giovedì 6 novembre 2025

Dopo 160 pagine

Dopo aver letto le prime 160 pagine mi chiedo perché nell'immaginario collettivo I tre moschettieri è considerato letteratura per ragazzi. Anche nell'edizione che sto leggendo io (Giunti, 2003) nella parte bassa della copertina si legge la dicitura "Biblioteca per ragazzi". Boh, sarà per quella mania tipicamente umana di voler a tutti i costi etichettare le cose e anche le persone. Il problema - e questo vale per tutto, non solo per i libri - è che la suddetta etichetta una volta appiccicata non si toglie più. E poi, pensandoci, magari fosse letteratura per ragazzi; ve lo immaginate un quindicenne di oggi che mette via lo smartphone e legge un classico della letteratura? Manco a cercarlo col lanternino si trova.

Comunque sia, il romanzo è splendido: avvincente, intrigante, con personaggi perfettamente delineati e credibili. Torna alla mente il celeberrimo Il conte di Montecristo, sempre di Alexandre Dumas, e si inserisce a pieno titolo tra i grandi classici della letteratura ottocentesca. Forse anche lo stesso Dumas sorriderebbe sapendo che questa sua creatura letteraria viene oggi considerata un libro per ragazzi. Tra l'altro è vero che, in generale, si può considerare un'opera di fantasia, quindi maggiormente appetibile da un pubblico giovane, ma poggia comunque su basi storiche solidissime. Alexandre Dumas e il suo collaboratore, Auguste Maquet, passavano settimane negli archivi a leggere cronache, lettere e diari dell'epoca, poi Dumas prendeva i fatti veri e i personaggi reali e li riversava nel romanzo.

Il cardinale Richelieu, ad esempio, era davvero il potente consigliere di Luigi XIII di Borbone, sovrano di Francia dal 1610 al 1643; Anna d'Austria era davvero la moglie del sovrano, col quale ebbe un matrimonio complicato e freddo; la guerra di La Rochelle, di cui si parla nel libro, è stata una guerra realmente combattuta tra cattolici e protestanti francesi. Poi vabbe', D'Artagnan, Athos, Porthos e Aramis sono personaggi di fantasia, mentre il corpo dei Moschettieri è realmente esistito e nel romanzo di Dumas è impersonato dalla compagnia di soldati a guardia del cardinale Richelieu e di Luigi XIII. 

Ah, nel romanzo D'Artagnan è un personaggio che viene dalla Guascogna ed per questo spesso soprannominato "cadetto di Guascogna", denominazione che forse a qualcuno ricorda qualcosa. A me fa sempre venire in mente questa splendida canzone.


5 commenti:

  1. Volendo ci sarebbe anche questa... (che è pure pacifista e simpatizza per Bologna ;-))
    https://www.youtube.com/watch?v=fik5tKwvevU&list=RDfik5tKwvevU&start_radio=1

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    1. No, vabbe', questa proprio non la conoscevo 😅

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    2. E' dei tempi miei...😭 (non proprio :-))

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  2. Letteratura infantile... Forse sì, non lo so.
    Un bel brano, non ascoltato prima da me.

    podi-.

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    1. All'epoca erano spesso in voga canzoncine di questo genere, diciamo... spensierate. A volte simpatiche, altre volte un po' stupidine, ma forse dopo la guerra era proprio di questa leggerezza che si aveva bisogno.
      Eccone alcune che al tempo sono state famosisisme:
      https://www.youtube.com/watch?v=ACFAFZv2EeU&list=RDACFAFZv2EeU&start_radio=1

      https://www.youtube.com/watch?v=iskT7zTBP6c&list=RDiskT7zTBP6c&start_radio=1

      https://www.youtube.com/watch?v=Wpo7S3q_8u4&list=RDWpo7S3q_8u4&start_radio=1

      Tornando ai "Cadetti di Guascogna", ne esiste una bella versione fatta apposta per i bambini in chiave fortemente pacifista:
      https://www.youtube.com/watch?v=kUN6om9Dyno&list=RDkUN6om9Dyno&start_radio=1

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