Per una fortuita coincidenza, a me e signora è capitato qualche giorno di ferie, quindi ci apprestiamo ad andare via due o tre giorni. La mèta scelta è Rasiglia e dintorni. Rasiglia è un piccolo paesino vicino a Foligno, soprannominato la piccola Venezia umbra per via dei numerosi ruscelli che attraversano il piccolo borgo. Poi, naturalmente, visiteremo Foligno, che è lì a una manciata di chilometri, e poi boh... decideremo lì per lì cosa vedere e cosa visitare. Non abbiano pianificato niente di particolare, e comunque l'Umbria è tutta bella, per cui non ci si sbaglia. Aggiornerò questo post aggiungendo mano a mano alcune foto delle cose che vedremo, sperando che il tempo sia clemente. Le previsioni sono favorevoli; speriamo bene.
Primo giorno.
Prima fermata: Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, nei pressi di Tolentino.
Intanto, fuori, ottobre dà il meglio di sé.
E adesso si riparte. Destinazione: Foligno.
Tra i monumenti che a Foligno bisogna assolutamente visitare c'è Palazzo Trinci.
Palazzo Trinci, residenza della omonima famiglia che governò Foligno per tutto Trecento e metà del Quattrocento, ospita oggi la pinacoteca civica, il museo archeologico e un ciclo di affreschi del Quattrocento ad opera di Gentile da Fabriano. Alcune immagini dell'interno.
Nell'immagine qui di seguito si vede il Ponte sospeso, che collega Palazzo Trinci alla basilica di San Feliciano, patrono della città.
Piazza della Repubblica, cuore di Foligno, vista dall'interno di Palazzo Trinci.
Facciata della basilica di San Feliciano, purtroppo chiusa al pubblico per lavori. Peccato.
Qui di seguito, Palazzo comunale, risalente al XV secolo.
Altre due immagini del centro storico e dintorni.
Di solito non amo gli imbrattamenti fatti nei luoghi pubblici con le bombolette spray, ma a volte faccio delle eccezioni.
E col grande Gino Strada, a cui qualcuno vorrebbe si dedicasse una via del centro storico di Foligno, si chiude questa bella e istruttiva giornata, che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia bella l'Umbria.
Secondo giorno.
La cosa più bella vista oggi è stato il paesino di Rasiglia, a una quindicina di chilometri da Foligno. È soprannominata la Venezia dell'Umbria a causa dei piccoli ruscelli che attraversano il centro della frazione.
Seconda tappa della giornata: Abbazia di Santa Croce di Sassovivo, un complesso benedettino fondato attorno all'anno mille alle pendici del monte Serrone.
E per finire, una puntata a Camerino e Norcia.
Nelle due immagini qui sopra, una delle porte di accesso alla città. Come si vede, è puntellata e imbragata con tiranti in acciaio, in quanto a rischio crollo dopo il terremoto che colpì il centro Italia nel 2016. Camerino è oggi un paese fantasma: non ci sono abitanti, non ci sono attività, servizi. Nella piazza principale del paese staziona una camionetta dell'esercito, con alcuni soldati che controllano che eventuali visitatori non valichino la zona rossa. C'è un silenzio assoluto, le vetrine di quelli che una volta erano negozi sono impolverate e ricoperte di sporco. La maggior parte di case e palazzi sono imbragate con gabbie di acciaio tenute insieme da tiranti, tantissime sono puntellate. Girare per il centro storico e per le vie adiacenti è un'esperienza abbastanza inquietante.
Norcia, invece, nonostante la presenza di qualche zona rossa è una città più viva, dove resistono alcune attività e dove gli abitanti ci sono ancora. Molti edifici sono stati restaurati, molti altri, a distanza di cinque anni dal terremoto, sono ancora in alto mare, come ad esempio la cattedrale di San Benedetto da Norcia, che crollò quasi completamente.
Altre immagini della zona del centro storico.
Il negozio che vedete qui sopra è la norcineria dei fratelli Ansuini, uno degli esercizi ancora attivi nel centro del paese. Entrare qui dentro è una delizia per gli occhi e per l'olfatto. Se esiste un paradiso dei prodotti del maiale e del cinghiale, sicuramente ha le sembianze di questo negozio.
Anche oggi giornata piena, interessante e, soprattutto, soleggiata. Domani si rientra a casa, non prima, però, di aver fatto qualche fermata in qualche altro bel posto sulla via del ritorno.