivoci, preciso che l'appunto mosso alla Von der Leyen non è una giustificazione all'operato della Russia. È semplicemente un invito rivolto alla battagliera signora a prendere davvero qualche lezione da Barbero.) :-)
Approvo tutto quello che hai scritto.Olga
RispondiEliminaCiao Olga.
EliminaAnche qua in Italia abbiamo politici che dovrebbero andare da Barbero.
RispondiEliminaHai voglia... il problema è che Barbero ne schiferebbe la maggior parte.
EliminaIl concetto del "non si possono cambiare le frontiere con la forza" trae spunto, a mio avviso, dall'immutabilità della situazione europea nata dopo la seconda guerra mondiale. Guerre non ce n'erano, ai tempi della cortina di ferro. Ma quei tempi sono finiti. Non accettare la necessità di un compromesso rischia di provocare ulteriori disastri per la stessa Ucraina.
RispondiEliminaNon sono totalmente d'accordo. Anche dopo la nascita dell’ONU i confini hanno continuato a muoversi con la forza o con interventi militari occidentali (diretti o indiretti). Vedi ad esempio il Kosovo (intervento NATO senza mandato ONU), il Sudan/Sud Sudan (separazione favorita da USA e UE), Iraq (con l'invasione del 2003 è crollato il regime con nuovi equilibri e confini de facto interni); Libia (crollo di Gheddafi e designazione di nuovi confini interni).
EliminaSenza contare i casi più controversi di Siria, Afghanistan, Balcani negli anni ’90, dove pur non creando nuovi confini formali, l’Occidente ha alterato profondamente le realtà territoriali.
Insomma, mi pare che anche qui la Von der Leyen abbia bisogno di qualche ripetizione da Barbero :-)
Concordo con te sul fatto che respingere questo accordo, per quanto ingiusto sia (e lo è), sarebbe ancora più deleterio per l'Ucraina di quanto non è gia.
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EliminaNon prenderei le parole di Ursula Von der Leyen come un'analisi storica, quanto piuttosto come un auspicio. E (relativamente al caso specifico) un modo per ribadire che in quanto Paese aggressore la Russia non ha diritto ad alcuna rivendicazione territoriale nei confronti dell'Ucraina.
RispondiEliminaCiò detto, è anche vero che in generale i politici dovrebbero calibrare meglio le loro affermazioni pubbliche.
Vero, ma viviamo in un periodo storico in cui la ponderazione e la cautela nell'esternazione delle affermazioni sono ormai due perfette sconosciute, purtroppo.
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