In genere, da blogger di lungo corso non scrivo di cose che non so. Mi sembra però, da quel poco che ho letto, che l'accordo raggiunto con l'Europa sul cosiddetto Recovery Fund sia buono (non ottimo, non esageriamo). Buono perché, riassumendo brutalmente, si tratta di cospicue risorse finanziarie, sussidi e prestiti, elargite al nostro paese a condizioni buonissime - provate ad andare in banca a chiedere un mutuo o un prestito alle medesime condizioni, per farvi un'idea. Poi, certo, è inutile girarci attorno: si tratta sempre di debito pubblico che si ingrossa e soldi che dovremo comunque restituire, almeno la parte in prestito - la parte definita sussidi è a fondo perduto.
Poteva andare meglio? Poteva andare peggio? Non lo so, vedremo, per ora è andata così e adesso starà a noi dimostrare di poter utilizzare queste risorse nei migliori modi possibili e rispettando le finalità per cui ci sono state concesse.
Oltre alla valenza economica, mi sembra un buon accordo perché mette alla berlina una volta per tutte la barzelletta del sovranismo, una stupidaggine colossale partorita da chi non ha mai aperto un libro in cui si spiega come funziona il mondo oggi.
Mi fanno sorridere, i sovranisti, poveretti. Vogliono fare i sovrani. Ma sovrani di cosa? Di un paese che non ha neppure una moneta propria, che ha il secondo debito pubblico del mondo; un paese che sta inesorabilmente scivolando verso una povertà generalizzata, che ha la disoccupazione giovanile alle stelle e la percentuale di popolazione anziana più alta del pianeta, che si aggiungono a una depressione economica e produttiva che manco in Burkina Faso.
E volete fare i sovrani di questa roba qua?
Auguri!