Una dichiarazione un po' tardiva, forse (dal 7 ottobre 2023 l'esercito israeliano ha ammazzato, a seconda delle fonti, tra le 50mila e 70mila persone), ma indubbiamente efficace. Non etichetta come genocidio ciò che Israele sta facendo a Gaza ma riconosce che è andato "ben oltre i limiti del diritto di difesa, facendo stragi di civili e distruzioni immani" e che "la guerra a Gaza ha avuto connotati di ferocia inaccettabili e non è stata condotta secondo i principi umanitari e di rispetto del diritto internazionale che dovrebbero guidare Israele."
Probabilmente non si poteva pretendere di più.
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