giovedì 20 febbraio 2025
Bird of sorrow
Meccanismi che si ripetono
mercoledì 19 febbraio 2025
Le guerre per la lingua
Terminato ora. Un saggio interessantissimo sul linguaggio, la sua struttura, la sua morfologia, le valenze semantiche e il modo in cui si modifica continuamente nel tempo. Il libro apre con una breve ma densa panoramica sull'origine della nostra lingua e anche di altre per poi avventurarsi su alcuni aspetti di cui molto si dibatte negli ultimi tempi.
Uno riguardo il progressivo aumento di termini inglesi all'interno della lingua italiana, fenomeno che nel corso degli ultimi tempi ha dato il via a numerose crociate ideologiche a supporto della purezza dell'italiano, dimenticando o ignorando che il concetto di purezza applicato a una lingua fa ridere. Contrariamente a quanto mi aspettavo, l'autore non ha alcuna pregiudiziale riguardo a questo tema, e con argomentazioni solide e di buon senso ne difende la presenza e l'utilizzo, adducendo tra le tante la motivazione che la lingua non è qualcosa di statico, di granitico, ma cambia e si evolve anche grazie all'acquisizione di lemmi stranieri, alcuni dei quali vengono poi "italianizzati" e inseriti nei nostri vocabolari. In generale, tutte le lingue, inglese compreso, acquisiscono continuamente termini stranieri che poi vengono fatti propri e ne diventano parte.
Un altro tema interessantissimo riguarda l'idea che la lingua italiana sia maschilista/sessista, in particolare per la presenza di alcune forme strutturali come il famoso/famigerato maschile sovraesteso. Qui l'autore si lancia in una convincente serie di argomentazioni con cui dimostra che dire "Giovanni e Laura sono andati a mangiare un gelato" non si può definire maschile sovraesteso, ma è semplicemente una formula per non marcare il genere. Ciò che comunemente viene indicato come maschile sovraesteso è in realtà una struttura grammaticale che si è originata in tempi antichi per ragioni economico-strutturali che niente avevano a che fare con l'ideologia. Accusare la lingua di essere sessista è un non senso perché non è essa in sé a esserlo, ma semmai il sessismo sta nelle intenzioni e nei modi in cui viene usata.
Vabbe', non mi dilungo oltre. Queste poche righe solo per invogliare chi è interessato a questi temi a provare a leggerlo. Tra l'altro si tratta di un saggio piuttosto agile (poco più di 120 pagine) che può essere letto anche da chi ha poca dimestichezza coi libri.
lunedì 17 febbraio 2025
Aggressività
Uno dei capitoli più interessanti di La scimmia nuda, dell'etologo britannico Desmond Morris, riguarda la conflittualità, ossia la principale forma di interazione tra gli essere umani e tra gli animali (anche noi siamo animali, ma per non irritare i tanti convinti che noi siamo qualcosa di diverso e più "elevato" mantengo la distinzione).
È inutile che stiamo a raccontarci illusoriamente che l'essere umano in fondo è buono e bendisposto verso i suoi simili. L'uomo è per istinto, un istinto nato per ragioni evolutive, principalmente aggressivo e conflittuale, aggressività che poi si trasforma anche negli orrori delle guerre. Per una sorta di ironico paradosso i massacri delle guerre sono generati dall'impulso ad aiutare i nostri simili, dove per simili si intendono gli appartenenti al medesimo gruppo.
In realtà, quindi, l'uomo per natura non è né buono né cattivo, ma può essere l'una o l'altra cosa a seconda dell'ambiente in cui si trova.
Per il 99% della nostra storia evolutiva siamo vissuti in contesti sociali dove gli esseri umani formavano gruppi di 50-100 individui. Le grandi aggregazioni umane sono cominciate a esistere a partire più o meno dal neolitico, tra i 10 e i 12.000 anni fa, quando nacquero l'agricoltura e l'allevamento. Ma 10.000 anni sono un battito di ciglia rispetto ai milioni di anni in cui i nostri antenati hanno vissuto in gruppi di poche decine di persone che combattevano altri gruppi per il territorio e la caccia, e l'istinto maturato in milioni di anni non si cancella in 10.000.
