Il commento più letto relativamente alla dipartita di Ratzinger è che è stato un grande teologo, e viene da chiedersi in base a quali parametri si può essere definiti grandi teologi o mediocri teologi. Forse sarebbe più corretto dire grandi o meno grandi pensatori. Di Dio, infatti, nessuno sa niente se non quello che gli uomini si sono inventati per definirlo e descriverlo. Nemmeno i teologi ne sanno niente e quello che dicono riflette esclusivamente il loro pensiero in materia, che è diverso da teologo a teologo e limitato all'idea che ognuno di essi, singolarmente, si è fatto. Ma, è noto, l'uomo per sua natura ha sempre avuto il bisogno di assumere atteggiamenti apologetici verso personaggi noti che ci lasciano.
sabato 31 dicembre 2022
Ratzinger
venerdì 30 dicembre 2022
Il mio 2022 in libri
Come faccio abitualmente quando dicembre volge al termine, pubblico l'elenco dei libri che mi hanno tenuto compagnia durante l'anno, in caso qualcuno dei miei 32 lettori ne abbia letto a sua volta qualcuno. Sono più o meno equamente divisi tra narrativa e saggistica, con una leggera preponderanza della prima categoria. Di alcuni, quelli che mi sono piaciuti di più, ho scritto delle brevi impressioni (qui, qui, qui e qui).
Nella categoria della narrativa il primo posto va senz'altro a Fairy Tail, di Stephen King, seguito da tutti quelli di Joël Dicker menzionati nell'elenco e da Non ti muovere, di Margaret Mazzantini, Don Chisciotte delle Mancia, di Miguel de Cervantes e Passeggeri notturni, di Carofiglio. Segnalo inoltre due letture che per me non sono usuali perché appartenenti a un genere, la fantascienza, che non mi ha mai attirato eccessivamente: La nube purpurea, di M. P. Shiel, e 2001: Odissea nello spazio, di Arthur C. Clarke. Di quest'ultimo ho poi guardato il relativo film di Kubrick ma mi ha abbastanza deluso. Molto ma molto più bello il libro, come del resto succede nella stragrande maggioranza dei casi.
Per quanto riguarda la saggistica, in cima al podio metto senz'altro Collasso, uno di quei libri che può cambiare la vita. Ma anche Un mondo senza lavoro l'ho trovato illuminante. Comunque sia, ecco qui di seguito l'elenco completo.
Approfitto di questo post per augurare a chi passerà di qui un buon 2023.
1) Perché Mussolini rovinò l'Italia - B. Vespa
martedì 27 dicembre 2022
Non capisco dove sia lo scandalo
sabato 24 dicembre 2022
Il sale della terra
venerdì 23 dicembre 2022
Relativismi matrimoniali e familiari
È sempre piuttosto difficile, per noi, accettare il fatto che certe abitudini e certe convenzioni, oggi magari rigidamente codificate e normate, sono relativamente recenti. Prendete il matrimonio religioso, ad esempio. Viene naturale pensare che le modalità e l'importanza con cui oggi si celebra siano le medesime da sempre. Non è così. Per oltre metà della sua storia, cioè fino al XII secolo, alla chiesa cristiana del matrimonio non è importato assolutamente nulla, era anzi visto come una cosa che riguardava i laici e da cui prendere le distanze, tanto è vero che veniva addirittura prescritto ai preti di starne alla larga.
Poi, lentamente, le cose sono cambiate. A partire infatti dal 1200 circa la chiesa ha cominciato a rivalutare matrimonio e famiglia, a elaborare le prime regole per codificarlo fino, alla fine, elevarlo alla dignità di sacramento, mentre per oltre metà della sua storia è stato appunto considerato qualcosa meno di un fastidio. Tutto questo per ribadire, ancora una volta, quanto tutto sia relativo e nulla eterno. Non esiste niente, delle nostre convenzioni, a cui magari siamo tanto affezionati, che sia così da sempre, ma tutto si muove e si modifica in base a singole contingenze dei vari periodi storici.
