"Non è male che due omosessuali abbiano una certa stabilità di rapporto e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili".
[Carlo Maria Martini]
venerdì 31 agosto 2012
Solidarietà
Il teleimbonitore è triste, perché tutti solidarizzano con Napolitano - secondo me sbagliando, sia chiaro - sulla vicenda delle intercettazioni mentre invece, quando sotto tiro c'era lui, nessuno l'aveva difeso.
La cosa, effettivamente, fa un po' pensare. Com'è stato possibile non difendere chi si è preso cura della nipote di Mubarak? (una delle tante storielle venute alla luce grazie alle intercettazioni.)
La cosa, effettivamente, fa un po' pensare. Com'è stato possibile non difendere chi si è preso cura della nipote di Mubarak? (una delle tante storielle venute alla luce grazie alle intercettazioni.)
giovedì 30 agosto 2012
Torbide manovre
Ma a voi non fa un po' pensare il fatto che le famose intercettazioni Mancino-Napolitano, quelle che stanno sollevando un pandemonio in queste ore, siano state pubblicate da un settimanale della famiglia Berlusconi?
mercoledì 29 agosto 2012
Eminenti corbellerie
A me non dà fastidio che un cardinali parli, esprima le sue idee. A me dà fastidio che un cardinale parli di aria fritta, spari corbellerie stratosferiche che vengono poi, puntualmente - d'altra parte siamo in Italia - riprese dai media a reti unificate. Prendete Bagnasco oggi, ad esempio.
Lo sappiamo tutti, tranne quelli che non vogliono sapere, che il nostro stato e la nostra politica sarebbero da rifondare, sarebbero da prendere e rivoltare come si fa coi calzini, non c'è bisogno che venga a dircelo un cardinale. Lo sappiamo bene che siamo guidati da una classe politica e dirigenziale che definire imbarazzante è un eufemismo. Lo sappiamo fin troppo bene. Così come sappiamo bene che lo stesso problema ce l'ha lo stato del Vaticano, visto quello che continua a venire fuori dall'interno delle "sacre" mura.
La memoria di Bagnasco deve essere particolarmente limitata, altrimenti ricorderebbe la famosa parabola della pagiuzza e della trave. Ma fin qui, in fondo, non c'è niente di strano: preti, vescovi, cardinali e papi hanno sempre amato mettere il naso nelle faccende dello stato italiano - si incazzano un po' quando qualcuno va a mettere il naso nei loro affari, ma anche qui tutto rientra nella (triste) normalità.
Però Bagnasco, riferendosi alla sentenza di ieri della Corte di Strasburgo sulla fecondazione assistita, non può dire "non si è passati attraverso la magistratura italiana: c'è stato un suo superamento, un surclassamento". Capisco che all'illustre cardinale quella sentenza bruci, e molto, come del resto brucia a tutto il mondo cattolico, ma due cazzate in una frase sola sono troppe anche per chi è a completo digiuno di educazione civica. Non c'è stato infatti nessun surclassamento della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla magistratura italiana. Per due motivi.
1) L'Italia fa parte dell'UE, quindi i cittadini italiani sono anche cittadini europei. Ne deriva che chiunque ha il sacrosanto diritto di rivolgersi a Strasburgo, se lo ritiene necessario. Ed è esattamente quello che hanno fatto i coniugi che si sono rivolti a quell'organismo perché hanno ritenuto leso un loro diritto.
2) La sentenza di ieri di Strasburgo non è la prima, e non sarà neppure l'ultima, probabilmente, che riguarda la famigerata legge 40. Prima di ieri, infatti, si sono espressi su quell'abominio legislativo sia la Corte Costituzionale italiana, sia la magistratura ordinaria, attraverso una serie di sentenze (ben 16, per la precisione) emesse da vari tribunali del nostro paese.
Non c'è stato quindi alcun surclassamento di nessuno su nessuno. C'è solo un cardinale vistosamente alterato perché si è visto smontare, pezzo per pezzo, una legge a cui lui e la sua congrega tenevano molto. Mi dispiace per lui. E mi dispiace per tutti quelli - e purtroppo saranno molti - che prenderanno per buone le sue balle.
Lo sappiamo tutti, tranne quelli che non vogliono sapere, che il nostro stato e la nostra politica sarebbero da rifondare, sarebbero da prendere e rivoltare come si fa coi calzini, non c'è bisogno che venga a dircelo un cardinale. Lo sappiamo bene che siamo guidati da una classe politica e dirigenziale che definire imbarazzante è un eufemismo. Lo sappiamo fin troppo bene. Così come sappiamo bene che lo stesso problema ce l'ha lo stato del Vaticano, visto quello che continua a venire fuori dall'interno delle "sacre" mura.
