giovedì 16 maggio 2024

Food for profit

Alla fine ho guardato Food for profit, il documentario-inchiesta di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi trasmesso da Report qualche giorno fa.

È impressionante.

Avevo già letto molto su cosa sono e come funzionano gli allevamenti intensivi, ma non credevo che si arrivasse a questi abissi. 

Consiglio di guardarlo non tanto per fare opera di proselitismo verso il vegetarianesimo - neppure io lo sono, anche se la carne l'ho da tempo quasi totalmente eliminata - ma come forma di responsabilizzazione e di presa di coscienza riguardo a tutto quello che c'è dietro al petto di pollo o alla braciola che arriva nel nostro piatto. 

Poi, ognuno, continui pure a mangiare ciò che vuole, come è giusto che sia.

Il documentario integrale è qui.

martedì 14 maggio 2024

Canfora e Sant'Agostino


Gli estratti qui sopra sono tratti dal libro Il fascismo non è mai morto, di Luciano Canfora, libro di cui suggerisco la lettura a chi ancora, superficialmente, pensa al fascismo come a qualcosa che non può più tornare.

Il breve video qui sotto, invece, sempre a proposito di Canfora, documenta un'intervista di Luca Sommi all'anziano intellettuale. Ho sorriso molto quando Sommi gli chiede come si appresta a vivere il processo per diffamazione verso Giorgia Meloni e Canfora risponde: "Leggendo Sant'Agostino" :-)


lunedì 13 maggio 2024

Fanatismo e voto


Credo che la contestazione a Elena Cecchettin al Salone di Torino da parte della donna col rosario sia un ottimo esempio di fanatismo religioso, nella sua variante più degenere che sfocia nella patologia.

Il fenomeno non è da sottovalutare.

Quando vedete i vari Salvini e soci che nei loro comizi sventolano rosari, vangeli, crocifissi, madonne ecc., è a queste persone che si rivolgono. Persone che - è bene tenere a mente - poi votano.

domenica 12 maggio 2024

La denatalità simpatica


A me la denatalità sta diventando simpatica. Viene talmente demonizzata che stanno cominciando a farmela piacere. Non che prima la detestassi o ne avessi la visione drammatico-apocalittica che hanno questi. Diciamo che sostanzialmente è sempre stato un problema sociale a cui non ho mai dato molto peso.

Da un po' di tempo a questa parte, invece, probabilmente a causa della marea di stupidaggini che ogni giorno tirano fuori per tentare di contrastarla, mi sta diventando simpatica.

Che poi, diciamo la verità, il fenomeno sociale del calo delle nascite allarma più che altro per la sua valenza economicistica, non meramente umana. Detto in altre parole, chi amministra la cosa pubblica spinge a fare più figli per timore (fondato) di arrivare al famoso punto di non sostenibilità del sistema previdenziale del nostro paese, non per altro. E ormai molti esponenti politici lo dicono anche chiaramente, senza tante perifrasi.

A questo si aggiunge, specialmente da parte di governi con una impronta cultura come quella dell'attuale, il timore che la denatalità spalanchi definitivamente le porte a masse di giovani stranieri potenzialmente in grado di colmare le nostre strutturali carenze, con tutto ciò che ne può conseguire a livello sociale-demografico.

Aggiungo che, a mio parere, il problema della mancanza di figli non ha solo ragioni economiche, ma anche socio-culturali. Nel senso che non sono convinto che se anche tutti avessero possibilità economiche e infrastrutturali (asili ecc.) valide l'andamento cambierebbe più di tanto.

Non sto dicendo che le suddette condizioni non sono importanti, lo sono eccome, ma secondo me c'è anche altro. C'è, credo, una scala sociale di valori ormai imperante nella quale famiglia e figli sono stati sopravanzati da altre priorità, come il lavoro, lo svago, il successo, il desiderio di non avere noie e impicci, una maggiore refrattarietà al sacrificio (i figli non sono solo gioia, ma anche sacrifici e rinunce). D'altra parte non è un mistero che viviamo ormai da tempo in una società dove il valore pedagogico del sacrificio è stato parecchio ridimensionato rispetto al passato. Per non dire annullato.

Boh, non so, è un'idea mia, prendetela per quello che vale.

venerdì 10 maggio 2024

Il papa e gli anticoncezionali


Non comprendo chi si sorprende per questa uscita del papa sugli anticoncezionali. Il papa fa il papa e la dottrina della chiesa su questi argomenti è chiara. Molto semplicemente, Bergoglio va ascoltato e apprezzato per ciò che dice su migranti, capitalismo, guerre e ignorato quando si abbandona a questi palesi anacronismi.

Ci sarebbe poi da fare notare quello che potrebbe apparire un atteggiamento lievemente schizofrenico, e cioè riuscire nello stesso tempo a lanciare anatemi contro gli anticoncezionali e contro l'aborto, ma immagino che per un cattolico le due cose non siano confliggenti.

giovedì 9 maggio 2024

Sogni

Stanotte ho sognato che guidavo un autobus locale e facevo la linea Massa Lombarda - Jesi (e già qui mi scappa da ridere perché non esiste). Ma era la prima volta che percorrevo quella linea e non conoscevo il percorso. Quindi andavo un po' a spanne, seguendo la strada, che tra l'altro era una strada con molti tornanti e io cercavo di destreggiarmi col mio torpedone come potevo.

A un certo punto sono arrivato a un bivio e non sapevo quale direzione prendere. Ho attivato Google Maps sul cellulare ma funzionava male. Panico. Sono andato a destra ma dopo un po' ho scoperto che si trattava di una strada senza sbocco. Sono riuscito in qualche modo a fare manovra e a tornare indietro. Arrivato di nuovo al bivio precedente ho imboccato l'altra strada e... mi sono svegliato. 

Sollievo, immenso sollievo.

mercoledì 8 maggio 2024

Normale e anormale


Ieri sera, da Floris, la biologa Barbara Gallavotti ha cercato di spiegare, con una chiarezza che solo i grandi divulgatori scientifici hanno, perché l'affermazione secondo cui i gay non sono normali, contenuta nel primo libro del noto maître à penser Vannacci, non sta né in cielo né in terra.

Non sta né in cielo né in terra perché, per definizione, tutto ciò che esiste in natura non può essere catalogato secondo parametri di normalità o anormalità. Esiste, punto. Ma, soprattutto, non regge l'assunto secondo cui la normalità sta nella maggioranza. E qui la Gallavotti ha fatto alcuni esempi.

Il gruppo sanguigno preponderante negli esseri umani del pianeta è lo zero. Questo per caso significa che la parte minoritaria di umanità che ha A o B è anormale? No, significa semplicemente che chi ha il gruppo A o B possiede altri gruppi sanguigni, ma ciò non implica che la maggioranza con lo zero sia normale e l'altra anormale. Semplice, no?

Nel nostro paese tre donne su quattro hanno i capelli castani. Se seguissimo il Vannacci pensiero, il 25% di donne con capelli biondi o di altro colore non sarebbe normale.

Per gli orientamenti sessuali vale lo stesso identico discorso. Se l'eterossesualità è la forma di interazione sessuale preponderante tra gli esseri umani, non significa che la minoranza che pratica l'omosessualità è anormale. Significa semplicemente che ha un altro orientamento sessuale rispetto a quello della maggioranza. 

Non sono concetti difficili, se ci si pensa. Con un po' di sforzo potrebbe arrivare a comprenderli anche il lettore medio dei libri di Vannacci.

Food for profit

Alla fine ho guardato Food for profit , il documentario-inchiesta di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi trasmesso da Report qualche gior...