Questo, naturalmente, non può non suscitare qualche riflessione un po' "eretica", se così si può dire. Un non credente come lo scrivente, ad esempio, si chiede come sia possibile, visto che oggi il matrimonio è un sacramento e l'unione dei due è benedetta da Dio, che per 1300 anni il suddetto Dio abbia snobbato il matrimonio e poi, da una certa data, abbia cominciato a dargli peso. A meno che anche per Dio sia sempre stato importante ma la chiesa si sia accorta solo tardivamente di questo suo interesse. Vabbe', fine della riflessione eretica.
Sulla storia (ovviamente riassunta) dei rapporti tra chiesa e matrimonio ci sono questi venti minuti del grande Alessandro Barbero.
giovedì 22 dicembre 2022
Talebani di là e di qua
lunedì 19 dicembre 2022
Pos e giorni buttati
Mah, non so; pensavo ai tanti giorni buttati nella surreale discussione sulla possibilità di poter consentire ai negozianti di evadere qualche centinaio di euro. Discussioni all'interno del parlamento, discussioni sui social, discussioni per strada; l'Italia intera sembrava imprigionata in questa surreale pantomima. Poi, all'improvviso, puf, tutto finito: la norma fortemente voluta e rivendicata dalla destra meloniana, una delle tante dall'impronta fortemente identitaria, è stata interamente stralciata dalla manovra finanziaria. Non modificata, magari edulcorata nel tentativo di renderla digeribile a Bruxelles, no, cancellata in toto. Motivo? Senza tanti giri di parole, perché l'ha chiesto l'Europa, quell'Europa che, strillava sempre l'aggressiva (in campagna elettorale) signora, avrebbe dovuto tremare perché "la pacchia è finita".
domenica 18 dicembre 2022
sabato 17 dicembre 2022
Jack su quella zattera non poteva starci
La notizia, a mio parere, non è che James Cameron abbia scomodato la scienza per tentare di dimostrare che Jack e Rose, insieme, su quella zattera non ci sarebbero mai potuti stare e porre fine così a 25 anni di discussioni e polemiche. La notizia che mi ha sorpreso è semmai che da un quarto di secolo ci sono discussioni e polemiche su questo. Che poi vabbe', ci può anche stare, dal momento che noi umani, per innata predisposizione, non riusciamo a concepire che gli avvenimenti della vita possano anche andare storti. Se poi c'è di mezzo la morte...
venerdì 16 dicembre 2022
Uccidere in nome di Dio
Fa un certo effetto pensare che ci sono posti nel mondo in cui ancora si uccide in nome di Dio. Non mi riferisco tanto alle 450 persone che si stima siano state uccise in questi tre mesi di scontri dalla polizia iraniana, quanto alle due esecuzioni capitali per impiccagione espressamente ordinate da un tribunale. È la motivazione che impressiona. I condannati non si sono infatti macchiati dei "normali" crimini che nei paesi come ad esempio gli USA prevedono la pena di morte, e cioè omicidio, strage ecc., ma hanno commesso il reato di moharebeh, che significa "fare la guerra a Dio".
Ecco, ci sono posti nel mondo in cui ancora si uccide per Dio, ossia per quella creatura immaginaria che l'uomo si è inventato a mo' di conforto e consolazione per lenire l'idea inaccettabile della propria finitezza. E non è di particolare conforto tentare di contestualizzare il tutto pensando beh, sì, là c'è una teocrazia e nelle teocrazie funziona così. Non lo è per niente, almeno ragionando coi nostri canoni. Che poi non è che noi possiamo più di tanto ergerci a moralisti visto che la chiesa per secoli ha fatto le stesse cose, se non peggio, di quelle che oggi fanno là gli ayatollah iraniani.