La memoria di Bagnasco deve essere particolarmente limitata, altrimenti ricorderebbe la famosa parabola della pagiuzza e della trave. Ma fin qui, in fondo, non c'è niente di strano: preti, vescovi, cardinali e papi hanno sempre amato mettere il naso nelle faccende dello stato italiano - si incazzano un po' quando qualcuno va a mettere il naso nei loro affari, ma anche qui tutto rientra nella (triste) normalità.
Però Bagnasco, riferendosi alla sentenza di ieri della Corte di Strasburgo sulla fecondazione assistita, non può dire "non si è passati attraverso la magistratura italiana: c'è stato un suo superamento, un surclassamento". Capisco che all'illustre cardinale quella sentenza bruci, e molto, come del resto brucia a tutto il mondo cattolico, ma due cazzate in una frase sola sono troppe anche per chi è a completo digiuno di educazione civica. Non c'è stato infatti nessun surclassamento della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla magistratura italiana. Per due motivi.
1) L'Italia fa parte dell'UE, quindi i cittadini italiani sono anche cittadini europei. Ne deriva che chiunque ha il sacrosanto diritto di rivolgersi a Strasburgo, se lo ritiene necessario. Ed è esattamente quello che hanno fatto i coniugi che si sono rivolti a quell'organismo perché hanno ritenuto leso un loro diritto.
2) La sentenza di ieri di Strasburgo non è la prima, e non sarà neppure l'ultima, probabilmente, che riguarda la famigerata legge 40. Prima di ieri, infatti, si sono espressi su quell'abominio legislativo sia la Corte Costituzionale italiana, sia la magistratura ordinaria, attraverso una serie di sentenze (ben 16, per la precisione) emesse da vari tribunali del nostro paese.
Non c'è stato quindi alcun surclassamento di nessuno su nessuno. C'è solo un cardinale vistosamente alterato perché si è visto smontare, pezzo per pezzo, una legge a cui lui e la sua congrega tenevano molto. Mi dispiace per lui. E mi dispiace per tutti quelli - e purtroppo saranno molti - che prenderanno per buone le sue balle.
Ricorso
Il governo, manco a dirlo, ha deciso di fare ricorso contro la sentenza di Strasburgo che ieri ha demolito un altro pezzo della legge 40. In pratica, un ricorso per ripristinare una legge che non si capisce se era più cretina o più crudele, come scriveva ieri, giustamente, Luigi Castaldi.
martedì 28 agosto 2012
Incasinando
Vendola, su Facebook, dopo la sentenza di Strasburgo sulla fecondazione assistita: "Una nuova legge sulla fecondazione assistita, una legge di civiltà, moderna, giusta ed umana: è un impegno chiaro e netto per il centrosinistra e per la sua agenda di governo".
Bello. Poi magari ci spiegherà come realizzare tutto questo una volta alleato con Casini, eh?
Bello. Poi magari ci spiegherà come realizzare tutto questo una volta alleato con Casini, eh?
Mattone dopo mattone
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha demolito un altro pezzo della famigerata legge 40, nella parte in cui pone il divieto di diagnosi preimpianto sugli embrioni. Questa legge, venuta alla luce nel 2004 durante il governo Berlusconi dell'epoca, ovviamente col plauso del Vaticano, è stata via via demolita pezzo per pezzo nel corso degli anni da varie sentenze della Corte Costituzionale. Tanto che oggi è sostanzialmente svuotata di significato.
Come del resto lo sono state gran parte delle leggi partorite dai vari governi Berlusconi e puntualmente demolite dalla Consulta.
Come del resto lo sono state gran parte delle leggi partorite dai vari governi Berlusconi e puntualmente demolite dalla Consulta.
lunedì 27 agosto 2012
Diversità di omicidio
Ricordate l'episodio - solo l'ultimo in ordine di tempo - dell'uomo di colore ucciso dalla Polizia, poco prima di ferragosto, a Times Square, perché brandiva un coltello? Titoloni, articoli, appelli indignati.
Oggi sono stati pubblicati i risultati delle autopsie dei 34 minatori uccisi pochi giorni fa dalla polizia in Sudafrica: colpiti alle spalle dai proiettili degli agenti mentre tentavano di fuggire. Lo scrive il Sole24Ore in un articoletto seminascosto da qualche parte.
Oggi sono stati pubblicati i risultati delle autopsie dei 34 minatori uccisi pochi giorni fa dalla polizia in Sudafrica: colpiti alle spalle dai proiettili degli agenti mentre tentavano di fuggire. Lo scrive il Sole24Ore in un articoletto seminascosto da qualche parte.
E telefonarsi?
