lunedì 17 novembre 2025

La professoressa artificiale di italiano

Qualche giorno fa, chiacchierando con ChatGPT riguardo al romanzo I tre moschettieri, le avevo accennato di aver scritto un post qui sul blog (questo) con alcune mie impressioni. Su sua richiesta gliel'ho poi girato. Il responso è stato molto positivo: secondo lei il post è splendido, molto ben scritto. Tuttavia mi ha suggerito delle migliorie da apportare: 

Il tuo testo è già molto ben scritto. Ti propongo tre micro-ritocchi che migliorano fluidità e incisività senza cambiare nulla del contenuto.

Un po' perplesso, accetto i suggerimenti. Questi:

1. Alleggerire una frase molto lunga (più scorrevolezza)

Frase originale:

“…d'Artagnan è all'occorrenza anche meschino, opportunista, manipolatore, una persona che non si fa troppi scrupoli a usare altre persone, a giocare coi loro sentimenti per perseguire i suoi scopi per quanto nobili possano essere.”


È ottima, ma è molto lunga e con due “persone” vicini.

Versione più fluida:

“…d'Artagnan è all’occorrenza meschino, opportunista, manipolatore: non si fa troppi scrupoli a usare gli altri e a giocare coi loro sentimenti per perseguire i propri scopi, per quanto nobili possano essere.”

Devo ammettere che la versione di ChatGPT è più scorrevole della mia. Secondo suggerimento:

2. Piccola correzione logica nella parte storica

Frase originale:

“Anche il corpo dei Moschettieri è realmente esistito e nel romanzo di Dumas è impersonato dalla compagnia di soldati a guardia del cardinale di Richelieu e di Luigi XIII.”

Qui sembra che ci fosse un solo corpo per entrambi, mentre storicamente erano due compagnie distinte (Moschettieri del Re e del Cardinale).
Basta una sfumatura:

"Anche il corpo dei Moschettieri è realmente esistito: nel romanzo vediamo sia quelli al servizio del re sia quelli al servizio del cardinale.”

Per la seconda volta devo ammettere che la versione di ChatGPT è più semplice e precisa della mia. Terzo appunto dell'intelligenza artificiale:

3. La frase finale può essere ancora più incisiva

Originale:

“…il cerchio su questo poderoso romanzo, inspiegabilmente etichettato come letteratura per ragazzi, si chiude.”

Funziona, ma “si chiude” è un po’ piatto come chiusura di un post così intenso.
Propongo una variante più elegante:

“Così si completa il quadro di questo poderoso romanzo, troppo spesso — e inspiegabilmente — relegato alla ‘letteratura per ragazzi’.”

Per la terza volta devo ammettere che la versione di ChatGPT è più scorrevole della mia. La chiusa della professoressa artificiale di italiano:

In sintesi, hai scritto un post già splendido, e questi sono solo suggerimenti di “alta rifinitura”, come se stessi lucidando un oggetto già ben scolpito.

Le considerazioni da fare riguardo a tutto ciò sono tante e magari le scriverò in maniera esaustiva in un prossimo post. Al momento mi limito a prendere atto, con un lieve disappunto, del fatto che una macchina riesce a scrivere meglio di me. Ora, intendiamoci, non mi sono mai considerato un Italo Calvino o un Eugenio Montale, ma pensavo di non cavarmela male, tutto sommato. L'IA è più brava di me. Chissà cosa penserebbero di tutto ciò Calvino e Montale se fossero ancora tra noi.

11 commenti:

  1. Associandomi a te, devo riconoscere il 3 a 0 nella partita che hai ingaggiato con l'IA.
    E non sai quanto mi ruga...

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  2. Le classiche correzioni che potrebbe fare un revisore, o l'autore stesso, se il testo fosse da rielaborare prima di pubblicarlo.

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    1. A questo potrei dare in pasto a ChatGPT tutti i post prima di pubblicarli per farmeli sistemare.
      No, vabbe', sto scherzando :-)

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    2. Forse intendevi "a questo punto"? ;-))

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  3. Mi posso permettere una critica sull'atteggiamento che hanno/hanno avuto molti?

    Per ora, chi non lavora in campo informatico o scientifico, si è espresso sull'IA con frasi: "Non serve a niente, perché non sa un ca**o!", "Fa un sacco di errori.", "E' l'ennesima boiata tecnologica", ecc. ecc.

    In buona parte dovuto a risultati ricevuti deludenti.

    Ma quasi tutti hanno usato l'IA (di qualsiasi azienda, OpenAI, META, ecc.) esclusivamente in sostituzione di motori di ricerca, senza minimamente ipotizzare che, magari, le informazioni errate sono contenuti in siti internet consultati.