Ciò che fa un po' sperare è che, nonostante la feroce repressione attuata dal regime, le proteste non accennano a placarsi e anzi sono sempre più partecipate e imponenti. E quando un regime arriva a mettere in piazza esecuzioni pubbliche lo fa perché si sente ormai alle corde.
giovedì 15 dicembre 2022
Passioni umane (per il denaro)
lunedì 12 dicembre 2022
Neoliberismo
Non capiscono
Il bonus di 5500 euro che i parlamentari si sono appena autoelargiti per comprarsi tablet e ammennicoli elettronici vari è, credo, l'ennesima pietra messa sulla montagna di disaffezione, quando non proprio repulsa, della gente verso la politica. Il dramma è che la classe politica non riesce a capire quanto questi comportamenti siano controproducenti. Non voglio entrare nella melensa e stantia retorica sui privilegi dei nostri rappresentanti, ma è indubbio che se un parlamentare, che mediamente guadagna in un mese quindici volte lo stipendio di un operaio, finanzia i suoi capricci con soldi pubblici, cioè soldi presi anche dalle tasse di quell'operaio, l'operaio si incazza. E ha tutte le ragioni per farlo perché non capisce questo comportamento, si sente defraudato se non vittima di una beffa.
Se a questo si aggiunge che il regalino se lo sono fatti negli stessi giorni in cui è stato annunciato lo smantellamento del Reddito di cittadinanza, cioè della principale forma di sostegno verso chi non ce la fa, la frittata è fatta. La classe politica tutta non capisce che comportamenti come questo allargano sempre di più quella voragine che esiste tra loro e la società reale. Ma Cristo santo, guadagni 15000 euro al mese? Comprati il tuo cavolo di tablet con quelli. È il minimo sindacale della decenza. Invece nemmeno quello.
domenica 11 dicembre 2022
Mi spiace per Montesano e soci
Marocco
sabato 10 dicembre 2022
Non decido io
venerdì 9 dicembre 2022
giovedì 8 dicembre 2022
Le cose semplici
mercoledì 7 dicembre 2022
Sissi non c'è più
martedì 6 dicembre 2022
Gatte e tristi coincidenze
domenica 4 dicembre 2022
sabato 3 dicembre 2022
Rompiballe
Ebbene sì, sono un rompiballe. Mi piace, ovunque sia possibile, effettuare ogni transazione col bancomat. Lo trovo di una comodità unica: appoggio la carta al lettore, bip, fatto. Comodità derivante dal fatto di non dover impazzire a cercare gli spiccioli giusti per arrivare all'importo e, nel contempo, non fare impazzire il cassiere a cercare gli spiccioli giusti per il resto. Poi, per carità, questione di gusti e abitudini; chi preferisce usare monete e banconote, liberissimo, ma non capisco perché gli amanti del bip debbano essere additati come rompiballe.
La questione di fondo, in realtà, è se Salvini dica la sua fesseria quotidiana per tentare di inseguire le idee dei suoi elettori ormai definitivamente in fuga oppure tale fesseria quotidiana sia il prodotto della sua sostanza più profonda, e cioè una radicata e incontrovertibile idiozia. Temo sia un dilemma che resterà. Così come resterà la quasi certezza che, fra duecento anni, gli storici che si occuperanno della nostra epoca si chiederanno come sia stato possibile che un cialtrone di tal fatta abbia goduto, pur per un periodo tutto sommato limitato di tempo, di credito e visibilità.
venerdì 2 dicembre 2022
Fascismo
Le immagini che vedete qui sopra (cliccandoci sopra si ingrandiscono) le ho catturate da questo libro, che mi è stato regalato alcuni giorni fa.
Avrei voluto catturare e ripubblicare ogni pagina del libro, cosa che ovviamente non è possibile. Rimango sempre sgomento, ogni volta che leggo libri sulla storia del fascismo (e ne ho letti parecchi), nel realizzare come regolarmente scopra qualche orrore nuovo relativo a cosa è stato o relativo al criminale che l'ha ideato e instaurato in Italia.
E, come ogni volta, penso che libri come questo siano perfettamente inutili, per il semplice fatto che chi li acquista e li legge è probabilmente già antifascista e quindi sa già cosa è stato il fascismo, mentre invece è sicuro che chi ha simpatie fasciste un libro del genere non lo leggerà mai. A meno che qualcuno non pensi veramente che i cretini analfabeti che sfilano nelle nostre città con cranio rasato (generalmente vuoto), braccio alzato e croce celtica o aquila romana stampata sulla maglia possano leggere un libro del genere.
Mandato di arresto per Netanyahu
Ovviamente si tratta di un mandato d'arresto simbolico, dal momento che la Corte penale internazionale ha, nonostante il nome, un limita...
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Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
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Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...