Era partito Bersani con la storia dei fascisti del web. Puntualmente Grillo ha replicato ("amico dei piduisti"). Uno pensa che la cosa sia finita lì. Macché! Oggi infatti tocca ancora a Bersani, che rilancia ("certi linguaggi sono fascisti"). Siccome, evidentemente, sia Bersani che Grillo non hanno di meglio di fare, almeno si telefonassero e non rompessero le scatole a noi, no?
domenica 26 agosto 2012
Beatrice
Beatrice se n'è andata con la stessa velocità con cui è arrivata. Una sveltina, praticamente, si potrebbe dire. Ed è già tornato anche il sole (al caldo pre-Beatrice dovrebbe mancare poco). Cioè, giusto per capire, è da una settimana che ci rompono le appendici pendule maschili con 'sta Beatrice con al seguito piogge torrenziali, chicchi di grandine come pesche, alluvioni, ecc., ed è già tutto finito?
No, dico, non è che adesso da qui in avanti troveranno un nomignolo del cavolo per ogni temporale autunnale che ci sarà, vero?
No, dico, non è che adesso da qui in avanti troveranno un nomignolo del cavolo per ogni temporale autunnale che ci sarà, vero?
Fascisti (del web)
Sentire Bersani dare dei fascisti del web a Grillo e Di Pietro fa un certo che. In primo luogo perché sul web mi pare ci sia anche lui (ha account su Facebook e Twitter, ad esempio). In più ci sarebbe da far presente all'illustre segretario che sia Grillo che Di Pietro, pur con tutti i loro difetti - e ne hanno, eh - non hanno mai ventilato ipotesi di accordo coi vari Casini, Alfano e compagnia cantante per fare una legge elettorale finalizzata quasi esclusivamente all'autoconservazione.
Poi ce ne sarebbero ancora di cose da dire, eh, ma già questa mi pare un buon punto di partenza.
Poi ce ne sarebbero ancora di cose da dire, eh, ma già questa mi pare un buon punto di partenza.
sabato 25 agosto 2012
La tempestività secondo Ferrante
L'Ilva stanzia 146 milioni di euro per investimenti ambientali. Il presidente del gruppo siderurgico, Bruno Ferrante, dichiara che questo provvedimento conferma "la tempestività dell'impegno da parte della società".
Se si considera che il suddetto provvedimento arriva, guarda caso, dopo il casino giudiziario che è ancora in corso; dopo che la magistratura ha accusato l'azienda di commettere da anni, volutamente, reati ambientali e contro la salute delle persone, beh, c'è da dire che Ferrante ha sicuramente un concetto molto personale di "tempestività".
Se si considera che il suddetto provvedimento arriva, guarda caso, dopo il casino giudiziario che è ancora in corso; dopo che la magistratura ha accusato l'azienda di commettere da anni, volutamente, reati ambientali e contro la salute delle persone, beh, c'è da dire che Ferrante ha sicuramente un concetto molto personale di "tempestività".
Soldi spesi male
Quindi, se non ho frainteso, quelli del Giornale se la sono presa a male perché Monti ha deciso di non tagliare i fondi a sette istituti di ricerca.
Tutto quadra, no?
Tutto quadra, no?
venerdì 24 agosto 2012
Capovolgimenti in corso
La vicenda della trattativa Stato-mafia e il conseguente "scontro" in atto tra la procura di Palermo e tutti gli altri (giornali, governo, Quirinale e compagnia bella), sta portando in luce alcuni cambiamenti di scenari piuttosto interessanti.
Da una parte, ad esempio, abbiamo Repubblica. Fino a che le intercettazioni e il lavoro delle procure mettevano in luce le magagne affaristico-sessuali-politiche del grande statista di Arcore, erano considerate come dei totem sacri e inviolabili: guai a chi le toccava, perché la gente aveva il sacrosanto diritto di sapere. Poi, nell'ambito appunto della famosa trattativa di cui sopra, le orecchie e le attenzioni dei PM si sono spostati verso altri "santuari", un pelino più delicati, tipo il Quirinale.
Da qui il cambio di linea del quotidiano scalfariano, che ha abbracciato con ben pochi tentennamenti la linea dell'attacco a Napolitano, alle sue prerogative e blablabla. Linea che questa mattina il direttore Ezio Mauro tenta di giustificare con un editoriale assai poco convincente.
Ma anche dalla parte del giornalame di destra l'inchiesta palermitana ha portato cambiamenti di rotta abbastanza rilevanti. Se Repubblica, infatti, è passata dalla beatificazione di intercettazioni e indagini alla loro demonizzazione, abbiamo ad esempio Libero che ha fatto il percorso inverso: dalla demonizzazione alla beatificazione, suggellati questa mattina da un editoriale del sempre pimpante Belpietro, il quale tra le altre cose arriva pure a solidarizzare con la battaglia di Travaglio e del Fatto, riconoscendo loro una coerenza rara a vedersi - e se lo dice Belpietro... E questo perché, notoriamente, la linea del Fatto (la famosa "gazzetta delle procure", com'è da tempo soprannominato negli ambienti berlusconiani) nei confronti di procure e intercettazioni è sempre stata univoca nel tempo, indipendentemente dal santuario preso di mira.
Ecco, a questo punto c'è da augurarsi che la diatriba vada avanti a lungo. Date le premesse, infatti, c'è da sospettare che i capovolgimenti di linea siano solo all'inizio. E il divertimento pure.