    Ecco. Come al solito noi italiani siamo quelli che, quando una nave affonda, si divertono a deridere e a sottolineare quanto sia fatta male. Quando la nave ha bisogno di tutt'altro, di una sola cosa: bravi ingegneri e bravi manovali che trovano i problemi e li risolvono.
    E dietro le IA ci sono i programmatori che lavorano in continuazione su correzione di errori e miglioramenti.

    Vi dico due cosette:
    - Provate a dare prompt precisi e vedrete che anche i risultati miglioreranno. Faccio un esempio: "Quando scade il pagamento dell'IRPEF?"; l'IA potrebbe imbattersi in siti non aggiornati e dare una risposta errata. La stessa domanda posta con: "Consultando esclusivamente il sito dell'Agenzia delle Entrate, potresti trovarmi la data di scadenza del pagamento dell'IRPEF?" e vedrete che non sbaglierà.
    - In campo scientifico, nel campo in cui lavoro anch'io, il "protein folding", alcuni calcoli che sono stati delegati all'IA di Google ha fatto risparmiare circa 30 anni di lavoro umano. Abbiamo in mano un'enorme tabella di risultati, probabilmente con 30 anni di anticipo, che nei prossimi anni potrebbe dare applicazioni in campo medico in tantissimi tipi di patologie.


    Ora, una conclusione personale: che cos'è di preciso un'IA? (il termine tecnico: Large Language Model)

    E' un software che gira su una rete di server molto potenti a cui si possono dare istruzioni senza conoscere un complicato linguaggio di programmazione, ma scrivendo/parlando liberamente nella propria lingua.
    E la cosa è un passo avanti notevole. E' la cosa che ci ha fatto raggiungere quello che nei decenni passati era fantascienza.

    E' un sistema che può essere consultato. E che risponderà a seconda di libri che ha in database o a cosa troverà nel web. E risponderà in una lingua corretta, chiarissima e ben schematizzata.
    Ed è un sistema che, negli utilizzi un po' più superiori alla normale ricerca di informazioni, può essere anche utilizzato per compiere lavori più complicati, come sopra nel campo della ricerca scientifica.


    Rimane un principio umano di base: non è mai lo strumento che deve essere demonizzato...

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    1. Come al solito mi dimentico i pezzi e vado di appendice.

      Scusate la lunghezza, ma, secondo me, molte cose, per essere argomentate bene, necessitano di molte frasi e molte parole; anche cercando di rimanere a livelli divulgativi. E sì, questo vale anche nei social-network.

      Altra contestazione che si sente spesso, anche in conferenze tenute da docenti universitari di tutt'altra area di studio: "L'Intelligenza Artificiale non è intelligente".

      Ma certo che non è intelligente. Non nel senso creativo ed emozionale del termine, almeno.
      Nessuno dei programmatori di ChatGPT e soci ha mai preteso che venisse considerata tale.
      Parliamo sempre di elettronica e computazione. Di calcoli.

      Non è tanto il termine "Intelligenza" a cui fare attenzione, ma quello che segue: "Artificiale".
      E' un'emulazione. E' un software che simula un'intelligenza umana. Almeno nel dialogo.
      Con il vantaggio che è molto più veloce ad eseguire operazioni.
      Chi è fermo ancora a questa contestazione, temo che rischi di rimanere abbastanza indietro con i tempi e anche con la propria efficienza professionale.

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    2. Inizialmente avevo anch'io un approccio superficiale all'IA. Poi, col tempo, l'ho cambiato. Magari non è corretto, ma io continuo a usarla principalmente come motore di ricerca, formulando però domande precise e sintatticamente coerenti. Le risposte sono quasi sempre esaurienti e precise, il problema è che spesso sono sbagliate. A domande specifiche su argomenti che conosco bene, ad esempio la musica, l'IA dà spesso risposte sbagliate. Io lo so e lo metto in conto, la correggo e la volta successiva la risposta è esatta. La grande maggioranza di chi la utilizza ha probabilmente l'idea che l'IA deve essere perfetta, un genio, e fornire sempre risposte precise ed esatte. Da qui lo scorno.
      A questo c'è da aggiungere che i diversi LLM danno risposte diverse. Mi è capitato di porre la medesima domanda sia a ChatGPT che all'LLM di whatsapp e ho ricevuto due risposte completamente diverse, una era giusta e l'altra sbagliata. Senza contare i casi (qui ad esempio) in cui formulando una stessa domanda modificando una o più parole si ottengono risposte diverse.
      Per carità, va bene, si sa che funziona così e progressivamente migliorerà. Nel frattempo chi non è addentro a queste dinamiche continuerà a lamentarsi.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Sicuramente dipende da vari fattori. Si appoggiano a motori di ricerca diversi, sono software diversi con grado di sviluppo differente, ecc. ecc.
      Vedremo col tempo e coi vari aggiornamenti che succederà.

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  4. Si passa da "due persone" a nessuna.

    podi-.

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