Ricordo una bellissima lezione di Dario Fabbri in cui si spiegava che gli istinti da cui nascono i grandi genocidi della storia e le risse tra genitori in tribuna a una partita di calcetto sono i medesimi e vengono tutti da lì.
sabato 15 febbraio 2025
Svarioni
L'equiparazione fatta da Mattarella tra la Russia e il Terzo Reich mi lascia parecchio perplesso, nel senso che mi pare improponibile proprio dal punto di vista storico. In primo luogo perché noi italiani dal '39 al '43 siamo stati alleati della Germania nazista. In secondo luogo perché il contributo dell'Unione Sovietica alla sconfitta di Hitler e del Nazismo in Europa è stato decisivo e determinante. In terzo luogo perché se è vero, come è vero, che la Russia ha invaso l'Ucraina, è altrettanto vero che diversi paesi europei hanno ripetutamente invaso la Russia negli ultimi 200 anni: tre volte l'abbiamo invasa noi italiani (guerra di Crimea, intervento nella guerra civile durante la Rivoluzione d'ottobre, invasione della Federazione russa al fianco di Hitler durante la Seconda guerra mondiale); due volte gli inglesi; una volta gli americani; svariate volte i tedeschi.
Senza dimenticare il tributo pagato dall'Unione Sovietica, 25 milioni di morti, per liberare l'Europa dal Nazismo.
Mattarella queste cose non le sa? Certo che le sa, ci mancherebbe. Così come è certo che Mattarella non improvvisa mai i suoi discorsi e le sue lezioni e ogni volta che dice qualcosa sa perfettamente l'impatto e le reazioni che ciò che dice provocherà. Ecco perché questa uscita mi lascia perplesso e mi impedisce, questa volta, di aggregarmi al coro di solidarietà nei suoi confronti dopo gli attacchi del Cremlino.
martedì 11 febbraio 2025
Ammissioni
lunedì 10 febbraio 2025
domenica 9 febbraio 2025
Per sempre
Una volta lo facevo regolarmente, ma da tempo raramente scrivo impressioni e commenti sui libri che leggo, per lo più per mancanza di voglia. Faccio un'eccezione per questo romanzo perché mi è piaciuto tantissimo e anche perché mi ha consentito di scoprire Richard Ford, uno scrittore che, colpevolmente, non conoscevo.
Il libro narra la storia di Frank Bascombe e Paul Bascombe, rispettivamente padre e figlio. A 47 anni Paul scopre di essere malato di una forma piuttosto aggressiva di SLA che lo porterà velocemente alla fine. Ciò investirà suo padre del compito più ingrato e straziante che un genitore può trovarsi obbligato ad adempiere: assistere e accompagnare il proprio figlio alla morte.
La descrizione del rapporto strettissimo che si instaura tra i due, col padre costretto a seguire il figlio nell'esecuzione dei più banali compiti della vita quotidiana, è caratterizzato da tentativi più o meno riusciti di comprendersi a vicenda (i due sono di indole e carattere diversissimi), ma anche da scambi e riflessioni sulla fragilità della vita, sulla morte, sulla natura dei rapporti umani, il tutto reso con la prosa vivace, a tratti spiazzante per intuizioni ed espedienti narrativi, dell'autore.
Uno dei romanzi più belli letti finora quest'anno.
giovedì 6 febbraio 2025
Trattare con l'orco
martedì 4 febbraio 2025
Guantanamo
sabato 1 febbraio 2025
Tra Fedez, Chiara Ferragni, Dino Campana e Sibilla Aleramo
mercoledì 29 gennaio 2025
Inesattezze (eufemismo)
martedì 28 gennaio 2025
Passi in avanti
lunedì 27 gennaio 2025
La liberazione di Auschwitz
domenica 26 gennaio 2025
Equiparazioni
sabato 25 gennaio 2025
venerdì 24 gennaio 2025
Fuori dall'OMS
Non darei molto peso al ddl presentato dalla Lega per fare uscire l'Italia dall'OMS, dal momento che si tratta di un'iniziativa che non avrà nessun seguito e i primi a saperlo sono Borghi e soci. Come scrive Marcello Sorgi stamattina sulla Stampa, l'iniziativa potrebbe essere chiamata "No-vax di tutto il mondo, unitevi", visto che sembra di assistere a una specie di gara a chi meglio scimmiotta Trump.