Da una parte, ad esempio, abbiamo Repubblica. Fino a che le intercettazioni e il lavoro delle procure mettevano in luce le magagne affaristico-sessuali-politiche del grande statista di Arcore, erano considerate come dei totem sacri e inviolabili: guai a chi le toccava, perché la gente aveva il sacrosanto diritto di sapere. Poi, nell'ambito appunto della famosa trattativa di cui sopra, le orecchie e le attenzioni dei PM si sono spostati verso altri "santuari", un pelino più delicati, tipo il Quirinale.
Da qui il cambio di linea del quotidiano scalfariano, che ha abbracciato con ben pochi tentennamenti la linea dell'attacco a Napolitano, alle sue prerogative e blablabla. Linea che questa mattina il direttore Ezio Mauro tenta di giustificare con un editoriale assai poco convincente.
Ma anche dalla parte del giornalame di destra l'inchiesta palermitana ha portato cambiamenti di rotta abbastanza rilevanti. Se Repubblica, infatti, è passata dalla beatificazione di intercettazioni e indagini alla loro demonizzazione, abbiamo ad esempio Libero che ha fatto il percorso inverso: dalla demonizzazione alla beatificazione, suggellati questa mattina da un editoriale del sempre pimpante Belpietro, il quale tra le altre cose arriva pure a solidarizzare con la battaglia di Travaglio e del Fatto, riconoscendo loro una coerenza rara a vedersi - e se lo dice Belpietro... E questo perché, notoriamente, la linea del Fatto (la famosa "gazzetta delle procure", com'è da tempo soprannominato negli ambienti berlusconiani) nei confronti di procure e intercettazioni è sempre stata univoca nel tempo, indipendentemente dal santuario preso di mira.
Ecco, a questo punto c'è da augurarsi che la diatriba vada avanti a lungo. Date le premesse, infatti, c'è da sospettare che i capovolgimenti di linea siano solo all'inizio. E il divertimento pure.
giovedì 23 agosto 2012
Cose mai viste
"Dai giudici cose mai viste", ha commentato oggi Antonio Conte dopo le recenti sentenze sul caso calcio-scommesse. Ora, non entro nel merito della vicenda specifica - non ne ho né tempo, né voglia e non m'interessa - ma alcune considerazioni diciamo che vengono abbastanza spontanee. Mi riferisco in particolar modo al ruolo della magistratura - ordinaria, sportiva, quello che volete voi, non ha importanza.
Se i magistrati corrono dietro al tipo delle cene eleganti, questi strilla a reti (sue) e giornali (suoi) unificati che i giudici, comunisti, vogliono sovvertire la volontà popolare, perché lui, poverino, è stato messo lì dai cittadini e, secondo il suo malato ragionamento, solo questi ultimi possono toglierlo da dove l'hanno messo. Se un giudice impone delle restrizioni a un'azienda accusata di reiterare gravissimi reati ambientali e contro la salute delle persone, ad esempio l'Ilva, la politica tutta e - spiace constatarlo - i sindacati si stracciano le vesti perché la magistratura non può chiudere una fabbrica (di veleni), non può fermare la produttività.
Se un Conte viene condannato ad alcuni mesi di sospensione per illeciti sportivi, ecco che siamo di fronte a "una vicenda assurda", quel giudice "ha qualcosa di personale contro di me" e via andare.
Allora, in definitiva i casi sono due: o abbiamo i magistrati più rompicoglioni del pianeta, oppure in questo cazzo di paese c'è qualcosa che non va.
Se i magistrati corrono dietro al tipo delle cene eleganti, questi strilla a reti (sue) e giornali (suoi) unificati che i giudici, comunisti, vogliono sovvertire la volontà popolare, perché lui, poverino, è stato messo lì dai cittadini e, secondo il suo malato ragionamento, solo questi ultimi possono toglierlo da dove l'hanno messo. Se un giudice impone delle restrizioni a un'azienda accusata di reiterare gravissimi reati ambientali e contro la salute delle persone, ad esempio l'Ilva, la politica tutta e - spiace constatarlo - i sindacati si stracciano le vesti perché la magistratura non può chiudere una fabbrica (di veleni), non può fermare la produttività.
Se un Conte viene condannato ad alcuni mesi di sospensione per illeciti sportivi, ecco che siamo di fronte a "una vicenda assurda", quel giudice "ha qualcosa di personale contro di me" e via andare.
Allora, in definitiva i casi sono due: o abbiamo i magistrati più rompicoglioni del pianeta, oppure in questo cazzo di paese c'è qualcosa che non va.
Point of no return
E poi capisci che siamo al punto di non ritorno quando leggi che Belpietro dà del "cameriere" a Battista. Belpietro, capite?
mercoledì 22 agosto 2012
Mettere il dito nella piaga (dell'informazione)
Se l’articolo in questione fosse stato pubblicato da un giornale come il New York Times – il riferimento è alla professionalità, non alle dimensioni o alle risorse – la notizia sarebbe stata rettificata, tutti i riferimenti impropri a Windjet rimossi, ma non sarebbe bastato. Il lettore sarebbe stato informato con un aggiornamento a fine pagina, con la specifica degli errori pubblicati e delle rettifiche apportate.
Il sempre ottimo Luca mette il dito nella piaga dell'informazione nostrana, analizzando il motivo principale - non è l'unico - per cui nei confronti della stampa europea e americana saremo sempre di serie b.
Il sempre ottimo Luca mette il dito nella piaga dell'informazione nostrana, analizzando il motivo principale - non è l'unico - per cui nei confronti della stampa europea e americana saremo sempre di serie b.
Scortati con discrezione
Che teneri quelli de La Padania. Oggi, per parlare dello scandalo della scorta di Fini hanno utilizzato poche righe, relegate in tre miseri trafiletti in fondo a pagina 14. D'altra parte un po' bisogna capirli: la vicenda Calderoli è ancora fresca.
martedì 21 agosto 2012
Sbroccamenti?
"I risultati delle inchieste che da vent'anni si svolgono a Palermo e Caltanissetta finora hanno dato assai magri risultati, tranne quello - a Caltanissetta - d'aver fatto condannare a 17 anni di reclusione un mafioso accusato dell'omicidio di Borsellino, poi rivelatosi innocente dopo aver scontato 8 anni di carcere duro".
Con un editoriale solo, si potrebbe anche pensare a una svista. Con due, è più difficile. Il primo risale a qualche tempo fa, quando esplose il caso delle intercettazioni Napolitano-Mancino nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa stato-mafia portata avanti, nonostante tutto, dalla procura di Palermo.
Il secondo, sempre che nel frattempo non ce ne siano stati altri - non seguo assiduamente Scalfari - risale a domenica scorsa. Titolo: "Perché attaccano il Capo dello Stato". Insomma, due editoriali mi pare facciano più di un indizio, e a questo punto la linea di Scalfari è abbastanza chiara: finché le intercettazioni mettono in piazza le beghe politico/sessuali del tipo delle cene eleganti, tutto bene; se vanno attorno a faccende che coinvolgono il Colle, diventano il male.
Per carità, Scalfari è libero di tenere la linea che crede, ci mancherebbe, ma non sarebbe male se fosse sempre la stessa in ogni circostanza.
Con un editoriale solo, si potrebbe anche pensare a una svista. Con due, è più difficile. Il primo risale a qualche tempo fa, quando esplose il caso delle intercettazioni Napolitano-Mancino nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa stato-mafia portata avanti, nonostante tutto, dalla procura di Palermo.
Il secondo, sempre che nel frattempo non ce ne siano stati altri - non seguo assiduamente Scalfari - risale a domenica scorsa. Titolo: "Perché attaccano il Capo dello Stato". Insomma, due editoriali mi pare facciano più di un indizio, e a questo punto la linea di Scalfari è abbastanza chiara: finché le intercettazioni mettono in piazza le beghe politico/sessuali del tipo delle cene eleganti, tutto bene; se vanno attorno a faccende che coinvolgono il Colle, diventano il male.
Per carità, Scalfari è libero di tenere la linea che crede, ci mancherebbe, ma non sarebbe male se fosse sempre la stessa in ogni circostanza.
lunedì 20 agosto 2012
Deliri riminesi
I Ciellini, dal Meeting, sulle unioni omosessuali: "Un male per l’umanità", "un rischio per l’avanzamento della specie", "un’assurdità". Lasciamo stare il male e l'assurdità - ognuno è libero di delirare come crede. Ma la questione del rischio per l'avanzamento della specie se la potevano risparmiare.
Altrimenti ci spieghino la differenza con un mondo popolato da preti.
Altrimenti ci spieghino la differenza con un mondo popolato da preti.
Motivazioni e sigarette
Lo so che il Meeting è importante, così come sono importanti le corbellerie che a turno raccontano da lì i vari tromboni. Ma forse un cenno meritano anche le motivazioni del Riesame, appena pubblicate, che hanno portato al sequestro degli impianti dell'Ilva.
Tra le altre cose vi si legge:
Ecco, adesso bisognerebbe che qualcuno le facesse leggere a quel Franco Battaglia che l'altro ieri, sul prestigioso Giornale, pontificava di aumento anomalo di tumori dovuto alle sigarette di contrabbando.
Tra le altre cose vi si legge:
Il "disastro" prodotto dall'Ilva a Taranto è stato "determinato nel corso degli anni, sino ad oggi, attraverso una costante reiterata attività inquinante posta in essere con coscienza e volontà, per la deliberata scelta della proprietà e dei gruppi dirigenti".