A Salvini, il quale propone di usare i cento milioni di euro annui (ammesso che siano effettivamente cento milioni, non sono riuscito a trovare il dato) per finanziare la nostra sanità, si può rispondere che quella cifra si potrebbe facilmente reperire in altri modi, se ci fosse la volontà. E non serve certo che sia qui io a suggerirli.
giovedì 23 gennaio 2025
Sesso e genere
martedì 21 gennaio 2025
Occupy Mars
sabato 18 gennaio 2025
50 tonnellate di aiuti
Crosetto si pavoneggia per la nave italiana con 50 tonnellate di aiuti umanitari diretta a Gaza: "L'Italia anche in questa occasione dimostra di essere al fianco di chi soffre e continuerà a fare tutto il possibile per dare speranza a chi, come a Gaza, vive momenti difficilissimi."
L'Italia al fianco di chi soffre è bellissimo. Il nostro paese è il terzo fornitore di armi a Israele dopo USA e Germania, e con quelle armi l'esercito israeliano sta attuando lo sterminio dei palestinesi. 46.000 morti (70.000 secondo The Lancet) dal 7 ottobre 2023, il 60% dei quali donne e bambini.
Nel mondo capovolto di Crosetto l'Italia è al fianco di chi soffre; nel mondo reale l'Italia è corresponsabile del mare di sofferenza inflitta al popolo palestinese. Però gli mandiamo una nave con un po' di cibo, per lavarci pubblicamente la coscienza e intortare qualche gonzo.
giovedì 16 gennaio 2025
Ritocchini
lunedì 13 gennaio 2025
Di chi è la colpa
domenica 12 gennaio 2025
Curious Ruminant
"Needle matches spark my fires, dissenting voices from steeple spires, ring out across the woody hills..."
Tra le cose belle che possono capitare in una giornata c'è la scoperta di un nuovo album dei Jethro Tull, una delle più grandi band di progressive rock mai comparse sul pianeta. Il brano qui di seguito è il primo estratto di questo album ed è favoloso già al primo ascolto.
L'ho ascoltato e riascoltato più volte. C'è dentro tutto il Ian Anderson che conosciamo: il suo flauto traverso, il suo modo di comporre musica. E poi c'è quella chitarra che tesse la trama di tutto il brano e che a tratti sale in superficie e diventa dirompente assolo. Un assolo che entra dentro e quasi ferisce. Anche il testo è molto bello. Una riflessione sul tempo che passa, sul senso della nostra presenza qui. Nel video a un certo punto compaiono Jung e Freud, e Ian Anderson sa perché ci sono.
I Jethro Tull di Ian Anderson sono ancora esempi di musica vera, autentica, musica con la M maiuscola in mezzo al nulla di oggi. Il cielo ce li preservi ancora per tanti anni, anche se i Tull l'immortalità l'hanno già raggiunta da tempo.
Milano
mercoledì 8 gennaio 2025
Annessioni
sabato 4 gennaio 2025
Profondo inverno
Oggi la temperatura non riesce a salire sopra i 4°, mentre durante la notte è scesa sotto lo zero. È scesa anche la nebbia, che avvolge tutto in una specie di magma indistinto e lattiginoso e che farà sì che il buio arrivi ancora prima del solito. Siamo probabilmente nel punto più profondo dell'inverno.
Io, comunque, alla mia camminata non rinuncio. :-)
Bird of sorrow
Ieri sera, mentre guardavo una puntata di Tin Star, in una scena particolarmente drammatica e dolorosa è comparsa una canzone che non avevo ...