Ecco, adesso bisognerebbe che qualcuno le facesse leggere a quel Franco Battaglia che l'altro ieri, sul prestigioso Giornale, pontificava di aumento anomalo di tumori dovuto alle sigarette di contrabbando.
In ginocchio da te
In un divertentissimo, e particolarmente adatto al periodo, articolo pubblicato oggi su Il Giornale, Adalberto Signore racconta i retroscena del probabile ritorno del tipo delle cene eleganti da protagonista.
Racconta di una bella (e sobria) serata ferragostana in cui il cavaliere avrebbe letto ai presenti il discorso, preparato con tanto impegno, del rientro. Si parla di scuse agli italiani per non essere riuscito a realizzare il sogno del '94. Ma mica è colpa sua, scherziamo? La colpa è del sistema "che impedisce la modernizzazione", dei magistrati - toh! - capaci "di disattendere la volontà degli italiani".
Ovviamente sono come al solito tutte balle. Il lodo Alfano è stato approvato in 25 giorni, solo per fare un esempio, segno che le leggi gli interessavano correvano, correvano eccome. In quanto ai magistrati, non mi pare sia cambiato granché rispetto a quando diede forfait - quelli continuano a correre dietro ai mascalzoni, che lui ci sia o no.
Insomma, il discorso è pronto, definito, limato nei dettagli. Resta solo da vedere, in caso si ripresenti davvero, in quanti abboccheranno di nuovo. Venti anni di disastri e di distruzione economica, sociale e morale del nostro paese dovrebbero essere un buon promemoria per tutti. Dovrebbero.
Racconta di una bella (e sobria) serata ferragostana in cui il cavaliere avrebbe letto ai presenti il discorso, preparato con tanto impegno, del rientro. Si parla di scuse agli italiani per non essere riuscito a realizzare il sogno del '94. Ma mica è colpa sua, scherziamo? La colpa è del sistema "che impedisce la modernizzazione", dei magistrati - toh! - capaci "di disattendere la volontà degli italiani".
Ovviamente sono come al solito tutte balle. Il lodo Alfano è stato approvato in 25 giorni, solo per fare un esempio, segno che le leggi gli interessavano correvano, correvano eccome. In quanto ai magistrati, non mi pare sia cambiato granché rispetto a quando diede forfait - quelli continuano a correre dietro ai mascalzoni, che lui ci sia o no.
Insomma, il discorso è pronto, definito, limato nei dettagli. Resta solo da vedere, in caso si ripresenti davvero, in quanti abboccheranno di nuovo. Venti anni di disastri e di distruzione economica, sociale e morale del nostro paese dovrebbero essere un buon promemoria per tutti. Dovrebbero.
domenica 19 agosto 2012
Cronologie religiose
Oggi è l'ultimo giorno di Ramadan. Tempo fa parlavo con un mio caro amico, cattolico, il quale mi faceva notare l'assurdità e l'incoerenza di una prassi religiosa che vieta di bere, mangiare, fare sesso, ecc., durante il giorno mentre di notte tutto è concesso.
Gli ho fatto sommessamente notare che la stessa assurdità è intrinsecamente presente nel divieto di mangiare carne il venerdì, mentre il giovedì e il sabato no, come in Quaresima, per esempio. Insomma, l'assurdità e l'incoerenza non stanno tanto nella diversa scansione temporale del rito penitenziale - il giorno rispetto alla notte in un caso, un giorno rispetto all'altro nel secondo caso - ma stanno in ben altri posti.
Gli ho fatto sommessamente notare che la stessa assurdità è intrinsecamente presente nel divieto di mangiare carne il venerdì, mentre il giovedì e il sabato no, come in Quaresima, per esempio. Insomma, l'assurdità e l'incoerenza non stanno tanto nella diversa scansione temporale del rito penitenziale - il giorno rispetto alla notte in un caso, un giorno rispetto all'altro nel secondo caso - ma stanno in ben altri posti.
Dove eravamo rimasti?
Sono convinto che se si andasse a vedere cosa succedeva l'anno scorso in questo periodo, si troverebbero, esattamente come oggi, le litigate tra governo e magistratura sulle intercettazioni e l'emergenza degli sbarchi dei migranti a Lampedusa. Sono altresì convinto che pure nell'estate 2010 era così.
Insomma, cambiano i governi ma la musica è sempre quella.
Insomma, cambiano i governi ma la musica è sempre quella.
sabato 18 agosto 2012
Su Assange
Come forse avrete notato se siete abituati a fare zapping tra i vari siti internet, la vicenda Assange tiene banco parecchio, e non da adesso, anche se in questo ultimo periodo si è parecchio rinvigorita.
Di tutta questa storia mi sono fatto, bene o male, una mia idea, che mi sono accorto essere perfettamente in linea con quanto scrivono oggi sia Mante che Odifreddi. Qualcuno dirà: ma sono tutti e due pro-Assange.
Appunto.
Di tutta questa storia mi sono fatto, bene o male, una mia idea, che mi sono accorto essere perfettamente in linea con quanto scrivono oggi sia Mante che Odifreddi. Qualcuno dirà: ma sono tutti e due pro-Assange.
Appunto.
Salvati dal sommerso
Il questo momento l'home page del Giornale titola così: "E' il sommerso a tenere a galla l'economia, e Monti dichiara guerra all'evasione". Molto brevemente, il prestigioso quotidiano riporta i dati di una ricerca secondo la quale la crisi economica ha solo scalfito l'economia sommersa, e, anzi, sarebbe stata proprio la suddetta economia sommersa, il famoso "nero", a salvarci dal default.
Il titolo del Giornale, se ci fate caso, è scritto in modo da dare al lettore l'impressione che questo benedetto/maledetto nero, ossia l'evasione fiscale, sia cosa buona, e quel cattivone di Monti un manigoldo perché starebbe provando a farle guerra.
Intendiamoci, anche qui il Giornale segue una sua coerenza, che è quella di aver sempre, più o meno velatamente, avallato l'evasione fiscale. Basta ricordare, solo per citare gli accadimenti più recenti, gli strali lanciati dai vari Feltri e compagnia cantante contro i blitz della finanza negli esercizi commerciali di mezzo stivale.
Ovviamente, quello che sanno benissimo quelli del Giornale è che il nostro paese sarebbe probabilmente molto più al sicuro dal rischio default se l'evasione fiscale non esistesse affatto, se cioè tutti pagassero le tasse (l'evasione costa allo stato qualcosa come 300 mld di euro all'anno). Altroché salvati dal nero e balle simili. Ma si sa, dalle parti di via Negri si usano altri parametri.
Il titolo del Giornale, se ci fate caso, è scritto in modo da dare al lettore l'impressione che questo benedetto/maledetto nero, ossia l'evasione fiscale, sia cosa buona, e quel cattivone di Monti un manigoldo perché starebbe provando a farle guerra.
Intendiamoci, anche qui il Giornale segue una sua coerenza, che è quella di aver sempre, più o meno velatamente, avallato l'evasione fiscale. Basta ricordare, solo per citare gli accadimenti più recenti, gli strali lanciati dai vari Feltri e compagnia cantante contro i blitz della finanza negli esercizi commerciali di mezzo stivale.
Ovviamente, quello che sanno benissimo quelli del Giornale è che il nostro paese sarebbe probabilmente molto più al sicuro dal rischio default se l'evasione fiscale non esistesse affatto, se cioè tutti pagassero le tasse (l'evasione costa allo stato qualcosa come 300 mld di euro all'anno). Altroché salvati dal nero e balle simili. Ma si sa, dalle parti di via Negri si usano altri parametri.
Notizie sotto l'ombrellone
Emanuele Filiberto, il principe ballerino, querela gli autori di un libro in cui si avalla la diceria sull'omosessualità dell'illustre nonno. Siamo proprio in agosto...
venerdì 17 agosto 2012
Prove di saggezza
Vendola sul caso Ilva: "Il governo ha dismesso l'intenzione di proseguire lungo la strada del conflitto di attribuzione con la magistratura: mi sembra questa una prova di saggezza".
A mio avviso la saggezza non c'entra niente, caro Vendola. Molto più semplicemente, qualcuno ha ammesso quello che sapevano benissimo tutti, e cioè che la Corte Costituzionale avrebbe dichiarato l'inammissibilità del ricorso dopo 3 secondi dalla sua presentazione. Per il semplice fatto che non esiste alcun conflitto di attribuzione: siamo solo in presenza di un giudice che ha legittimamente imposto delle restrizioni a un'azienda accusata di aver provocato stragi e devastazioni ambientali. Siccome si dà il caso che siano reati, anche piuttosto gravi, se ne occupa la magistratura, non il governo.
Non sono un esperto, ma così, a occhio e croce, dovrebbe essere roba da giurisprudenza del primo anno.
A mio avviso la saggezza non c'entra niente, caro Vendola. Molto più semplicemente, qualcuno ha ammesso quello che sapevano benissimo tutti, e cioè che la Corte Costituzionale avrebbe dichiarato l'inammissibilità del ricorso dopo 3 secondi dalla sua presentazione. Per il semplice fatto che non esiste alcun conflitto di attribuzione: siamo solo in presenza di un giudice che ha legittimamente imposto delle restrizioni a un'azienda accusata di aver provocato stragi e devastazioni ambientali. Siccome si dà il caso che siano reati, anche piuttosto gravi, se ne occupa la magistratura, non il governo.
Non sono un esperto, ma così, a occhio e croce, dovrebbe essere roba da giurisprudenza del primo anno.
Il Pussy Riot pensiero
Dopo i due anni di detenzione inflitti alle famose Pussy Riot, direi che è ufficiale: in Russia pensare è (ancora) un reato. Abbastanza grave, per giunta.
giovedì 16 agosto 2012
Riconoscibili sempre
Gli ultrà del Varese calcio fischiano ripetutamente il bomber della loro squadra. E quando questi segna, abbandonano gli spalti in segno di protesta.
Ah, dimenticavo, il bomber è nigeriano.
Ah, dimenticavo, il bomber è nigeriano.
Ma neppure uno?
Probabilmente è colpa mia che non ho saputo cercare bene. Magari una o più ci sono e io non me ne sono accorto. Mi riferisco alle dichiarazioni dei politici sulla vicenda Ilva. Insomma, tutti sono preoccupati che lo stabilimento non chiuda; tutti si agitano per i lavoratori che rischiano di restare a casa; tutti se la prendono con la magistratura perché non può permettersi di chiudere una realtà produttiva come quella dell'acciaio a Taranto.
"E dopo chi verrà a fare investimenti in Italia?" dicono i tromboni. Certo, gli investimenti sono importanti, il lavoro è importante, ma ci sia stato un ministro che abbia detto una parola su questa roba qua.
"E dopo chi verrà a fare investimenti in Italia?" dicono i tromboni. Certo, gli investimenti sono importanti, il lavoro è importante, ma ci sia stato un ministro che abbia detto una parola su questa roba qua.
mercoledì 15 agosto 2012
Ferragosto e dormizione
Oggi è Ferragosto, festa importante per molti - non tutti - cristiani. Qualcosina sapevo sul significato religioso di questa ricorrenza, ma leggendo ciò che ha detto Ratzinger, oggi, in proposito, ho imparato una cosa nuova. Il tipo dal maggiordomo loquace, infatti, ha parlato anche di "dormizione". Mi sono quindi precipitato su Wikipedia per capire cosa sia.
In sostanza, molti teologi sostengono che Maria non sarebbe morta ma sarebbe caduta in un sonno profondo, prima di essere assunta in cielo. Da qui la dormizione, festeggiata dalle chiese ortodosse e da quelle cattoliche di rito bizantino. A parte questa divergenza, una delle innumerevoli che contrappongono le varie confessioni cristiane, vale la pena segnalare che per i cattolici l'Assunzione di Maria è un dogma, proclamato da Pio XII nel 1950. I dogmi, per chi vede la cosa dall'esterno, tipo lo scrivente ad esempio, sono alcune delle invenzioni più divertenti della chiesa.
Si tratta in pratica di princìpi fondamentali che non possono essere messi in discussione, pena l'esclusione dalla chiesa stessa. Se provate a dare un'occhiata all'elenco dei dogmi proclamati dalla chiesa cattolica, vi accorgerete che si tratta di una lista abbastanza lunga. Si va ad esempio dalla Trinità alla verginità perpetua di Maria; dall'esistenza del Purgatorio alla Transustanziazione; dall'immacolata concezione all'infallibilità papale e via andare, fino ad arrivare alla famosa Assunzione ferragostana.
In pratica, ogni volta che ci si è trovati davanti ad una cosa assurda, di quelle che si può provare a spiegare solo a rischio di essere internati in un reparto psichiatrico, la chiesa ci ha messo su un bel dogma. Che in pratica significa: non state tanto a lambiccarvi il cervello cercando di capire. E' così e basta: prendete tutto per buono che garantisco io.
Buon Ferragosto.
In sostanza, molti teologi sostengono che Maria non sarebbe morta ma sarebbe caduta in un sonno profondo, prima di essere assunta in cielo. Da qui la dormizione, festeggiata dalle chiese ortodosse e da quelle cattoliche di rito bizantino. A parte questa divergenza, una delle innumerevoli che contrappongono le varie confessioni cristiane, vale la pena segnalare che per i cattolici l'Assunzione di Maria è un dogma, proclamato da Pio XII nel 1950. I dogmi, per chi vede la cosa dall'esterno, tipo lo scrivente ad esempio, sono alcune delle invenzioni più divertenti della chiesa.
Si tratta in pratica di princìpi fondamentali che non possono essere messi in discussione, pena l'esclusione dalla chiesa stessa. Se provate a dare un'occhiata all'elenco dei dogmi proclamati dalla chiesa cattolica, vi accorgerete che si tratta di una lista abbastanza lunga. Si va ad esempio dalla Trinità alla verginità perpetua di Maria; dall'esistenza del Purgatorio alla Transustanziazione; dall'immacolata concezione all'infallibilità papale e via andare, fino ad arrivare alla famosa Assunzione ferragostana.
In pratica, ogni volta che ci si è trovati davanti ad una cosa assurda, di quelle che si può provare a spiegare solo a rischio di essere internati in un reparto psichiatrico, la chiesa ci ha messo su un bel dogma. Che in pratica significa: non state tanto a lambiccarvi il cervello cercando di capire. E' così e basta: prendete tutto per buono che garantisco io.
Buon Ferragosto.
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